La Via Francigena toscana in bicicletta
La Via Francigena, ovvero la “strada che viene dalla Francia”, è un antichissimo percorso nato probabilmente nel VI secolo per necessità delle popolazioni longobarde, poi utilizzato dopo la discesa di Carlo Magno come collegamento con il Regno dei Franchi, quando iniziò ad essere chiamato, appunto, via Francigena. Poteva rimanere un percorso “teorico”, oggetto di ipotesi da parte degli storici se nel 990 (e sino al 994), l’arcivescovo di Canterbury Sigerico non avesse affrontato la via del ritorno, da Roma all’Inghilterra, tenendo un documentato diario giunto sino ai giorni nostri; diario in cui ha descritto, in maniera dettagliata, le 79 tappe del suo itinerario e tutti i luoghi in cui ha sostato.
Sono oltre tremila i chilometri che separano Canterbury da Roma e verso Santa Maria di Leuca, toccando 5 stati e 16 regioni. Vie campestri, strade bianche tra i cipressi, e viabilità minore senza traffico: il percorso è privo di difficoltà tecniche elevate (i due tratti più complessi possono essere evitati) e alla portata di tutti, in particolare se muniti di e-bike.
Nel tratto toscano le tappe per ciclisti sono nove e più precisamente vanno dalla n°11, la Berceto-Aulla, in cui la Francigena entra in Toscana dal passo della Cisa, sino alla n° 19, da Radicofani a Bolsena, quando, attraversato il fiume Paglia, si entra in territorio laziale per raggiungere Acquapendente e Bolsena.
L'itinerario è a cura di Alberto Conte
Partiamo dal Duomo di San Moderanno, a Berceto, per dirigerci verso il passo della Cisa. Una volta entrati in Toscana, abbandoniamo la strada principale per prendere una stretta stradina che discende ripida nella valle del Magra. Attraversiamo il suggestivo centro storico di Pontremoli e ci spostiamo sulla destra del fiume, dirigendoci verso Villafranca in Lunigiana. Iniziamo quindi a salire in direzione del caratteristico borgo di Lusuolo, e successivamente procediamo verso Terrarossa. Qui inizia la bella pista ciclabile costruita sul percorso della ferrovia dismessa, che ci conduce fino ad Aulla, dove concludiamo la tappa di fronte all'antica Abbazia di San Caprasio.
Partiamo dal Duomo di San Moderanno, a Berceto, per dirigerci verso il passo della Cisa. Una volta entrati in Toscana, abbandoniamo la strada principale per prendere una stretta stradina che discende ripida nella valle del Magra. Attraversiamo il suggestivo centro storico di Pontremoli e ci spostiamo sulla destra del fiume, dirigendoci verso Villafranca in Lunigiana. Iniziamo quindi a salire in direzione del caratteristico borgo di Lusuolo, e successivamente procediamo verso Terrarossa. Qui inizia la bella pista ciclabile costruita sul percorso della ferrovia dismessa, che ci conduce fino ad Aulla, dove concludiamo la tappa di fronte all'antica Abbazia di San Caprasio.
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Lunghezza tappa54.1 Km
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Impegno fisicoMedia
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Difficoltà tecnicaMedia
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Dislivello in discesa1092 m
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Dislivello in salita342 m
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Quota massima1041 m
Iniziamo il nostro percorso da Aulla attraversando il ponte sul torrente Aulella, prendendo la stradina che porta al cimitero e proseguendo in salita per circa tre chilometri, sino a raggiungere il borgo/castello di Bibola. Da quota 300m iniziamo la discesa verso il fondo valle, passando dal caratteristico borgo di Vecchietto. Cerchiamo di conservare le forze perchè, poco dopo avere raggiunto il fondo valle, ci aspetta la salita più impegnativa dell'intera ciclovia Francigena, che ci porta con sei ripidi chilometri fino a Ponzanello. Da qui, raggiungiamo il crinale da cui possiamo vedere il mare per la prima volta. Proseguiamo verso l'antico borgo di Fosdinovo, che vale la pena visitare facendo una deviazione. Successivamente, scendiamo rapidamente fino a Caniparola, attraversiamo il confine con la Liguria e prendiamo la ciclabile del canale Lunense. Percorriamo questa strada per alcuni chilometri e rientriamo in Toscana per raggiungere Avenza. Affrontiamo quindi l'ultima salita della giornata lungo la via dell'Uva, una bellissima strada panoramica che ci condurrà fino a Massa.
