In bici alla scoperta di Firenze
Si parte da Piazza Santa Maria Novella, a un passo dalla stazione FS, di fronte alla splendida basilica fondata dai Domenicani nel 1242. Pedaliamo imboccando via dei Fossi, sul fronte opposto della piazza rispetto alla chiesa.
In piazza Carlo Goldoni svoltiamo a destra su Borgo Ognissanti, per raggiungere poco dopo la piazza omonima che si apre sul fiume Arno. Alla nostra destra è la chiesa di San Salvatore in Ognissanti, altro scrigno di opere d’arte, dal Ghirlandaio al Botticelli, che in questa chiesa è anche sepolto.
Giunti sul lungarno utilizziamo la ciclabile per raggiungere ponte Vespucci, utilizzandolo per andare sull'altra sponda. Svoltiamo a destra sino a oltrepassare le antiche mura della città. Appena superate giriamo sulla sinistra per attraversare il piccolo parco esterno alla cinta muraria e infine rientrare dalla imponente porta di San Frediano imboccando via Borgo San Frediano.
Dopo 400m, alla nostra destra, è lo slargo che porta a piazza del Carmine e alla Cappella Brancacci, custode dei famosi affreschi di Masaccio e Masolino da Panicale, uno dei punti più elevati della pittura del Rinascimento.
Proseguiamo su via del Borgo San Frediano e al primo incrocio svoltiamo a destra su via Serragli e poi a sinistra per arrivare alla bella piazza Santo Spirito, luogo iconico dell’oltrarno fiorentino, con le sue botteghe e i suoi mercati.
All’angolo della piazza prendiamo via Borgo Tegolaio e poi la prima a destra e all’incrocio a sinistra, per tornare su via dei Serragli.
Proseguiamo dritti sino a uscire dalla città medievale da Porta Romana. Alla rotonda imbocchiamo Viale Macchiavelli e iniziamo a salire sulle prime colline lungo la viabilità ottocentesca, tra parchi e viali alberati, sino a raggiungere l’Abbazia di San Miniato, uno dei capolavori dell’architettura romanica fiorentina.
Dal piazzale della chiesa godremo di un primo, affascinante panorama sulla città, un anticipo dello scenario che si aprirà una volta raggiunto piazzale Michelangelo, il punto panoramico più famoso sulla città di Firenze.
Il Piazzale è affiancato da due splendidi giardini pubblici, perfetti per una sosta ristoratrice e contemplativa: sulla sinistra è il giardino delle Rose mentre sulla destra è il giardino dell’Iris. In primavera lo spettacolo delle fioriture si fonde con il panorama sulla città regalando spettacolari vedute.
Scattate le inevitabili fotografie, iniziamo a scendere seguendo sempre il percorso dei viali, agevolati dalla pista ciclabile a fianco della strada.
Ritornati sulla riva dell’Arno, prendiamo a destra seguendo le piste ciclabili lungo l’argine, costeggiando il parco dell’Anconella. All'interno del parco è una piccola curiosità; un modello in scala 1:5 della cupola di Santa Maria del Fiore del Brunelleschi, oggetto studiatissimo dagli architetti per la sua particolare struttura e qui riprodotto con le stesse tecniche usate per l’originale.
Arrivati al ponte Varlungo attraversiamo l’Arno sfruttando la corsia ciclopedonale. Raggiunta l'altra sponda consigliamo di seguire ancora un po’ verso est la ciclabile per vedere lo spettacolo del’Arno all’altezza della pescaia di Rovezzano. Dopo questa breve deviazione di circa 700m, ritorniamo sui nostri passi e proseguiamo lungo la ciclabile sulla sponda destra del fiume, sino a raggiungere l’incrocio con via De Sanctis. Qui l’itinerario prevede una deviazione altamente consigliata per gli amanti dell’arte. Sfruttando le ciclopiste e un sottopasso ciclabile sotto la ferrovia, in circa un chilometro raggiungiamo Il complesso monumentale di San Salvi, dove è custodito l’affresco dell’ultima cena di Andrea del Sarto, capolavoro del tardo rinascimento splendidamente conservato.
Rientrati sul lungarno proseguiamo ancora per poco più di un chilometro sino ad abbandonare definitivamente il fiume all’altezza del grande palazzo, sede della Biblioteca Nazionale.
Poche decine di metri ed eccoci in un’altra superba piazza fiorentina, Piazza di Santa Croce. Dopo una visita alla basilica francescana, altro capolavoro del gotico fiorentino, ne costeggiamo la fiancata sino a prendere, sulla sinistra, via Borgo Allegri, che seguiremo sino alla pittoresca piazza dei Ciompi.
Prendiamo a destra fino a raggiungere la chiesa di sant’Ambrogio, che dà il nome al vivace quartiere, dove si trovano lo storico mercato omonimo, la Sinagoga, il mercato delle Pulci ed il complesso delle Murate e proseguiamo a sinistra su via Carducci.
Arrivati alla alberata Piazza d’Azeglio, la attraversiamo utilizzando i suoi sentieri interni, per poi prendere a sinistra via Giuseppe Giusti.
La traccia ci porta, dopo poco, in piazza della Santissima Annunziata, altra importantissima piazza cittadina, oggetto già nel rinascimento ad un intervento urbanistico che l’ha resa una delle più armoniose della città. La Basilica della SS Annunziata merita certamente una visita. Sulla piazza si affacciano anche due notevoli musei: l’Archeologico (uno tra i più importanti d’Italia) e il Museo degli Innocenti (la storia e le collezioni del celebre orfanatrofio).
Imbocchiamo via Cesare Battisti e, poco dopo, eccoci in un altro luogo meritevole di visita. Siamo giunti infatti in piazza San Marco, dove sorge l’antico convento domenicano, oggi museo nazionale, la cui fama è dovuta ai meravigliosi affreschi del beato Angelico, tra cui l’emozionante Annunciazione.
Da piazza San Marco scendiamo lungo via Cavour, fino a Palazzo Medici Riccardi, splendido palazzo rinascimentale e prima residenza medicea in città, oggi visitabile.
Giriamo l’angolo a destra ed eccoci al complesso monumentale di San Lorenzo: la Basilica brunelleschiana e le maestose Cappelle medicee, con la celebre Sagrestia Nuova di Michelangelo.
Da qui è un attimo arrivare al Mercato Centrale di Firenze, luogo storico e vitale della città, ricco di botteghe e locali pronti a servire aperitivi e piatti regionali; la meritata sosta finale prima di raggiungere nuovamente Santa Maria Novella e “chiudere il cerchio”.
Maggiori informazioni su feelflorence.it