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Itinerari
Firenze senza barriere: itinerario di 3 giorni

Un percorso accessibile tra i palazzi e le piazze più belle della città

L'itinerario di 3 giorni nella "Firenze senza barriere" propone destinazioni accessibili e indicazioni sulla mobilità (come arrivare, come spostarsi con mezzi propri e con i mezzi pubblici). Alcuni luoghi d'interesse, come musei, chiese, cattedrali, sono dotati di servizi "disabled friendly" (bagni pubblici attrezzati, noleggio sedie a rotelle).

Il centro storico della città, tuttavia, può presentare alcuni ostacoli e diventa difficile a volte muoversi in autonomia (si pensi a marciapiedi troppo stretti o pavimentazione irregolare). L'articolo cerca di consigliare il tragitto migliore, pensato per le persone che hanno problemi di accessibilità o disabilità.

Ecco quali sono i luoghi turistici imperdibili di Firenze: monumenti e bellezze accessibili per godersi questa incredibile città.

1.

Il centro storico di Firenze, iscritto nella lista dei siti Unesco, è un gioiello da visitare almeno una volta nella vita. Il nostro itinerario può partire in Piazza della  Signoria: qui è possibile visitare Palazzo Vecchio, accessibile, con ingresso in piano sul lato sinistro. Successivamente passiamo alla strabiliante Galleria degli Uffizi: l'ingresso si trova sul lato sinistro, mediante rampa abbastanza ripida. Per questo è necessaria la presenza di un accompagnatore anche per la biglietteria. Le sale sono accessibili e raggiungibili con ascensore.
In fondo al piazzale degli Uffizi si arriva a Ponte Vecchio (si consiglia di percorrerlo rimanendo al centro del ponte). Tornando indietro si percorre Via Por Santa Maria, Piazza della Repubblica, Via Calzaioli sino al Duomo (troveremo ampi e raccordati marciapiedi). 

Nella zona di Piazza della Repubblica è possibile fare una deviazione in Via Porta Rossa per visitare il Museo Davanzati: occorre avvisare il personale affinchè collochi la pedana mobile al portone principale. L’ascensore conduce al piano superiore e sono presenti servizi igienici per disabili sia a pian terreno che al piano superiore.

Successivamente passiamo alla Cattedrale di Santa Maria del Fiore: sul lato destro si trova l’ingresso accessibile; l’interno è accessibile in autonomia, ma per arrivare al sagrato occorre superare un gradino di qualche centimetro. Davanti troviamo il Battistero, accessibile con assistenza.

Si consiglia di fare una pausa pranzo nei pressi del Mercato di San Lorenzo. Qui, infatti, ci sono numerose trattorie, bar, locali e chioschi in cui servono ottimi piatti della cucina fiorentina, tra cui il lampredotto.

Il pomeriggio inizia con la visita a Palazzo Medici Riccardi: l'ingresso per persone con disabilità motoria è dal n. 1 (marciapiede raccordato alla strada); le sale e la Cappella di Benozzo Gozzoli sono tutte accessibili (Cappella dei Magi non accessibile). Il salone di Luca Giordano è raggiungibile mediante ascensore e servoscala.

Il percorso prosegue in Piazza San Marco nell'omonimo museo: l’interno è tutto accessibile mediante rampe e ascensore. Nella bella stagione si può sostare sulle panchine della piazza. Da Piazza San Marco per via Ricasoli si giunge alla Galleria dell’Accademia. L’ingresso e la biglietteria accessibili sono al n. 60. Sono interamente percorribili la sala del Colosso, il museo degli Strumenti Musicali, la galleria dei Prigioni, la sala del Bartolini/gipsoteca (accessibile tramite uno scivolo, leggermente ripido). Accessibili le sale del Trecento e di Giotto ed il bookshop. Prima della scalinata per il piano superiore (sala del tardo ‘300 e raccolta di icone), c’è un bagno attrezzato per disabili – sulla destra – e di fronte un ascensore molto ampio per accedere al piano superiore. Per visitare le sale superiori (tardo trecento, fino a Lorenzo Monaco) ci sono altri due montascale.