Iniziamo il nostro percorso da Aulla attraversando il ponte sul torrente Aulella, prendendo la stradina che porta al cimitero e proseguendo in salita per circa tre chilometri, sino a raggiungere il borgo/castello di Bibola. Da quota 300m iniziamo la discesa verso il fondo valle, passando dal caratteristico borgo di Vecchietto. Cerchiamo di conservare le forze perchè, poco dopo avere raggiunto il fondo valle, ci aspetta la salita più impegnativa dell'intera ciclovia Francigena, che ci porta con sei ripidi chilometri fino a Ponzanello. Da qui, raggiungiamo il crinale da cui possiamo vedere il mare per la prima volta. Proseguiamo verso l'antico borgo di Fosdinovo, che vale la pena visitare facendo una deviazione. Successivamente, scendiamo rapidamente fino a Caniparola, attraversiamo il confine con la Liguria e prendiamo la ciclabile del canale Lunense. Percorriamo questa strada per alcuni chilometri e rientriamo in Toscana per raggiungere Avenza. Affrontiamo quindi l'ultima salita della giornata lungo la via dell'Uva, una bellissima strada panoramica che ci condurrà fino a Massa.
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Lunghezza tappa48.2 Km
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Impegno fisicoImpegnativa
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Difficoltà tecnicaMedia
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Dislivello in discesa752 m
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Dislivello in salita759 m
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Quota massima602
Usciti dalla parte antica di Massa, ci dirigiamo verso Montignoso e iniziamo la salita verso il Castello Aghinolfi. Dopo essere scesi sino a Ripa, raggiungiamo Pietrasanta, il cui centro storico merita certamente la deviazione per una visita. L'itinerario continua verso Camaiore, attraversiamo il centro per affrontare la sfida di Monte Magno, dove si trova il monumento a Giorgio Gaber, il noto cantautore che aveva scelto di abitare in questa zona.
Proseguiamo lungo la valle Freddana fino a Valpromaro, un caratteristico "villaggio strada" che si è sviluppato lungo la Via Francigena. Da qui, saliamo verso Piazzano e superiamo il crinale che ci separa dalla pianura di Lucca. A Ponte San Pietro, dobbiamo fare attenzione perché l'inizio della pista ciclabile del Serchio non è molto evidente. Seguiamo l'argine destro del fiume fino al grande ponte sospeso, attraversando il fiume per entrare nel cuore storico di Lucca.
N.B.: a Lucca il centro storico è zona a traffico limitato e le biciclette sono più numerose delle auto; l’itinerario indicato in traccia potrebbe però percorrere alcuni tratti contromano nel qual caso siate prudenti ed eventualmente proseguite bici a mano.
Usciti dalla parte antica di Massa, ci dirigiamo verso Montignoso e iniziamo la salita verso il Castello Aghinolfi. Dopo essere scesi sino a Ripa, raggiungiamo Pietrasanta, il cui centro storico merita certamente la deviazione per una visita. L'itinerario continua verso Camaiore, attraversiamo il centro per affrontare la sfida di Monte Magno, dove si trova il monumento a Giorgio Gaber, il noto cantautore che aveva scelto di abitare in questa zona.
Proseguiamo lungo la valle Freddana fino a Valpromaro, un caratteristico "villaggio strada" che si è sviluppato lungo la Via Francigena. Da qui, saliamo verso Piazzano e superiamo il crinale che ci separa dalla pianura di Lucca. A Ponte San Pietro, dobbiamo fare attenzione perché l'inizio della pista ciclabile del Serchio non è molto evidente. Seguiamo l'argine destro del fiume fino al grande ponte sospeso, attraversando il fiume per entrare nel cuore storico di Lucca.
