alla scoperta delle zone umide del litorale, tra Livorno e Orbetello
Le zone umide presenti lungo la costa toscana sono le ultime testimonianze di un antico sistema di paludi d’acqua dolce e salmastra. Questi ecosistemi contribuiscono non solo alla tutela della biodiversità ma forniscono anche servizi essenziali come la depurazione delle acque e la mitigazione dei cambiamenti climatici attraverso l’assorbimento del CO2 presente nell’atmosfera.
L’Itinerario Naturalistico Toscano propone un percorso tra Livorno e Orbetello, alla scoperta delle zone umide del litorale. Ci sposteremo in auto lungo la costa per poi esplorare a piedi le singole riserve. Binocolo alla mano, potremo osservare una grandissima varietà di uccelli migratori che qua nidificano o si fermano per riprendere le energie; tra questi, alcuni che vi sostano solo per brevi periodi come i magnifici fenicotteri maggiori (Phoenicopterus roseus) e i rari ibis eremita (Geronticus eremita).
Oltre agli uccelli, le riserve naturali regionali ospitano specie di anfibi minacciate quali il tritone crestato italiano (Triturus carnifex), il rospo smeraldino (Bufotes balearicus) e la raganella italiana (Hyla intermedia). L’alto valore conservazionistico di queste aree è attestato dalla loro presenza all’interno della Rete Ecologica Europea Natura 2000 in quanto Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS).
Un itinerario da scoprire anche in bicicletta, seguendo il percorso specifico per MTB disponibile sul sito della Regione Toscana.
Tratto a piedi all'interno della Riserva Naturale Regionale Oasi della Contessa (Comune di Collesalvetti):
Tempi di percorrenza: circa 1 ora
Lunghezza tappa: circa 2 Km
Dislivello: non significativo
Difficoltà: T
Da Livorno si procede in auto verso nord est e si raggiunge l’Oasi della Contessa, una tappa fissa per molte specie migratorie e non solo. La riserva è stata inclusa anche all'interno della più grande Riserva della Biosfera "Selve Costiere di Toscana", riconosciuta dall'UNESCO. Lungo il percorso ad anello all'interno dell'area protetta sono numerose le specie di uccelli che si possono osservare, tra queste: il porciglione (Rallus aquaticus), la schiribilla (Porzana parva) e il voltolino (Porzana porzana).
Dopo la visita, saliamo in auto e seguiamo la via di costa fino a connetterci alla SS1 Aurelia che ci conduce a Castiglioncello dove possiamo deviare verso la Riserva Naturale Regionale di Santa Luce.
Collegamenti (in auto):
Partenza: Riserva Naturale Regionale Oasi della Contessa
Arrivo: Riserva Naturale Regionale Lago di Santa Luce
Tempi di percorrenza: circa 1 ora
Lunghezza tappa: circa 50 Km
Tratto a piedi all'interno della Riserva Naturale Regionale Oasi della Contessa (Comune di Collesalvetti):
Tempi di percorrenza: circa 1 ora
Lunghezza tappa: circa 2 Km
Dislivello: non significativo
Difficoltà: T
Da Livorno si procede in auto verso nord est e si raggiunge l’Oasi della Contessa, una tappa fissa per molte specie migratorie e non solo. La riserva è stata inclusa anche all'interno della più grande Riserva della Biosfera "Selve Costiere di Toscana", riconosciuta dall'UNESCO. Lungo il percorso ad anello all'interno dell'area protetta sono numerose le specie di uccelli che si possono osservare, tra queste: il porciglione (Rallus aquaticus), la schiribilla (Porzana parva) e il voltolino (Porzana porzana).
Dopo la visita, saliamo in auto e seguiamo la via di costa fino a connetterci alla SS1 Aurelia che ci conduce a Castiglioncello dove possiamo deviare verso la Riserva Naturale Regionale di Santa Luce.
Collegamenti (in auto):
Partenza: Riserva Naturale Regionale Oasi della Contessa
Arrivo: Riserva Naturale Regionale Lago di Santa Luce
Tempi di percorrenza: circa 1 ora
Lunghezza tappa: circa 50 Km
- straighten
Lunghezza tappa2 km
-
DifficoltàTuristico
- schedule
Durata1 ora
Tratto a piedi all'interno della Riserva Naturale Regionale di Lago di Santa Luce (Comune di Santa Luce):
Tempi di percorrenza: circa 3 ore
Lunghezza tappa: percorso di circa 2,5 km. 5 Km (A/R)
Dislivello: assente
Difficoltà: T
Il bacino idrico della Riserva Naturale Regionale di Santa Luce, è stato realizzato alla fine degli anni '50 ed è diventato Oasi LIPU nel 1992. Fra le numerose specie di uccelli che si possono osservare lungo il percorso di visita segnaliamo la presenza del pendolino (Remiz pendulinus), che qui costruisce i suoi peculiari nidi a forma di fiasco.
