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Itinerari bike

Il Parco della Maremma in bicicletta

Affacci sul mare, spiagge e profumi della natura: il Parco della Maremma in bicicletta è un'esperienza che risveglia il piacere di sentirsi in un paradiso ritrovato

L’itinerario inizia dal Centro Visite di Alberese da dove, una volta acquistato il biglietto d’ingresso, partiamo alla scoperta del Parco della Maremma percorrendo il primo tratto della pista ciclabile che conduce a Marina di Alberese. Percorsi poche centinaia di metri si lascia la ciclabile per svoltare sulla Strada degli Ulivi, che percorriamo fino al cancello di Vergheria, porta d’ingresso all’area recintata del parco. Superato il cancello entriamo nel cuore dell’area protetta. Da ora in poi, incontri “particolari” saranno la normalità: qui la Natura è di casa. Se siamo fortunati non mancheranno gli avvistamenti, anche ravvicinati, degli ungulati residenti nel parco: daini, caprioli e cinghiali possono fare in ogni momento la loro comparsa tra le pietraie degli oliveti.

Scorrevole e pavimentata, la strada sale dolcemente addentrandosi tra la macchia mediterranea fino all'area di sosta di Pratini. Proseguendo, la macchia si dirada e l'orizzonte si apre sulla costa, con vista dell'incantevole Cala di Forno. Più avanti, un cancello in legno con un passo d'uomo laterale, ci apre la strada in un oliveto secolare fino ai piedi della cinquecentesca Torre di Collelungo. Proseguendo fino alla retroduna seguendo la segnaletica di percorso, lasciamo le bici alle rastrelliere in legno per incamminarci verso la spiaggia, una delle più suggestive del litorale tirrenico.

Dal retroduna dove abbiamo parcheggiato le biciclette, è possibile risalire un ripido sentiero che conduce alla torre di Collelungo (alla biglietteria comunicare, al momento dell'acquisto, l’intenzione di andare a piedi fino alla torre). Occorrono scarpe adatte, ma la fatica sarà ripagata dallo splendido panorama sulla costa e sulla lussureggiante pineta della Serrata dei Cavalleggeri.

Riprese le bici dopo la sosta panoramica, percorriamo la pista a fondo naturale che si snoda attraverso il tombolo della Pinastrellaia, fino ad uscire dall'area regolamentata nelle vicinanze del Centro Servizi di Marina di Alberese. Qui arrivano i bus navetta che collegano Alberese alla sua Marina, ed ha inizio la pista ciclabile che torna al Centro Visite. Rimandiamo ancora un po' l'appuntamento con la ciclabile, per attraversare la strada ed entrare nel secondo percorso che compone questo itinerario: l'A7-Foce Ombrone. Pedaliamo con il vento in faccia, sull'alzaia del grande argine costruito a difesa della costa, immersi in un paesaggio incontaminato. Nei pressi della foce del fiume incontriamo la grande idrovora di San Paolo, le porte vinciane che regolano il deflusso delle acque salmastre, sostiamo in silenzio all'interno del capanno di avvistamento dell'avifauna. Tornati sulla pista ciclabile in direzione Alberese, non mancheranno altri suggestivi incontri, a tenerci compagnia ci penseranno i cavalli e le vacche maremmane dell’allevamento di selezione della Tenuta di Alberese, l’azienda agricola dell’ente Terre Regionali Toscane, che ha il suo centro presso l'antico granaio lorenese di Spergolaia. Proprio a Spergolaia, il nostro itinerario si interseca con quello proveniente da Grosseto. La pista ciclabile tra Spergolaia e Alberese accomuna i due itinerari, ed è parte integrante dell'itinerario cicloturistico a lunga percorrenza Ciclopista Tirrenica (Bicitalia 19) che corre da Ventimiglia a Roma. Il Parco della Maremma è stato istituito nel 1975 ed è il secondo Parco Regionale in Italia. Nel 1992 è stato insignito del Diploma Europeo, speciale riconoscimento dal punto di vista conservazionistico conferito dal Consiglio d’Europa, che viene rinnovato ogni anno e che riguarda solo altre 6 aree protette italiane. All’interno del Parco esistono altri itinerari da percorrere in bicicletta, soprattutto mountain-bike, per diversi gradi di allenamento e abilità; tutte le informazioni sono sul portale ufficiale dell’Ente Parco Regionale della Maremma.

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