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Itinerari bike

Grand Tour della Toscana in bicicletta - da Siena verso Camaldoli e Arezzo

Un grande percorso su strade asfaltate e bianche alla scoperta delle principali località della Toscana: itinerario Est

Il Grand Tour della Toscana in bicicletta - da Siena verso Camaldoli e Arezzo è uno dei tre grandi itinerari disegnati per permettere al cicloviaggiatore di toccare tutti i principali luoghi della Toscana. Base di partenza è Siena, città gioiello posta al centro della Toscana e punto di contatto dei tre itinerari. Ognuno è della durata di circa sette giorni, che potranno essere aumentati a proprio piacimento per sostare e meglio visitare le città più importanti. Il tutto per poter dire, con cognizione di causa, di avere veramente visitato la Toscana.

Usciti da Siena ci dirigiamo verso est, seguendo il tracciato dell’Eroica, il percorso su strade bianche che si snoda tra fattorie storiche, vigneti e castelli. Dopo avere superato Montaperti, il luogo della famosa battaglia del 1260 tra Guelfi e Ghibellini, raggiungiamo Gaiole in Chianti, luogo ideale per una sosta enogastronomica. Abbandoniamo l'Eroica e il Chianti per scendere verso la Valle dell’Arno. Pochi chilometri dopo, sulla sinistra è la deviazione per la Badia a Coltibuono, un'antica abbazia Vallombrosana oggi trasformata in hotel di charme.

Giunti a Montevarchi attraversiamo il fiume e iniziamo a risalire il versante opposto, sino a Loro Ciuffenna, paese di origini etruschi costruito lungo la forra del torrente omonimo.

Da non perdere la breve deviazione per la Pieve di San Pietro di Gropina, uno degli esempi più alti dell'architettura romanica in Toscana.

Proseguiamo verso nord percorrendo l’antica strada detta la Setteponti, lungo la quale incontreremo borghi medievali e pievi millenarie.

Dopo Reggello la strada inizia a salire, cominciando a inoltrarsi nell’alto appennino. Il paesaggio cambia e iniziano le grandi aree boscate; non a caso la nostra prossima metà sarà l’abbazia di Vallombrosa, luogo di pace, serenità e frescura, già oltre i mille metri di quota.

Torniamo a scendere verso il fiume Arno, che incrociamo nuovamente all’inizio della sua lunga curva intorno al Pratomagno. Prima della discesa finale ci aspetta una visita ad un altro meraviglioso esempio di Romanico, la pieve di Romena. Con una curva a sinistra dopo la pieve andiamo a visitare anche il castello di Romena, che diede rifugio a Dante durante il suo esilio.

Scesi a Pratovecchio superiamo il fiume e iniziamo la salita verso l’eremo di Camaldoli, altro luogo dove la natura e il silenzio si compenetrano perfettamente con le architetture sacre.

Proseguiamo lungo un bellissimo percorso in quota, in parte sterrato, che ci farà raggiungere il passo dei Fangacci a quota 1274 m, la “cima Coppi” del tour.

Scendiamo verso Badia Prataglia per iniziare l’ultima vera salita di tutto il giro, 500 m di dislivello da superare in 8 km per raggiungere il santuario di La Verna, incastonato su uno sperone roccioso immerso tra i boschi, uno dei luoghi più amati da San Francesco, dove vi ricevette il miracolo delle stimmate.

Ritorniamo a scendere, questa volta verso la valle del Tevere. Il primo borgo che incontriamo è Caprese Michelangelo, il paese natale del Buonarroti, con la sua casa trasformata in museo.

Prossimo paese, Anghiari, uno dei borghi più belli d’Italia. Sotto il paese la piana dove avvenne un’altra importante battaglia, combattuta nel 1440 tra Firenze e lo stato Pontificio. Al termine della drittissima strada che taglia la piana (che noi eviteremo scegliendo strade minori e meno trafficate) è Sansepolcro luogo di nascita di un altro gigante del Rinascimento, Piero della Francesca. Nel museo della città due delle sue opere più importanti: La Resurrezione e il Polittico della Misericordia.

Ritorniamo ad attraversare la piana, questa volta più a sud, per raggiungere Monterchi, piccolo borgo medievale che custodisce un’altra opera importantissima di Piero della Francesca; la Madonna del Parto.

Prossima tappa Arezzo, che raggiungiamo percorrendo la vecchia strada, poco trafficata, che serpeggia a fianco della nuova statale.

Arezzo merita certamente un giorno di sosta per poter ammirare tutte le sue bellezze, a partire dalla particolarissima Piazza Grande.

Scendiamo verso la piana dell’Arno per imboccare la ciclopista del canale della Bonifica che, pedalando tra il verde dei campi e lontani dal traffico, ci farà arrivare prima a Cortona, altro borgo tra i più belli e ricchi di tesori, raggiungibile con una deviazione sulla sinistra, e poi Montepulciano, che raggiungiamo uscendo dalla ciclopista all’altezza di Valiano e svoltando a destra.

Dopo la visita all’ennesimo, meraviglioso borgo, imbocchiamo una bellissima strada bianca (con un paio di strappi duri, evitabili utilizzando la statale 146) che ci farà raggiungere prima Monticchiello, piccolo ma delizioso borgo in pietra perfettamente conservato, e infine Pienza, la città ideale di papa Pio II Piccolomini, oggi bene UNESCO.

Da Pienza scendiamo a Bagno Vignoni, altro luogo iconico della Toscana, con la sua grande vasca termale che riempie la piazza del paese. Da qui si può scegliere se proseguire lungo la via Cassia (come indicato in traccia) o prendere la via Francigena verso nord (il tratto iniziale dopo Bagno Vignoni presenta alcuni strappi molto duri su ghiaino: consigliato solo ai ciclisti tecnicamente esperti e allenati) per raggiungere i borghi di San Quirico d’Orcia, Buonconvento, Monteroni d’Arbia e infine Siena, nostro punto di arrivo.

Vedi anche:

Grand Tour della Toscana in bicicletta - da Siena verso Pisa e Firenze.

Grand Tour della Toscana in bicicletta - da Siena verso Pitigliano e Massa Marittima.

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