N.B.: a Lucca il centro storico è zona a traffico limitato e le biciclette sono più numerose delle auto; l’itinerario indicato in traccia potrebbe però percorrere alcuni tratti contromano nel qual caso siate prudenti ed eventualmente proseguite bici a mano.
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Lunghezza tappa54 Km
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Impegno fisicoMedia
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Difficoltà tecnicaMedia
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Dislivello in discesa650 m
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Dislivello in salita602 m
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Quota massima230 m
Usciamo dal centro storico di Lucca seguendo una lunga pista ciclabile che ci conduce fino alle porte di Capannori. Continuiamo poi in direzione di Porcari e da lì raggiungiamo Badia Pozzeveri, la cui canonica è stata convertita in un suggestivo ostello per i pellegrini.
Procediamo verso Altopascio, una città storicamente legata alla via Francigena. Dopo aver attraversato il centro storico, affrontiamo un affascinante tratto tra i boschi, regalandoci l'emozione di percorrere un selciato antico della Via Francigena, per infine raggiungere l'abitato di Galleno. Proseguiamo su strade secondarie fino al ponte mediceo di Ponte a Cappiano, quindi arriviamo a Fucecchio. La nostra traccia costeggia il centro storico, ma consigliamo una deviazione per esplorarlo, anche se occorre affrontare una breve salita. Attraversando l'Arno, raggiungiamo San Miniato Basso e, dopo una breve salita, giungiamo al suggestivo centro storico di San Miniato Alto.
Usciamo dal centro storico di Lucca seguendo una lunga pista ciclabile che ci conduce fino alle porte di Capannori. Continuiamo poi in direzione di Porcari e da lì raggiungiamo Badia Pozzeveri, la cui canonica è stata convertita in un suggestivo ostello per i pellegrini.
Procediamo verso Altopascio, una città storicamente legata alla via Francigena. Dopo aver attraversato il centro storico, affrontiamo un affascinante tratto tra i boschi, regalandoci l'emozione di percorrere un selciato antico della Via Francigena, per infine raggiungere l'abitato di Galleno. Proseguiamo su strade secondarie fino al ponte mediceo di Ponte a Cappiano, quindi arriviamo a Fucecchio. La nostra traccia costeggia il centro storico, ma consigliamo una deviazione per esplorarlo, anche se occorre affrontare una breve salita. Attraversando l'Arno, raggiungiamo San Miniato Basso e, dopo una breve salita, giungiamo al suggestivo centro storico di San Miniato Alto.
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Lunghezza tappa51 Km
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Impegno fisicoFacile
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Difficoltà tecnicaFacile
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Dislivello in discesa74 m
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Dislivello in salita220 m
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Quota massima151 m
Partiamo da San Miniato attraversando i rilievi panoramici della Val d'Elsa e infine discendere sul fondovalle del fiume Egola dove, in località La Serra, prendiamo a sinistra. Proseguiamo lungo la valle per una decina di chilometri, per poi prendere a sinistra e risalire le colline che ci separano dalla valle dell’Elsa e da Castelfiorentino. Poco dopo il paese iniziamo la lunga ascesa che ci conduce a Gambassi Terme. Prima di raggiungere il nucleo storico, suggeriamo una sosta alla Pieve di Santa Maria a Chianni, nota come tappa di Sigerico e sede di un ostello ricavato dalla canonica in suo onore.
Proseguiamo poi con la salita lungo il crinale sino a giungere al bivio che prendiamo, svoltando a destra, per raggiungere Montaione. Proseguiamo lungo un bel tratto caratterizzato da saliscendi tra i boschi, dove incontreremo anche l’interessante convento di San Vivaldo con la sua piccola Gerusalemme. Ci avviamo quindi in una lunga discesa verso San Gimignano. Lungo il percorso, ci regaliamo la vista del magnifico panorama della città che si estende sulla nostra destra. Avvicinandoci al borgo, ignoriamo le indicazioni che ci porterebbero a sinistra e invece optiamo per la salita diretta al centro storico, assolutamente imperdibile.