In piazza del duomo si trova inoltre il Museo dell’Opera del Duomo (totalmente  accessibile). Infine, da visitare è l'Orto Botanico – Giardino dei Semplici: il giardino è accessibile mediante una ampa a scendere, i percorsi esterni presentano fondo a ghiaia. Si possono seguire percorsi odorosi e tattili per non vedenti e ipovedenti con descrizioni in braille. Sono presenti servizi igienici attrezzati e audioguide.   

Il centro storico di Firenze, iscritto nella lista dei siti Unesco, è un gioiello da visitare almeno una volta nella vita. Il nostro itinerario può partire in Piazza della  Signoria: qui è possibile visitare Palazzo Vecchio, accessibile, con ingresso in piano sul lato sinistro. Successivamente passiamo alla strabiliante Galleria degli Uffizi: l'ingresso si trova sul lato sinistro, mediante rampa abbastanza ripida. Per questo è necessaria la presenza di un accompagnatore anche per la biglietteria. Le sale sono accessibili e raggiungibili con ascensore.
In fondo al piazzale degli Uffizi si arriva a Ponte Vecchio (si consiglia di percorrerlo rimanendo al centro del ponte). Tornando indietro si percorre Via Por Santa Maria, Piazza della Repubblica, Via Calzaioli sino al Duomo (troveremo ampi e raccordati marciapiedi). 

Nella zona di Piazza della Repubblica è possibile fare una deviazione in Via Porta Rossa per visitare il Museo Davanzati: occorre avvisare il personale affinchè collochi la pedana mobile al portone principale. L’ascensore conduce al piano superiore e sono presenti servizi igienici per disabili sia a pian terreno che al piano superiore.

Successivamente passiamo alla Cattedrale di Santa Maria del Fiore: sul lato destro si trova l’ingresso accessibile; l’interno è accessibile in autonomia, ma per arrivare al sagrato occorre superare un gradino di qualche centimetro. Davanti troviamo il Battistero, accessibile con assistenza.

Si consiglia di fare una pausa pranzo nei pressi del Mercato di San Lorenzo. Qui, infatti, ci sono numerose trattorie, bar, locali e chioschi in cui servono ottimi piatti della cucina fiorentina, tra cui il lampredotto.

Il pomeriggio inizia con la visita a Palazzo Medici Riccardi: l'ingresso per persone con disabilità motoria è dal n. 1 (marciapiede raccordato alla strada); le sale e la Cappella di Benozzo Gozzoli sono tutte accessibili (Cappella dei Magi non accessibile). Il salone di Luca Giordano è raggiungibile mediante ascensore e servoscala.

Il percorso prosegue in Piazza San Marco nell'omonimo museo: l’interno è tutto accessibile mediante rampe e ascensore. Nella bella stagione si può sostare sulle panchine della piazza. Da Piazza San Marco per via Ricasoli si giunge alla Galleria dell’Accademia. L’ingresso e la biglietteria accessibili sono al n. 60. Sono interamente percorribili la sala del Colosso, il museo degli Strumenti Musicali, la galleria dei Prigioni, la sala del Bartolini/gipsoteca (accessibile tramite uno scivolo, leggermente ripido). Accessibili le sale del Trecento e di Giotto ed il bookshop. Prima della scalinata per il piano superiore (sala del tardo ‘300 e raccolta di icone), c’è un bagno attrezzato per disabili – sulla destra – e di fronte un ascensore molto ampio per accedere al piano superiore. Per visitare le sale superiori (tardo trecento, fino a Lorenzo Monaco) ci sono altri due montascale.

In piazza del duomo si trova inoltre il Museo dell’Opera del Duomo (totalmente  accessibile). Infine, da visitare è l'Orto Botanico – Giardino dei Semplici: il giardino è accessibile mediante una ampa a scendere, i percorsi esterni presentano fondo a ghiaia. Si possono seguire percorsi odorosi e tattili per non vedenti e ipovedenti con descrizioni in braille. Sono presenti servizi igienici attrezzati e audioguide.   

2.

