Tra borghi, colli e maestrale: ecco la Toscana del poeta
La Toscana che spesso ritroviamo nei versi di Carducci, ci accoglie in questo viaggio a ritroso nel tempo: luoghi resi immortali dalla poesia e dalla naturale bellezza di cui godono.
Un itinerario letterario nella Costa degli Etruschi per scoprire le suggestioni e i panorami che hanno ispirato uno dei maggiori poeti italiani.
La prima tappa di questo percorso letterario è l’Oratorio di San Guido, una piccola chiesa sulla via Aurelia resa celebre dalla poesia “Davanti San Guido”, che fu ispirata da un viaggio in treno, da Roma a Livorno, durante il quale Carducci vide nuovamente i cipressi della suo infanzia, sul viale che si trova proprio davanti all'oratorio.
La prima tappa di questo percorso letterario è l’Oratorio di San Guido, una piccola chiesa sulla via Aurelia resa celebre dalla poesia “Davanti San Guido”, che fu ispirata da un viaggio in treno, da Roma a Livorno, durante il quale Carducci vide nuovamente i cipressi della suo infanzia, sul viale che si trova proprio davanti all'oratorio.
I cipressi “alti e schietti in duplice filar” collegano San Guido a Bolgheri: due file di fittissimi alberi secolari, in tutto 2540, che delimitano il viale realizzato nel XIX secolo quando, in seguito alla ricostruzione della via Regia, furono create strade ad essa perpendicolari per collegarla con i paesi e i borghi circostanti.
I cipressi “alti e schietti in duplice filar” collegano San Guido a Bolgheri: due file di fittissimi alberi secolari, in tutto 2540, che delimitano il viale realizzato nel XIX secolo quando, in seguito alla ricostruzione della via Regia, furono create strade ad essa perpendicolari per collegarla con i paesi e i borghi circostanti.
Percorrendo questa strada piena di fascino si arriva a Bolgheri, un antico borgo nato intorno a un castello medievale: i vicoli lastricati, le piazze che si aprono sui verdi panorami della campagna e la vita di paese animata dalle botteghe artigiane, dalle osterie e dalle botteghe, rendono la visita un’esperienza molto piacevole.
Sarà divertente sedersi in uno dei molti locali ed assaggiare i prodotti tipici della zona, accompagnati naturalmente dal vino che proprio qui viene prodotto e che lo stesso Carducci apprezzava.
Percorrendo questa strada piena di fascino si arriva a Bolgheri, un antico borgo nato intorno a un castello medievale: i vicoli lastricati, le piazze che si aprono sui verdi panorami della campagna e la vita di paese animata dalle botteghe artigiane, dalle osterie e dalle botteghe, rendono la visita un’esperienza molto piacevole.
Sarà divertente sedersi in uno dei molti locali ed assaggiare i prodotti tipici della zona, accompagnati naturalmente dal vino che proprio qui viene prodotto e che lo stesso Carducci apprezzava.
Attraversando la Strada del Vino si arriva a Castagneto Carducci, con il suo centro storico caratterizzato da vicoli, terrazze naturali che guardano il mare e la campagna, piazze armoniose e antiche botteghe.
Da qui è facile osservare “gli irti colli” ed immaginare quale sia stata l’ispirazione del poeta che proprio a Castagneto visse parte della sua vita.
La sua casa d’infanzia è oggi un museo: le stanze interne e il mobilio, messi a disposizione dagli eredi dei precedenti proprietari, evocano il fascino discreto degli antichi interni familiari che fecero da sfondo all’infanzia del poeta.
L’antica permanenza del piccolo Giosuè è ricordata con una lapide commemorativa posta sopra la facciata del palazzo.
Attraversando la Strada del Vino si arriva a Castagneto Carducci, con il suo centro storico caratterizzato da vicoli, terrazze naturali che guardano il mare e la campagna, piazze armoniose e antiche botteghe.
Da qui è facile osservare “gli irti colli” ed immaginare quale sia stata l’ispirazione del poeta che proprio a Castagneto visse parte della sua vita.
La sua casa d’infanzia è oggi un museo: le stanze interne e il mobilio, messi a disposizione dagli eredi dei precedenti proprietari, evocano il fascino discreto degli antichi interni familiari che fecero da sfondo all’infanzia del poeta.
L’antica permanenza del piccolo Giosuè è ricordata con una lapide commemorativa posta sopra la facciata del palazzo.
Sempre a Castagneto il Museo Archivio Carducci propone i maggiori momenti dell’attività letteraria del poeta, legata ai suoni e ai profumi della Maremma divenuta fonte d’ispirazione per le sue opere.
Vi sono esposti in apposite bacheche libri e riviste con edizioni del Carducci e materiale iconografico, soprattutto fotografie, di persone e luoghi carducciani, ma soprattutto le bozze delle poesie legate al territorio.
Il museo è stato completamente rinnovato nel 2007, in occasione del centenario della morte del grande poeta: le sale che compongono il Museo facevano parte del complesso che fino al 1838 era il vecchio Palazzo Pretorio, divenuto l’attuale Municipio.
Sempre a Castagneto il Museo Archivio Carducci propone i maggiori momenti dell’attività letteraria del poeta, legata ai suoni e ai profumi della Maremma divenuta fonte d’ispirazione per le sue opere.
Vi sono esposti in apposite bacheche libri e riviste con edizioni del Carducci e materiale iconografico, soprattutto fotografie, di persone e luoghi carducciani, ma soprattutto le bozze delle poesie legate al territorio.
Il museo è stato completamente rinnovato nel 2007, in occasione del centenario della morte del grande poeta: le sale che compongono il Museo facevano parte del complesso che fino al 1838 era il vecchio Palazzo Pretorio, divenuto l’attuale Municipio.
Terminiamo il nostro itinerario nel “cerchio della fanciullezza” di Carducci attraverso un non luogo che rappresenta tutta l’essenza della sua “dolce Maremma”: il Parco Letterario in cui gli elementi della sua poesia e della sua vita di si fondono insieme.
I cipressi, l’aria salmastra, il vento, le colline e la campagna dorata danno vita ad una striscia di terra che resterà per sempre legata ai versi del poeta e che comunica le sensazioni che hanno ispirato Carducci nelle sue opere: i visitatori possono così rivivere gli impulsi creativi e le suggestioni attraverso la valorizzazione dell'ambiente, della storia e delle tradizioni di chi ha reso immortali questi luoghi.
Terminiamo il nostro itinerario nel “cerchio della fanciullezza” di Carducci attraverso un non luogo che rappresenta tutta l’essenza della sua “dolce Maremma”: il Parco Letterario in cui gli elementi della sua poesia e della sua vita di si fondono insieme.
I cipressi, l’aria salmastra, il vento, le colline e la campagna dorata danno vita ad una striscia di terra che resterà per sempre legata ai versi del poeta e che comunica le sensazioni che hanno ispirato Carducci nelle sue opere: i visitatori possono così rivivere gli impulsi creativi e le suggestioni attraverso la valorizzazione dell'ambiente, della storia e delle tradizioni di chi ha reso immortali questi luoghi.