Tra i borghi della Costa degli Etruschi
Il percorso non presenta particolari difficoltà. Per i meno allenati si consiglia l’utilizzo dell’e-bike, spezzando l'itinerario in due giornate divise in questo modo: il primo giorno da Baratti a Sassetta (51 km) e il secondo giorno da Sassetta a Baratti (42,5 km).
Si parte dalla piccola stazione di Populonia, nei pressi di Poggio all’Agnello e del golfo di Baratti e si pedala per circa 20 minuti lungo la Strada Provinciale delle Caldanelle in direzione Campiglia Marittima. Superato il cavalcavia sulla Aurelia, uno sterrato ben battuto, sulla destra (circa 800 m) ci permette di raggiungere Venturina Terme su strade minori.
Procedendo lungo la Strada Provinciale della Principessa si raggiunge il borgo di Campiglia Marittima adagiato su un colle dal quale domina il mare e la campagna circostante.
Qui è consigliata la sosta, per godere di uno splendido panorama sull'Arcipelago Toscano e sulla sottostante Val di Cornia. Il centro storico è raccolto dentro la cinta muraria, all’interno della quale si trovano botteghe artigiane, musei, osterie, vicoli lastricati e palazzi disposti a semicerchi concentrici.
Dal borgo di Campiglia si riscende verso la costa in direzione nord ovest e dopo 1,5 km lungo la S.P. 20 nota come “Via di San Vincenzo” si trova a destra l’ingresso al Parco archeominerario di San Silvestro. Proseguendo si raggiunge la S.P. 39 “Vecchia Aurelia” che si piega a destra raggiungendo rapidamente il paese di San Vincenzo con le sue spiagge di sabbia chiara e fine e l’ombrosa pineta.
Da San Vincenzo è possibile visitare il Parco Naturale di Rimigliano con la macchia mediterranea, i boschi di querce e pini.
Procedendo paralleli alla costa per circa 14 km si raggiunge Marina di Castagneto Carducci, famosa per le sue spiagge e per il parco divertimenti "Il Cavallino Matto".
Dopo una sosta nelle spiagge di Marina di Castagneto, si riparte alla volta di Castagneto Carducci, lo storico borgo sviluppatosi attorno al Castello Della Gherardesca, edificato intorno all'anno 1000, è caratterizzato da vicoli lastricati, terrazze naturali, antiche botteghe e tante trattorie. Il paese, che in origine si chiamava Castagneto Marittimo, cambiò il suo nome agli inizi del Novecento in onore al grande poeta Giosuè Carducci, che qui trascorse parte della sua vita. La casa dove visse Carducci è visitabile ed ospita anche un museo ricco di testimonianze.
Dal borgo di Castagneto si prosegue in direzione est lungo SP 329 Passo di Bocca di Valle verso Viale Giovanni Pascoli e quindi sulla Strada Provinciale dei Quattro Comuni fino a raggiungere il borgo di Sassetta dopo circa 6,7 km. Questa località è nota non solo per le terma, ma anche per i boschi del Parco forestale Poggio Neri con numerosi percorsi di trekking e per la sua tradizione enogastronomica. Qui si potrà pernottare e provare i prodotti tipici tra cui il "cinghiale alla sassetana" e piatti gustosi a base di cacciagione, funghi e polenta. Anche i vegetariani rimarranno soddisfatti dalla cucina locale con i tortelli di ricotta e verdura, le zuppe di funghi e di cipolle, i fichi sott’olio, la marmellata di castagne e le ciliegie con il vinsanto.
Proseguendo (il secondo giorno per chi spezza la traccia in due) si lascia Sassetta proseguendo sulla SP dei Quattro Comuni fino a Prata per poi risalire verso Suvereto che si raggiunge dopo 14 km. Questo borgo medioevale è stato insignito della bandiera arancione del Touring Club e le sua mura custodiscono vicoli, palazzi storici e chiese. Il borgo di Suvereto è circondato da boschi di castagne e sugheri, da cui deriva il nome della località. Il Museo delle Bambole è una piacevole sosta alla scoperta di bambole di ogni epoca.
Pedalando per circa 7 km si raggiunge la frazione di San Lorenzo sempre nel comune di Suvereto famosa per la produzione di ottimi vini. Si passa poi per le località di Casalappi e Cafaggio per tornare verso Venturina Terme per un’ultima sosta prima del rientro dove si può approfittare delle proprietà benefiche delle sue terme. Gli appassionati di storia e agricoltura troveranno interessante il Museo della Civiltà del Lavoro che raccoglie migliaia di strumenti del lavoro agricolo, artigianale e industriale usati negli ultimi duecento anni in particolare nella Val di Cornia. Il percorso si conclude passando davanti alla stazione di Campiglia Marittima (altro punto per sfruttare la modalità treno+bici) e infine ricollegandosi alla Strada Provinciale delle Caldanelle in direzione Baratti.