Tour Cinigiano – Montecucco
Adagiato su uno dei più alti crinali del Bacino neogenico Cinigiano – Baccinello, sull'allineamento Montalcino – Monte Amiata – Monte Labbro, in un territorio risalente geologicamente al Miocene superiore, sorge il centro abitato di Cinigiano. Distante solo pochi chilometri da qui, è Baccinello, il borgo minerario divenuto famoso nel 1958 per il ritrovamento di un reperto fossile eccezionale: lo scheletro di una scimmia antropomorfa della specie Oreopithecus bambolii.
Inizia, dalla piazza di Cinigiano, uno stupefacente percorso cicloturistico che ci condurrà alla scoperta di questo affascinante territorio attraversando, in parte, la Via dei Biozzi, un antico itinerario di transumanza che collegava l'Alta Valtiberina alla Maremma. Oggi la storia è cambiata e con essa il paesaggio, trasformato dagli immensi vigneti di una DOC che prende il nome dal colle in cui sorge una delle fattorie più antiche del luogo: Montecucco.
L’utilizzo di una bike a pedalata assistita ci permetterà di superare agevolmente le ripide impennate che la storia geologica ha disseminato su questo territorio, godendo degli spettacolari affacci che si susseguono lungo l’itinerario.
Lasciamo che la nostra bicicletta scorra rapida lungo i primi 8 km in discesa della strada provinciale Voltina (SP 17), per poi fare attenzione sull'ulteriore tratto in discesa della SP 114 Poggi del Sasso, strada a bassissimo traffico che seguiamo fino al piccolo centro agricolo di Pian Taverna. Il fiume Ombrone scorre alla nostra sinistra, abbiamo raggiunto la quota di 40 m slm, il punto più basso del nostro itinerario. Attraversato il ponte di un piccolo torrente, seguiamo ancora la SP 114, che adesso cambia iniziando a salire. Una lunga e panoramica salita si inerpica sul versante occidentale del Monte Cucco, con punte che sfiorano il 15%, fino a guadagnarne la cima ai 289 m slm. Il successivo tratto che conduce al centro abitato di Poggi del Sasso ci regala suggestivi panorami e segna uno spartiacque paesaggistico e territoriale, a sinistra la valle dell'Ombrone che si apre sulla campagna dominata dal colle su cui si erge il borgo medievale di Campagnatico. A destra, il susseguirsi dei “poggi” coltivati a vigna sui quali domina il possente castello di Colle Massari, con l'orizzonte che spazia fino alle faggete del Monte Amiata.
Dal centro agricolo di Poggi del Sasso, con la sua piazzetta e la bella chiesa di campagna, scendiamo ancora fino all'innesto con la strada provinciale Cinigianese (SP 7), che seguiamo a sinistra per il borgo di Sasso d'Ombrone, antica Grancia dello Spedale di Santa Maria della Scala di Siena, posta a guardia del ponte sul fiume Ombrone fin da prima dell'anno Mille.
Quasi a rimarcare la specificità di questo territorio, ricco di ripide pendenze altalenanti simili allo spirito inquieto dell’essere umano, a mezza strada tra Poggi e Sasso d’Ombrone si trova la comunità di monaci benedettini del Monastero di Siloe. Oltre ai membri stabili, il monastero ospita spesso persone che trascorrono qui dei periodi più o meno lunghi, condividendo la vita della Comunità.
Sasso d'Ombrone segna anche il giro di boa di questo itinerario. Lasciata la SP 7 si cambia direzione scendendo ai piani dell'Ombrone fino ad incrociare, a destra, la strada consortile di Piaggiano. Ora le pendenze si addolciscono e, come navigando in un mare di terra, avanziamo in aperta campagna per i successivi 4 km di questa strada rurale dal fondo in ghiaia bianca, tipica della toscana senese e grossetana. Poco dopo la Tenuta Pianirossi troviamo l'asfalto della SP 139. L'atmosfera non cambia e, quasi in assoluto silenzio, raggiungiamo il borgo fortificato di Castel Porrona.
Le rampe della SP 151 Porrona, ci accompagneranno a ritrovare le case e la quiete del borgo di Cinigiano, dove i rintocchi dell'orologio, posto sulla Torre civica, continuano a scandire le ore del passare, lento, del tempo.