Partiamo da San Miniato attraversando i rilievi panoramici della Val d'Elsa e infine discendere sul fondovalle del fiume Egola dove, in località La Serra, prendiamo a sinistra. Proseguiamo lungo la valle per una decina di chilometri, per poi prendere a sinistra e risalire le colline che ci separano dalla valle dell’Elsa e da Castelfiorentino. Poco dopo il paese iniziamo la lunga ascesa che ci conduce a Gambassi Terme. Prima di raggiungere il nucleo storico, suggeriamo una sosta alla Pieve di Santa Maria a Chianni, nota come tappa di Sigerico e sede di un ostello ricavato dalla canonica in suo onore.
Proseguiamo poi con la salita lungo il crinale sino a giungere al bivio che prendiamo, svoltando a destra, per raggiungere Montaione. Proseguiamo lungo un bel tratto caratterizzato da saliscendi tra i boschi, dove incontreremo anche l’interessante convento di San Vivaldo con la sua piccola Gerusalemme. Ci avviamo quindi in una lunga discesa verso San Gimignano. Lungo il percorso, ci regaliamo la vista del magnifico panorama della città che si estende sulla nostra destra. Avvicinandoci al borgo, ignoriamo le indicazioni che ci porterebbero a sinistra e invece optiamo per la salita diretta al centro storico, assolutamente imperdibile.
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Lunghezza tappa41.7 Km
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Impegno fisicoMedia
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Difficoltà tecnicaMedia
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Dislivello in discesa486 m
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Dislivello in salita623 m
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Quota massima517 m
La prima parte dell'itinerario si dispiega tra vedute incantevoli sui vigneti delle colline circostanti San Gimignano. Successivamente discendiamo verso Poggibonsi, dove ci immettiamo sulla pista ciclabile ricavata dalla vecchia ferrovia, che ci guida fino a Colle Val d'Elsa. Il centro storico di Colle val d'Elsa è molto interessante e consigliamo di affrontare la breve salita per attraversarlo e poi scendere lungo i tornanti di Via del Cenerone.
Uscendo dal centro abitato porgiamo attenzione al traffico che potrebbe essere intenso, per giungere poi alla tranquilla strada di Ponelle che in salita ci porta verso il villaggio di Scarna. Poco dopo il villaggio inizia un tratto sterrato spettacolare che ci porta sino a Strove. Successivamente si scende verso Abbadia a Isola, tappa di Sigerico, un affascinante borgo con Abbazia e ostello contiguo, base di partenza per raggiungere una delle attrazioni principali della Via Francigena: il castello di Monteriggioni. La deviazione è in breve e ripida salita, ma la visita a questo gioiello è altamente consigliata. L'itinerario prosegue con un piacevole alternarsi di salite e discese fino a raggiungere Siena, con ingresso nel centro storico attraverso Porta Camollia e conclusione della tappa nella splendida Piazza del Campo.
La prima parte dell'itinerario si dispiega tra vedute incantevoli sui vigneti delle colline circostanti San Gimignano. Successivamente discendiamo verso Poggibonsi, dove ci immettiamo sulla pista ciclabile ricavata dalla vecchia ferrovia, che ci guida fino a Colle Val d'Elsa. Il centro storico di Colle val d'Elsa è molto interessante e consigliamo di affrontare la breve salita per attraversarlo e poi scendere lungo i tornanti di Via del Cenerone.
Uscendo dal centro abitato porgiamo attenzione al traffico che potrebbe essere intenso, per giungere poi alla tranquilla strada di Ponelle che in salita ci porta verso il villaggio di Scarna. Poco dopo il villaggio inizia un tratto sterrato spettacolare che ci porta sino a Strove. Successivamente si scende verso Abbadia a Isola, tappa di Sigerico, un affascinante borgo con Abbazia e ostello contiguo, base di partenza per raggiungere una delle attrazioni principali della Via Francigena: il castello di Monteriggioni. La deviazione è in breve e ripida salita, ma la visita a questo gioiello è altamente consigliata. L'itinerario prosegue con un piacevole alternarsi di salite e discese fino a raggiungere Siena, con ingresso nel centro storico attraverso Porta Camollia e conclusione della tappa nella splendida Piazza del Campo.