Il nostro itinerario entra nel vivo il secondo giorno nell’animato quartiere di Sant’Ambrogio, dove si rivive la Firenze descritta nei romanzi di Vasco Pratolini. Questa zona, infatti, è ricca di suoni e sapori della tradizione enogastronomica e dell'artigianato artistico più originale; mantiene ancora le caratteristiche del passato, che possiamo ritrovare in alcuni tipici punti di ristoro,  tra cui il trippaio e le botteghe del mercato.

Nel Mercato coperto di S. Ambrogio si può entrare mediante rampa dal lato destro e lato sinistro dell’edificio; usciti dal mercato si prosegue in Via Andrea del Verrocchio (preferibile percorrere direttamente la strada) fino all’incrocio con Via dei Macci. All’incrocio con via dei Macci, a destra, si arriva alla piazza e alla chiesa di Sant’Ambrogio accessibile con pedana sul lato sinistro della chiesa.

Si può scegliere di proseguire il percorso e visitare la Sinagoga e il Museo Ebraico. Preferibile l’entrata dal cancello principale per le auto, preavvertendo  la portineria al n. 65. ll percorso alla rampa di accesso alla sinagoga è difficoltoso a causa del fondo ghiaioso. La Sinagoga e il primo piano del museo sono accessibili; l’ascensore è a norma. Il secondo piano presenta maggiori difficoltà per la necessità di usare un montascale cingolato. Sono presenti servizi igienici accessibili. Per la visita alla Sinagoga e al Museo è possibile arrivare con l’auto fino alla rampa di ingresso.

Proseguendo per Via Farini raggiungiamo Piazza D’Azeglio adatta a una sosta. E’ una piazza vivace, con alberi, panchine, una giostra, giochi per bambini e un campetto da calcio, oltre a bagni pubblici accessibili.

Riprendiamo il viaggio fino a Largo Bargellini, quasi di fronte alla rampa (con pendenza) d’ingresso alla Basilica di Santa Croce (accessibile). Dopo la visita, scendendo dalla rampa si arriva in Piazza Santa Croce (raccordata alla strada - accessibile – con panchine) per la visita al Museo dell’Opera di Santa Croce e alla Cappella dei Pazzi: l’ingresso accessibile è dalla prima porta alla destra della facciata della basilica. Dal Chiostro si accede alla cappella dei Pazzi e alle sale del museo (nel trecentesco Refettorio e in un’ala dell’antico convento). All’interno della struttura si trova un bagno accessibile, anche se non attrezzato e una sedia a ruote. 

Al termine della giornata possiamo concederci un po' di relax nell’ex Convento delle Oblate, ora Biblioteca Comunale che ospita una caffetteria molto frequentata, dalla quale si accede anche al Museo della Preistoria. Entrambe le strutture sono accessibili. Si entra percorrendo due rampe inclinate che conducono all’ascensore: il museo è al primo piano e biblioteca su tre piani.

Il nostro itinerario entra nel vivo il secondo giorno nell’animato quartiere di Sant’Ambrogio, dove si rivive la Firenze descritta nei romanzi di Vasco Pratolini. Questa zona, infatti, è ricca di suoni e sapori della tradizione enogastronomica e dell'artigianato artistico più originale; mantiene ancora le caratteristiche del passato, che possiamo ritrovare in alcuni tipici punti di ristoro,  tra cui il trippaio e le botteghe del mercato.

Nel Mercato coperto di S. Ambrogio si può entrare mediante rampa dal lato destro e lato sinistro dell’edificio; usciti dal mercato si prosegue in Via Andrea del Verrocchio (preferibile percorrere direttamente la strada) fino all’incrocio con Via dei Macci. All’incrocio con via dei Macci, a destra, si arriva alla piazza e alla chiesa di Sant’Ambrogio accessibile con pedana sul lato sinistro della chiesa.

