Un viaggio a ritmo lento lungo la Via Francigena, partendo da Bagno Vignoni
Cos'è che ti permette di percorrere 20 chilometri con il passo (e il cuore) leggero, che ti fa sfidare le salite e affrontare il fango senza alcun rimorso? La risposta è una sola: la bellezza.
Ci aspettava una bella sfida, almeno per i neofiti del trekking: camminare sulla via dei pellegrini per raggiungere Torrenieri, piccolo borgo sotto Montalcino, partendo da Bagno Vignoni. Il tempo non era dei migliori, ma abbiamo scoperto che la Val d'Orcia è stupenda anche quando emerge da un mare di brumo.
Un sentiero spettacolare in mezzo ai boschi ci ha condotto fino a San Quirico d'Orcia, uno dei gioielli delle Terre di Siena, con la sua splendida Collegiata medievale. Il tempo di farci timbrare i nostri passaporti di viandanti sulla Francigena ed eravamo di nuovo in strada, diretti nelle Crete.
Ma la parte più spettacolare del viaggio doveva ancora arrivare: il boschetto di cipressi dei Triboli, che si incontra sulla Cassia, è uno degli angoli più fotograti della Toscana, ma chi può dire di averli visti da vicino? Per raggiungerli si percorre uno dei tratti più spettacolari della Francigena, arrivando nel cuore delle Crete senesi, quelle dolci colline che sembrano disegnate con una carezza impressa nella terra. Terra grassa, spugnosa, che rimane attaccata agli scarponcini. Terra rigogliosa e fertile, con tutte le sfumature di verde che l'occhio riesce a immaginare. Ma persino l'immaginazione si arrende qui: difficile figurarsi un paesaggio più armonioso, gentile eppure rigoroso nelle sue linee essenziali. Nessuno avrebbe saputo disegnarlo meglio.