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Lunghezza tappa48.9 Km
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Impegno fisicoMedia
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Difficoltà tecnicaMedia
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Dislivello in discesa567 m
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Dislivello in salita564 m
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Quota massima370 m
Per uscire dal centro storico di Siena attraversiamo Porta Romana e imbocchiamo via della Certosa. Lungo questo primo tratto di strada, i nostri occhi saranno rapiti dagli splendidi panorami che si aprono sullo skyline di Siena e sulla valle d'Arbia. Nella zona di Isola d'Arbia, affrontiamo una parte del percorso che è più trafficata. Dopo il paese è stato realizzato un tratto di circa 800m di pista ciclabile sulla destra della statale: occorre prestare attenzione all'ingresso e al rientro in strada.
Poco dopo, arrivati a Ponte a Tressa, svoltiamo a destra e attraversiamo un tratto suggestivo che ci porta vicino alla Grancia di Cuna, un antico granaio fortificato. Dopo aver attraversato Monteroni d'Arbia, seguiamo una strada bianca affascinante che ci conduce a Ponte d'Arbia. Da qui, percorriamo un'altra strada sterrata che ci porta alle porte di Buonconvento. Attraversiamo il bel centro storico e usciamo dal paese, prestando attenzione al traffico lungo la Cassia, e svoltiamo a destra in direzione di Montalcino.
Poco dopo affrontiamo uno dei tratti più spettacolari dell'intera Via Francigena, seguendo una strada bianca che conduce al Castello Aghinolfi e da lì a Torrenieri, pedalando tra i vigneti del Brunello di Montalcino. L'ultimo tratto della tappa ci guida lungo la vecchia via Cassia, attualmente poco trafficata, fino a raggiungere in salita il centro storico di San Quirico d'Orcia.
Per uscire dal centro storico di Siena attraversiamo Porta Romana e imbocchiamo via della Certosa. Lungo questo primo tratto di strada, i nostri occhi saranno rapiti dagli splendidi panorami che si aprono sullo skyline di Siena e sulla valle d'Arbia. Nella zona di Isola d'Arbia, affrontiamo una parte del percorso che è più trafficata. Dopo il paese è stato realizzato un tratto di circa 800m di pista ciclabile sulla destra della statale: occorre prestare attenzione all'ingresso e al rientro in strada.
Poco dopo, arrivati a Ponte a Tressa, svoltiamo a destra e attraversiamo un tratto suggestivo che ci porta vicino alla Grancia di Cuna, un antico granaio fortificato. Dopo aver attraversato Monteroni d'Arbia, seguiamo una strada bianca affascinante che ci conduce a Ponte d'Arbia. Da qui, percorriamo un'altra strada sterrata che ci porta alle porte di Buonconvento. Attraversiamo il bel centro storico e usciamo dal paese, prestando attenzione al traffico lungo la Cassia, e svoltiamo a destra in direzione di Montalcino.
Poco dopo affrontiamo uno dei tratti più spettacolari dell'intera Via Francigena, seguendo una strada bianca che conduce al Castello Aghinolfi e da lì a Torrenieri, pedalando tra i vigneti del Brunello di Montalcino. L'ultimo tratto della tappa ci guida lungo la vecchia via Cassia, attualmente poco trafficata, fino a raggiungere in salita il centro storico di San Quirico d'Orcia.
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Lunghezza tappa54.2 Km
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Impegno fisicoMedia
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Difficoltà tecnicaMedia
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Dislivello in discesa468 m
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Dislivello in salita553 m
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Quota massima411 m
Usciamo dal centro storico di San Quirico e, seguendo la strada sterrata, raggiungiamo inizialmente Vignoni Alto (piccolo borgo che merita la breve deviazione) per poi scendere rapidamente verso Bagno Vignoni, uno degli scenari più affascinanti lungo l'intero percorso della Via Francigena.
Avviso importante: la discesa verso Bagno Vignoni è estremamente ripida su terreno non asfaltato e a tratti sdrucciolevole per il ghiaino; sono quindi richieste competenze avanzate nella guida fuoristrada. Se non si è esperti, è consigliabile fare il tratto bici a mano (comunque impegnativo e faticoso) oppure optare per la via Cassia, nonostante il traffico.