Si può scegliere di proseguire il percorso e visitare la Sinagoga e il Museo Ebraico. Preferibile l’entrata dal cancello principale per le auto, preavvertendo  la portineria al n. 65. ll percorso alla rampa di accesso alla sinagoga è difficoltoso a causa del fondo ghiaioso. La Sinagoga e il primo piano del museo sono accessibili; l’ascensore è a norma. Il secondo piano presenta maggiori difficoltà per la necessità di usare un montascale cingolato. Sono presenti servizi igienici accessibili. Per la visita alla Sinagoga e al Museo è possibile arrivare con l’auto fino alla rampa di ingresso.

Proseguendo per Via Farini raggiungiamo Piazza D’Azeglio adatta a una sosta. E’ una piazza vivace, con alberi, panchine, una giostra, giochi per bambini e un campetto da calcio, oltre a bagni pubblici accessibili.

Riprendiamo il viaggio fino a Largo Bargellini, quasi di fronte alla rampa (con pendenza) d’ingresso alla Basilica di Santa Croce (accessibile). Dopo la visita, scendendo dalla rampa si arriva in Piazza Santa Croce (raccordata alla strada - accessibile – con panchine) per la visita al Museo dell’Opera di Santa Croce e alla Cappella dei Pazzi: l’ingresso accessibile è dalla prima porta alla destra della facciata della basilica. Dal Chiostro si accede alla cappella dei Pazzi e alle sale del museo (nel trecentesco Refettorio e in un’ala dell’antico convento). All’interno della struttura si trova un bagno accessibile, anche se non attrezzato e una sedia a ruote. 

Al termine della giornata possiamo concederci un po' di relax nell’ex Convento delle Oblate, ora Biblioteca Comunale che ospita una caffetteria molto frequentata, dalla quale si accede anche al Museo della Preistoria. Entrambe le strutture sono accessibili. Si entra percorrendo due rampe inclinate che conducono all’ascensore: il museo è al primo piano e biblioteca su tre piani.

3.

Dedichiamo l'ultima giornata del viaggio per ammirare Firenze dall'alto. Iniziamo con la visita al Giardino di Boboli, percorribile con un accompagnatore. Il fondo è tutto a terra e ghiaia ed il percorso è quasi sempre in pendenza. L’accesso deve avvenire passando dall’uscita del giardino (sul lato sinistro del cortile, prima del book shop) e poi risalendo il grande viottolo in salita, a curve, fino alla base del giardino (area frontale qui sotto descritta).
Il percorso può essere proseguito, dal lato sinistro - prima in piano e poi in discesa lungo i viottoli più larghi - fino alla grande vasca con il Nettuno, nella parte bassa del giardino, verso l’uscita di Porta Romana. Per arrivare alla vasca dalla strada laterale, c’è un gradino smussato di circa cm 6 praticabile con aiuto.

La visuale più eccezionale che si possa avere a Firenze è dal Piazzale Michelangelo. Una veduta emozionante di cui tutti possono godere. Si può arrivare in auto al Piazzale Michelangelo e da qui si segue per il percorso panoramico: il marciapiede è raccordato sui due lati più estremi, a destra e a sinistra del terrazzamento su Firenze. Percorrendo la terrazza panoramica ci si può affacciare sia sulle strade che scendono fino ai lungarni sia nei punti di accesso alle scalinate, più aperti per uno sguardo sulla città. Con l’auto si può scendere anche sotto il terrazzamento, dove si può sostare in un ampio spazio, subito oltrepassata la piazza in direzione della Basilica di San Miniato al Monte, in Via Poggi. 

Tornando sopra al piazzale, e proseguendo sul viale che porta alla basilica di San Miniato al Monte, dopo circa 100 metri si trovano i bagni pubblici accessibili. A piedi, si può attraversare il viale al passaggio pedonale dove il marciapiede è raccordato e percorrendo il sentiero sul lato sinistro, si trova la struttura dei servizi igienici. 

