Paesaggi toscani ed eccellenze enogastronomiche
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Al via da Firenze, città che fu culla del Rinascimento, con doverosa visita. Giù dai tornanti delle Rampe di Piazzale Michelangelo, poi le ruote restano sul lungarno Serristori e si prosegue a piedi sul Ponte Vecchio, lasciando alle spalle Piazza Pitti e il giardino di Boboli.
Da Piazza della Signoria, vista Palazzo Vecchio e Galleria degli Uffizi, si raggiunge il Duomo occhieggiando le vetrine di via Calzaiuoli. Piazza Santa Croce attende sulla via del ritorno.
Al via da Firenze, città che fu culla del Rinascimento, con doverosa visita. Giù dai tornanti delle Rampe di Piazzale Michelangelo, poi le ruote restano sul lungarno Serristori e si prosegue a piedi sul Ponte Vecchio, lasciando alle spalle Piazza Pitti e il giardino di Boboli.
Da Piazza della Signoria, vista Palazzo Vecchio e Galleria degli Uffizi, si raggiunge il Duomo occhieggiando le vetrine di via Calzaiuoli. Piazza Santa Croce attende sulla via del ritorno.
Di nuovo in sella, si sfila con reverenza al cospetto della Certosa di Firenze: monastero Benedettino adagiato sul Monte Acuto. Da Tavarnuzze è SR2: si cambia marcia, niente traffico e traiettorie fluide. Anche Firenze ha le sue Terme, sulla sinistra, che anticipano le mura castellane di San Casciano in Val di Pesa. A promemoria: la vicina S. Andrea in Percussina è casa del Consorzio Vino Chianti Classico, lasciare spazio nei bauletti potrebbe essere una scelta saggia.
La Cassia scorre parallela all'Autopalio (raccordo autostradale) ma con ben altro stile. Serpeggiando tra le vigne, prima e dopo il Bargino, due bivi a sinistra promuovono il Castello di Bibbione per uno sguardo dall'alto sulla Val di Pesa. A spingere fuori rotta ci prova anche Badia a Passignano, con splendido borgo e “Bottega” degli Antinori. Un saliscendi tra gli ulivi introduce Tavarnelle: tutti a corte al Castello di Tignano.
Di nuovo in sella, si sfila con reverenza al cospetto della Certosa di Firenze: monastero Benedettino adagiato sul Monte Acuto. Da Tavarnuzze è SR2: si cambia marcia, niente traffico e traiettorie fluide. Anche Firenze ha le sue Terme, sulla sinistra, che anticipano le mura castellane di San Casciano in Val di Pesa. A promemoria: la vicina S. Andrea in Percussina è casa del Consorzio Vino Chianti Classico, lasciare spazio nei bauletti potrebbe essere una scelta saggia.
La Cassia scorre parallela all'Autopalio (raccordo autostradale) ma con ben altro stile. Serpeggiando tra le vigne, prima e dopo il Bargino, due bivi a sinistra promuovono il Castello di Bibbione per uno sguardo dall'alto sulla Val di Pesa. A spingere fuori rotta ci prova anche Badia a Passignano, con splendido borgo e “Bottega” degli Antinori. Un saliscendi tra gli ulivi introduce Tavarnelle: tutti a corte al Castello di Tignano.
Oltre Barberino Val d'Elsa, che vale la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, la valle si chiude ma resta guidata; mentre Poggibonsi, moderna realtà industriale, è un crocevia di tentazioni: per guidare vince la SP429. Ma niente cambio di rotta, se prima di Siena si vuole ammirare il castello di Staggia e il borgo fortificato di Monteriggioni.
Oltre Barberino Val d'Elsa, che vale la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, la valle si chiude ma resta guidata; mentre Poggibonsi, moderna realtà industriale, è un crocevia di tentazioni: per guidare vince la SP429. Ma niente cambio di rotta, se prima di Siena si vuole ammirare il castello di Staggia e il borgo fortificato di Monteriggioni.
A soli 4km, seguendo per Abbadia a Isola, si vive una parentesi storica sull'antica Via Francigena. Anche se aggirabile, seguendo le giuste indicazioni, il centro storico di Siena invita a parcheggiare la moto e proseguire a piedi: bella, romantica e ricca di cultura. Colle Malamerenda regala super paesaggio e traiettorie scorrevoli, ma con Isola d'Arbia l'entusiasmo si spegne, per fortuna c'è Lucignano d'Arbia e i suoi mattoncini rossi.
La campagna torna protagonista. Buonconvento suggerisce di tirare il freno, la sua proposta? Osterie, botteghe e un borgo da fotografare. La SR2 rilancia le sue traiettorie, ma rocca medicea con annessa enoteca vincono sulla strada: benvenuti a Montalcino, patria del Brunello. Allungare di 10km vale l'Abbazia di S. Antimo, importante testimonianza del romanico toscano.
A soli 4km, seguendo per Abbadia a Isola, si vive una parentesi storica sull'antica Via Francigena. Anche se aggirabile, seguendo le giuste indicazioni, il centro storico di Siena invita a parcheggiare la moto e proseguire a piedi: bella, romantica e ricca di cultura. Colle Malamerenda regala super paesaggio e traiettorie scorrevoli, ma con Isola d'Arbia l'entusiasmo si spegne, per fortuna c'è Lucignano d'Arbia e i suoi mattoncini rossi.
La campagna torna protagonista. Buonconvento suggerisce di tirare il freno, la sua proposta? Osterie, botteghe e un borgo da fotografare. La SR2 rilancia le sue traiettorie, ma rocca medicea con annessa enoteca vincono sulla strada: benvenuti a Montalcino, patria del Brunello. Allungare di 10km vale l'Abbazia di S. Antimo, importante testimonianza del romanico toscano.
Nei pressi di San Quirico d'Orcia la Toscana svela con orgoglio una delle cipressaie più fotografate d'Italia, poi è tutta Val d'Orcia fino a Gallina (dove passa il 43° parallelo): poetiche colline tagliate da un nastro d'asfalto dipingono l'orizzonte. La Cassia sconfina nel Lazio ma l'itinerario frena a Bisarca, interessante crocevia per raggiungere il Monte Amiata o visitare i borghi circostanti.
Nei pressi di San Quirico d'Orcia la Toscana svela con orgoglio una delle cipressaie più fotografate d'Italia, poi è tutta Val d'Orcia fino a Gallina (dove passa il 43° parallelo): poetiche colline tagliate da un nastro d'asfalto dipingono l'orizzonte. La Cassia sconfina nel Lazio ma l'itinerario frena a Bisarca, interessante crocevia per raggiungere il Monte Amiata o visitare i borghi circostanti.