Dopo la sosta ristoratrice a Bagno Vignoni, attraversiamo la Val d'Orcia in una tratta pianeggiante, dirigendoci verso il Castello di Spedaletto, fino a raggiungere l'inizio della lunga salita finale che ci conduce prima a Contignano e successivamente al nucleo storico di Radicofani, dalla cui rocca è possibile godere di una vista spettacolare sulla Val d'Orcia e sulla val di Paglia.
Usciamo dal centro storico di San Quirico e, seguendo la strada sterrata, raggiungiamo inizialmente Vignoni Alto (piccolo borgo che merita la breve deviazione) per poi scendere rapidamente verso Bagno Vignoni, uno degli scenari più affascinanti lungo l'intero percorso della Via Francigena.
Avviso importante: la discesa verso Bagno Vignoni è estremamente ripida su terreno non asfaltato e a tratti sdrucciolevole per il ghiaino; sono quindi richieste competenze avanzate nella guida fuoristrada. Se non si è esperti, è consigliabile fare il tratto bici a mano (comunque impegnativo e faticoso) oppure optare per la via Cassia, nonostante il traffico.
Dopo la sosta ristoratrice a Bagno Vignoni, attraversiamo la Val d'Orcia in una tratta pianeggiante, dirigendoci verso il Castello di Spedaletto, fino a raggiungere l'inizio della lunga salita finale che ci conduce prima a Contignano e successivamente al nucleo storico di Radicofani, dalla cui rocca è possibile godere di una vista spettacolare sulla Val d'Orcia e sulla val di Paglia.
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Lunghezza tappa35.2 Km
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Impegno fisicoImpegnativa
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Difficoltà tecnicaImpegnativa
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Dislivello in discesa318 m
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Dislivello in salita682 m
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Quota massima783 m
All'uscita di Radicofani, si presenta la scelta tra due percorsi: uno consiste nel seguire la vecchia Via Cassia, un suggestivo sterrato, decisamente più affascinante ma caratterizzato da alcuni tratti ripidi e impegnativi, soprattutto per coloro privi di esperienza nella guida fuoristrada; per i neofiti l'alternativa è la strada asfaltata che discende verso la nuova via Cassia e prosegue in direzione di Ponte a Rigo. Da qui, si percorre la strada provinciale che delinea il confine tra Toscana e Lazio; dopo circa 4 km, si entra definitivamente in Lazio svoltando a sinistra lungo una strada bianca che segue i crinali della Val di Paglia e conduce fino a Proceno, un antico borgo dominato da un antico castello visitabile.
Successivamente, si prosegue in direzione di Acquapendente e si discende verso San Lorenzo Nuovo, in vista del Lago di Bolsena. Qui si abbandona la Cassia per intraprendere la bella strada sterrata, che, tra uliveti e campi coltivati ci porta a raggiungere Bolsena.
All'uscita di Radicofani, si presenta la scelta tra due percorsi: uno consiste nel seguire la vecchia Via Cassia, un suggestivo sterrato, decisamente più affascinante ma caratterizzato da alcuni tratti ripidi e impegnativi, soprattutto per coloro privi di esperienza nella guida fuoristrada; per i neofiti l'alternativa è la strada asfaltata che discende verso la nuova via Cassia e prosegue in direzione di Ponte a Rigo. Da qui, si percorre la strada provinciale che delinea il confine tra Toscana e Lazio; dopo circa 4 km, si entra definitivamente in Lazio svoltando a sinistra lungo una strada bianca che segue i crinali della Val di Paglia e conduce fino a Proceno, un antico borgo dominato da un antico castello visitabile.
Successivamente, si prosegue in direzione di Acquapendente e si discende verso San Lorenzo Nuovo, in vista del Lago di Bolsena. Qui si abbandona la Cassia per intraprendere la bella strada sterrata, che, tra uliveti e campi coltivati ci porta a raggiungere Bolsena.
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Lunghezza tappa52.2 Km
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Impegno fisicoMedia
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Difficoltà tecnicaImpegnativa
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Dislivello in discesa981 m
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Dislivello in salita537 m
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Quota massima762 m