L'Intrepida - percorso “lungo” e “Intrepido”
L’Intrepida è un percorso su strade bianche, carrarecce, strade campestri, tratti asfaltati. Ogni anno, in autunno, si tiene una grande “ciclostorica”, una festa del ciclismo d’epoca. Una pedalata non competitiva in compagnia, circondati dalla bellezza dei luoghi.
Non serve aspettare l’evento della ciclostorica per compiere questo percorso, segnalato in maniera permanente. Se ne può fare una versione corta, di 42 km, una versione lunga di 85 km e il percorso “intrepido”, che raggiunge i 120 km.
La prima parte coincide con il percorso corto, e parte da piazza Baldaccio, all’ingresso di Anghiari, scendendo la collina lungo la via Nova. Arrivati alla piana dove si svolse nel 1440 la famosa battaglia, svoltiamo a sinistra, lungo via del Molin Bianco, un bellissimo tratto su strade sterrate.
Dopo essere passati davanti alla bella pieve di Santa Maria a Micciano, imbocchiamo la provinciale SP47 per iniziare una impegnativa salita di 6,5 km che ci porterà a quota 640 m.
Scavalcato il colle, cominciamo a scendere lungo la SP 57 e dopo pochi chilometri prendiamo a destra per raggiungere Ponte alla Piera.
Continuiamo a scendere e, dopo aver superato un piccolo lago artificiale, svoltiamo a destra in direzione Tavernelle. Giunti al bivio con la SP 43 svoltiamo a destra e poi subito a sinistra per visitare il castello di Galbino.
Proseguiamo la discesa e, dopo poco, prendiamo un bivio sulla destra con l’indicazione di Pianettole, per una bella digressione su strade sterrate intorno alla collina sovrastata dal castello omonimo, volendo anch’esso raggiungibile, subito dopo il bivio, con una dura salita di 1 km al 17%.
Ritornati sulla traccia di fondovalle, poco dopo svoltiamo a sinistra scavalcando il torrente, per poi svoltare a destra ed arrivare al Castello di Sorci.
Poche centinaia di metri ed eccoci sulla SP47, che la versione corta dell’Intrepida prende a sinistra per rientrare ad Anghiari. Noi invece giriamo a destra e poi ancora a destra alla rotonda successiva, proseguendo sino a Le Ville. Qui potremmo fare una sosta, visto che nei prossimi 40 km non incontreremo centri abitati.
Dopo 15 km, eccoci al bivio in cui si impone una scelta: ci sentiamo “intrepidi” tanto da compiere il tragitto completo di 120 km, oppure ci riteniamo già soddisfatti e iniziamo il rientro, limitandoci a quello di 80 km ?
L’estensione di tracciato ripassa comunque da questo punto, per cui continueremo ora l’esposizione di tutto il percorso “intrepido”; chi decide di rientrare da qui, può scorrere in avanti il testo sino a riprendere il filo della descrizione da Monterchi, alla nostra sinistra.
Per aggiungere il nostro pezzo “Intrepido” svoltiamo quindi a destra seguendo il fondovalle per un paio di chilometri. La strada inizia a risalire, per poi scendere sino a un quadrivio che rivedremo anche più avanti e che noi attraversiamo proseguendo diritto. Si risale sul versante opposto raggiungendo una strada sterrata di cresta.
Si ridiscende sul fondo della piccola valle e si svolta a sinistra, in leggera salita. Dopo 3,5 km attraversiamo dritto il quadrivio incrociato in precedenza e, dopo altri 3,5 km, la strada inizia a risalire la collina. Si torna a superare i 600 m di quota, per iniziare una discesa sino a Lippiano, dove potremo fare una sosta per vedere il castello e reintegrare finalmente un po’ di energie in un bar.
Poco dopo Lippiano rientriamo sulla SP 42 svoltando a sinistra, per compire in senso opposto il tratto già fatto in precedenza, ripassiamo dal bivio della scelta fra i due percorsi e proseguiamo dritto sino a Monterchi, dove si trova il piccolo museo contenente la Madonna del Parto di Piero della Francesca.
Dopo Monterchi prendiamo a destra sulla provinciale di fondovalle che seguiamo per qualche chilometro, per poi svoltare a sinistra in direzione Citerna. Ancora poco ed eccoci alla rotonda attraversata circa 60 km fa, per dirigerci stavolta verso la vicina Anghiari e concludere così la nostra giornata.