Dal piazzale, con l’auto, si può arrivare fino alla basilica di San Miniato e al cimitero: viene concesso su richiesta il passaggio in auto alle persone con difficoltà motorie. Il cimitero delle Porte Sante è percorribile, anche in auto, lungo il vialetto principale piastrellato ma con rampe un po’ ripide. Arrivati sul piazzale antistante con l’auto (solo per salire e scendere) è possibile accedere alla basilica di San Miniato al Monte con una rampa con pendenza che conduce al sagrato; da qui, mediante pedana mobile è possibile entrare nella chiesa, fruibile solo al piano. Anche dal piazzale antistante la basilica, percorrendo un breve tratto a fono ghiaioso è possibile godere di una splendida vista su Firenze. 

La Basilica sembra essere stata edificata sul luogo in cui San Miniato sarebbe morto (III secolo), e in cui sarebbero state ritrovate le sue reliquie. La facciata è un meraviglioso esempio di architettura romanica fiorentina. Il cimitero monumentale delle Porte Sante risale al 1848. Qui sono sepolti personaggi famosi; scrittori, politici, stilisti di moda, musicisti, artisti, studiosi, come Carlo Collodi, Odoardo Spadaro e Vasco Pratolini.

Dedichiamo l'ultima giornata del viaggio per ammirare Firenze dall'alto. Iniziamo con la visita al Giardino di Boboli, percorribile con un accompagnatore. Il fondo è tutto a terra e ghiaia ed il percorso è quasi sempre in pendenza. L’accesso deve avvenire passando dall’uscita del giardino (sul lato sinistro del cortile, prima del book shop) e poi risalendo il grande viottolo in salita, a curve, fino alla base del giardino (area frontale qui sotto descritta).
Il percorso può essere proseguito, dal lato sinistro - prima in piano e poi in discesa lungo i viottoli più larghi - fino alla grande vasca con il Nettuno, nella parte bassa del giardino, verso l’uscita di Porta Romana. Per arrivare alla vasca dalla strada laterale, c’è un gradino smussato di circa cm 6 praticabile con aiuto.

La visuale più eccezionale che si possa avere a Firenze è dal Piazzale Michelangelo. Una veduta emozionante di cui tutti possono godere. Si può arrivare in auto al Piazzale Michelangelo e da qui si segue per il percorso panoramico: il marciapiede è raccordato sui due lati più estremi, a destra e a sinistra del terrazzamento su Firenze. Percorrendo la terrazza panoramica ci si può affacciare sia sulle strade che scendono fino ai lungarni sia nei punti di accesso alle scalinate, più aperti per uno sguardo sulla città. Con l’auto si può scendere anche sotto il terrazzamento, dove si può sostare in un ampio spazio, subito oltrepassata la piazza in direzione della Basilica di San Miniato al Monte, in Via Poggi. 

Tornando sopra al piazzale, e proseguendo sul viale che porta alla basilica di San Miniato al Monte, dopo circa 100 metri si trovano i bagni pubblici accessibili. A piedi, si può attraversare il viale al passaggio pedonale dove il marciapiede è raccordato e percorrendo il sentiero sul lato sinistro, si trova la struttura dei servizi igienici. 

Dal piazzale, con l’auto, si può arrivare fino alla basilica di San Miniato e al cimitero: viene concesso su richiesta il passaggio in auto alle persone con difficoltà motorie. Il cimitero delle Porte Sante è percorribile, anche in auto, lungo il vialetto principale piastrellato ma con rampe un po’ ripide. Arrivati sul piazzale antistante con l’auto (solo per salire e scendere) è possibile accedere alla basilica di San Miniato al Monte con una rampa con pendenza che conduce al sagrato; da qui, mediante pedana mobile è possibile entrare nella chiesa, fruibile solo al piano. Anche dal piazzale antistante la basilica, percorrendo un breve tratto a fono ghiaioso è possibile godere di una splendida vista su Firenze. 

La Basilica sembra essere stata edificata sul luogo in cui San Miniato sarebbe morto (III secolo), e in cui sarebbero state ritrovate le sue reliquie. La facciata è un meraviglioso esempio di architettura romanica fiorentina. Il cimitero monumentale delle Porte Sante risale al 1848. Qui sono sepolti personaggi famosi; scrittori, politici, stilisti di moda, musicisti, artisti, studiosi, come Carlo Collodi, Odoardo Spadaro e Vasco Pratolini.

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