In Maremma sulle strade dei campioni del ciclismo
Con un’altimetria nervosa e impegnativa, questo itinerario racchiude in sé tutte le caratteristiche care ad un ciclista sportivo, continui saliscendi e lunghi tratti in salita intervallati da discese tecniche, con tornanti ripidi e veloci, dove l’allenamento farà la differenza tra soffrire e divertirsi.
L’itinerario è tabellato in tutto il suo sviluppo da pannelli informativi con la sigla GR6, e segnali stradali con scritte bianche su fondo marrone, riportanti l’indicazione della località successiva. Per i meno allenati che vogliono cimentarsi sulle strade dei campioni del ciclismo, la tecnologia delle moderne e-bike permetterà di calcare l’asfalto dove ciclisti professionisti del calibro di Mario Cipollini e Marco Pantani, che nel borgo di Poggio Murella aveva acquistato una casa, si allenavano in compagnia di Massimiliano – Max Lelli, il campione maremmano nato a Manciano e detentore di un palmares d’eccezione, con vittorie di tappa al Giro d’Italia, vincitore del Giro del Portogallo nel 1996, presente al Tour de France per quattordici edizioni.
Si parte da Manciano percorrendo la SR 74 in direzione di Pitigliano, le veloci curve che scendono verso la valle del fiume Fiora sembrano fatte apposta per essere pennellate con precisione e sicurezza. Oltrepassato il fiume, un lungo falsopiano ci condurrà a scoprire la meraviglia del panorama che si affaccia su Pitigliano dal belvedere di Santa Maria delle Grazie. Si entra in Pitigliano proseguendo, ancora in salita, in direzione Sorano. Impegnando con decisione i tornanti scavati nel tufo della SP 22 raggiungeremo Sovana attraversando un altopiano tufaceo che declina verso il Parco Archeologico Città del Tufo dove si ergono, millenarie, le tombe monumentali etrusche. Risalendo San Martino sul Fiora, giungeremo allo scollinamento di Catabbio. Proseguiremo in direzione Saturnia percorrendo la provinciale Follonata (SP10) fin sotto Montemerano. Discesa e salita si alternano seguendo la provinciale Scansanese (SP 159) che, una volta oltrepassata l’antica fattoria di Pomonte, inizia a salire decisa verso la quota più alta di questo itinerario. È infatti a Scansano, patria del famoso vino Morellino e meta della prima tappa, che spetta il titolo di “cima Cioppi” di questo itinerario con 505 m slm.
Si parte da Manciano percorrendo la SR 74 in direzione di Pitigliano, le veloci curve che scendono verso la valle del fiume Fiora sembrano fatte apposta per essere pennellate con precisione e sicurezza. Oltrepassato il fiume, un lungo falsopiano ci condurrà a scoprire la meraviglia del panorama che si affaccia su Pitigliano dal belvedere di Santa Maria delle Grazie. Si entra in Pitigliano proseguendo, ancora in salita, in direzione Sorano. Impegnando con decisione i tornanti scavati nel tufo della SP 22 raggiungeremo Sovana attraversando un altopiano tufaceo che declina verso il Parco Archeologico Città del Tufo dove si ergono, millenarie, le tombe monumentali etrusche. Risalendo San Martino sul Fiora, giungeremo allo scollinamento di Catabbio. Proseguiremo in direzione Saturnia percorrendo la provinciale Follonata (SP10) fin sotto Montemerano. Discesa e salita si alternano seguendo la provinciale Scansanese (SP 159) che, una volta oltrepassata l’antica fattoria di Pomonte, inizia a salire decisa verso la quota più alta di questo itinerario. È infatti a Scansano, patria del famoso vino Morellino e meta della prima tappa, che spetta il titolo di “cima Cioppi” di questo itinerario con 505 m slm.
- straighten
Lunghezza tappa87 km
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Impegno fisicoMedia
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Difficoltà tecnicaImpegnativa
- trending_down
Dislivello in discesa1360 m
- trending_up
Dislivello in salita1460 m
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Quota massima490
- grain
% Fondo sterrato0%
- grid_view
% Fondo pavimentato100%
Si snoda in discesa con affacci sulla campagna dei pascoli maremmani, la provinciale Amiatina (SP 160) che attraversa Pereta fino a Magliano in Toscana. Sarà invece la SP 94 a condurci sotto le mura del castello di Marsiliana da dove, pedalando il lungo falsopiano della SP 63, raggiungeremo Capalbio. Da Capalbio si segue la SP75 fino all’incrocio con la provinciale Sgrilla (segnavia) in direzione Manciano. Attraversato il centro di case sparse Vallerana, seguiremo la SP 101 (segnavia La Sgrilla) fino ad incrociare la SR 74. Saremo alle porte di Manciano, ma il tratto da percorrere è ancora impegnativo, sia per l’altimetria che per il traffico veicolare presente. Dalla rotatoria di La Sgrilla, la strada sembra impennarsi sotto le nostre ruote per qualche centinaio di metri ma, ritrovato il suo sedime “storico”, anche la regionale riprende il suo salire dolce accompagnandoci fino al colle su cui si erge il borgo di Manciano.
Si snoda in discesa con affacci sulla campagna dei pascoli maremmani, la provinciale Amiatina (SP 160) che attraversa Pereta fino a Magliano in Toscana. Sarà invece la SP 94 a condurci sotto le mura del castello di Marsiliana da dove, pedalando il lungo falsopiano della SP 63, raggiungeremo Capalbio. Da Capalbio si segue la SP75 fino all’incrocio con la provinciale Sgrilla (segnavia) in direzione Manciano. Attraversato il centro di case sparse Vallerana, seguiremo la SP 101 (segnavia La Sgrilla) fino ad incrociare la SR 74. Saremo alle porte di Manciano, ma il tratto da percorrere è ancora impegnativo, sia per l’altimetria che per il traffico veicolare presente. Dalla rotatoria di La Sgrilla, la strada sembra impennarsi sotto le nostre ruote per qualche centinaio di metri ma, ritrovato il suo sedime “storico”, anche la regionale riprende il suo salire dolce accompagnandoci fino al colle su cui si erge il borgo di Manciano.
- straighten
Lunghezza tappa69,8 Km
-
Impegno fisicoMedia
-
Difficoltà tecnicaImpegnativa
- trending_down
Dislivello in discesa910
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Dislivello in salita810
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Quota massima550
- grain
% Fondo sterrato0
- grid_view
% Fondo pavimentato100%