Da Santa Luce riprendiamo la SS1 Aurelia e proseguiamo fino alla Riserva Naturale Regionale Orti - Bottagone.
Collegamenti (in auto):
Partenza: Riserva Naturale Regionale di Lago di Santa Luce
Arrivo: Riserva Naturale Regionale Orti-Bottagone
Tempi di percorrenza: circa 1 ora e 10 minuti
Lunghezza tappa: circa 70 Km
Tratto a piedi all'interno della Riserva Naturale Regionale di Lago di Santa Luce (Comune di Santa Luce):
Tempi di percorrenza: circa 3 ore
Lunghezza tappa: percorso di circa 2,5 km. 5 Km (A/R)
Dislivello: assente
Difficoltà: T
Il bacino idrico della Riserva Naturale Regionale di Santa Luce, è stato realizzato alla fine degli anni '50 ed è diventato Oasi LIPU nel 1992. Fra le numerose specie di uccelli che si possono osservare lungo il percorso di visita segnaliamo la presenza del pendolino (Remiz pendulinus), che qui costruisce i suoi peculiari nidi a forma di fiasco.
Da Santa Luce riprendiamo la SS1 Aurelia e proseguiamo fino alla Riserva Naturale Regionale Orti - Bottagone.
Collegamenti (in auto):
Partenza: Riserva Naturale Regionale di Lago di Santa Luce
Arrivo: Riserva Naturale Regionale Orti-Bottagone
Tempi di percorrenza: circa 1 ora e 10 minuti
Lunghezza tappa: circa 70 Km
- straighten
Lunghezza tappa2,5 km
- schedule
Durata3 ore
Tratto a piedi all'interno della Riserva Naturale Regionale Orti-Bottagone (Piombino):
Tempi di percorrenza: circa 1 ora
Lunghezza tappa: circa 1 Km
Difficoltà: T
La Riserva Naturale Regionale Orti-Bottagone è una zona umida protetta caratterizzata dalla presenza di una palude salmastra e di una d'acqua dolce. Fra le specie nidificanti è presente la volpoca (Tadorna tadorna), una grossa anatra tipica delle zone costiere, il cui nome si deve all’abitudine di riprodursi nelle tane scavate dalle volpi.
Dopo la visita alla riserva partiamo in auto in direzione Castiglione della Pescaia fino alla Riserva Naturale Regionale Diaccia Botrona.
Collegamenti (in auto):
Partenza: Riserva Naturale Regionale Orti-Bottagone
Arrivo: Riserva Naturale Regionale Diaccia Botrona
Tempi di percorrenza: circa 40 minuti
Lunghezza tappa: circa 40 Km
Tratto a piedi all'interno della Riserva Naturale Regionale Orti-Bottagone (Piombino):
Tempi di percorrenza: circa 1 ora
Lunghezza tappa: circa 1 Km
Difficoltà: T
La Riserva Naturale Regionale Orti-Bottagone è una zona umida protetta caratterizzata dalla presenza di una palude salmastra e di una d'acqua dolce. Fra le specie nidificanti è presente la volpoca (Tadorna tadorna), una grossa anatra tipica delle zone costiere, il cui nome si deve all’abitudine di riprodursi nelle tane scavate dalle volpi.
Dopo la visita alla riserva partiamo in auto in direzione Castiglione della Pescaia fino alla Riserva Naturale Regionale Diaccia Botrona.
Collegamenti (in auto):
Partenza: Riserva Naturale Regionale Orti-Bottagone
Arrivo: Riserva Naturale Regionale Diaccia Botrona
Tempi di percorrenza: circa 40 minuti
Lunghezza tappa: circa 40 Km
- straighten
Lunghezza tappa1 km
-
DifficoltàTuristico
- schedule
Durata1 ora
Tratto a piedi nella Riserva Naturale Regionale Diaccia Botrona (Castiglione della Pescaia):
Tempi di percorrenza: circa 4 ore
Lunghezza tappa: circa 14 Km
Difficoltà: E
La Riserva Naturale Regionale Diaccia Botrona è considerata la zona più importante della Toscana per la nidificazione di alcune specie migratorie come gli aironi. L’ecosistema si è modificato in tempi recenti a causa dell’aumento della salinità delle acque, pertanto attualmente l’area è in gran parte una palude salmastra. Le pinete costiere rivestono una notevole importanza per due specie di uccelli non comuni: la coloratissima ghiandaia marina (Coracias garrulus) e l’elusivo cuculo dal ciuffo (Clamator glandarius), specializzato nel deporre le uova nei nidi delle gazze.
