Il sentiero del fungo in bicicletta
Il "Sentiero del fungo" è intitolato al pregiato fungo che cresce nei sottoboschi della Garfagnana e inizia lasciando il centro storico di Castelnuovo di Garfagnana, uscendo da Porta Miccia. Attraversiamo l’antico ponte in pietra fatto costruire nel 1324 da Castruccio Castracani per unire Cellabarotti, oggi rione di Santa Lucia, al “castello nuovo”. Dal Teatro Alfieri, proseguiamo in direzione Piano Pieve, superando la variante alla SRT 445 con il cavalcavia pedonale, che ci collega a Pontardeto. Da qui, in breve, raggiungiamo il lago di Pontecosi con il caratteristico passaggio sul piccolo ponte medievale a sella d’asino della Madonna del Ponte. Ci troviamo sull’itinerario segnalato come Via del Volto Santo, che seguiremo in direzione nord, costeggiando il fiume Serchio, fino alla Villetta. L’attraversamento del ponte ferroviario, alto ben 54 metri sul letto del fiume, è sempre un’emozione. Raggiunto il Poggio, seguiamo, per un breve tratto, lo storico tracciato della Via Vandelli, fino alla località “ferriera” da dove inizia la salita per Roccalberti, piccolo borgo agricolo dalle case di pietra arroccate su scure rocce di origine vulcanica.
Lasciamo Roccalberti per il piccolo borgo di Vitoio, dove la chiesa di Santa Maria Assunta merita sicuramente una visita. Proseguiamo per Casatico, da dove inizia la strada sterrata che conduce a Roggio, conosciuta come il “sentiero del fungo” per i bei porcini che qui si raccolgono, nelle stagioni giuste, negli ampi castagneti che ci circondano.
Il paese di Roggio, a 800 m di quota, è dominato dalla torre campanaria e dalla chiesa di San Bartolomeo, sorta sui resti di una antica fortezza. Dopo una meritatissima pausa, affrontiamo l’ultimo sterrato della giornata con la salita a Casa Tontorone, eccezionale punto panoramico sul monte Pisanino, la vetta più alta della catena apuana. Da qui raggiungiamo Campocatino, l’antico alpeggio di pastori dove i caselli di pietra, costruiti ai bordi della conca prativa di origine glaciale, quasi si fondono con il grigio della Roccandagia, una delle più belle montagne delle Alpi Apuane.
Dall’alpeggio torniamo indietro fino all’incrocio del Giovetto, scendendo, ora, in direzione Vagli Sotto e, costeggiando il lago, famoso nel mondo perché nasconde con le sue acque il paese sommerso di Fabbriche di Careggine, proseguiamo fino a Poggio, dove si entra sulla SR445 in direzione Castelnuovo di Garfagnana. Tratto questo da affrontare con attenzione, per la maggior presenza di traffico.
Questo itinerario è formato da due anelli che si incrociano nel paese di Poggio, dove troviamo anche la stazione FS (Poggio-Careggine-Vagli) e da dove possiamo partire per accorciare di circa 15 km il percorso.