Da qui, lungo la via di costa seguiamo la strada in direzione Orbetello. Arriviamo quindi ad Albinia nei pressi della Riserva Naturale Regionale Laguna di Orbetello.
Collegamenti (in auto):
Partenza: Riserva Naturale Regionale Diaccia Botrona
Arrivo: Albinia, Riserva Naturale Regionale Laguna di Orbetello
Tempi di percorrenza: circa 1 ora
Lunghezza tappa: circa 60 Km
Tratto a piedi nella Riserva Naturale Regionale Diaccia Botrona (Castiglione della Pescaia):
Tempi di percorrenza: circa 4 ore
Lunghezza tappa: circa 14 Km
Difficoltà: E
La Riserva Naturale Regionale Diaccia Botrona è considerata la zona più importante della Toscana per la nidificazione di alcune specie migratorie come gli aironi. L’ecosistema si è modificato in tempi recenti a causa dell’aumento della salinità delle acque, pertanto attualmente l’area è in gran parte una palude salmastra. Le pinete costiere rivestono una notevole importanza per due specie di uccelli non comuni: la coloratissima ghiandaia marina (Coracias garrulus) e l’elusivo cuculo dal ciuffo (Clamator glandarius), specializzato nel deporre le uova nei nidi delle gazze.
Da qui, lungo la via di costa seguiamo la strada in direzione Orbetello. Arriviamo quindi ad Albinia nei pressi della Riserva Naturale Regionale Laguna di Orbetello.
Collegamenti (in auto):
Partenza: Riserva Naturale Regionale Diaccia Botrona
Arrivo: Albinia, Riserva Naturale Regionale Laguna di Orbetello
Tempi di percorrenza: circa 1 ora
Lunghezza tappa: circa 60 Km
- straighten
Lunghezza tappa14 km
-
DifficoltàEscursionistico
- schedule
Durata4 ore
Tratto a piedi all'interno della Riserva Naturale Regionale Laguna di Orbetello (percorso botanico Bosco di Patanella)
Tempi di percorrenza: circa 1 ora
Lunghezza tappa: circa 2 km A/R
Separata dal mare da due strisce di terra lunghe circa 6 km, la Riserva Naturale Regionale Laguna di Orbetello è una zona umida di importanza internazionale secondo la Convenzione di Ramsar.
All’interno dell'area protetta abbondano i fenicotteri maggiori (Phoenicopterus roseus) e non mancano gli avvistamenti di specie rare, come l’aquila di mare (Haliaeetus albicilla), l’aquila anatraia minore (Clanga pomarina). Svernano nell’area anche gli ibis eremita (Geronticus eremita), reintrodotto in Europa grazie ad un importante progetto di conservazione.
Tratto a piedi all'interno della Riserva Naturale Regionale Laguna di Orbetello (percorso botanico Bosco di Patanella)
Tempi di percorrenza: circa 1 ora
Lunghezza tappa: circa 2 km A/R
Separata dal mare da due strisce di terra lunghe circa 6 km, la Riserva Naturale Regionale Laguna di Orbetello è una zona umida di importanza internazionale secondo la Convenzione di Ramsar.
All’interno dell'area protetta abbondano i fenicotteri maggiori (Phoenicopterus roseus) e non mancano gli avvistamenti di specie rare, come l’aquila di mare (Haliaeetus albicilla), l’aquila anatraia minore (Clanga pomarina). Svernano nell’area anche gli ibis eremita (Geronticus eremita), reintrodotto in Europa grazie ad un importante progetto di conservazione.
- straighten
Lunghezza tappa2 km
- schedule
Durata1 ora
Per ulteriori informazioni su "Itinerario Naturalistico Toscano - I percorsi di riserva in riserva" si rimanda alla pagina di Regione Toscana dove è possibile acquisire ulteriori informazioni su tutta la rete di itinerari tematici di collegamento tra le riserve naturali regionali nonchè scaricare tutte le informazioni su tappe e tracce degli itinerari percorribili anche in MTB.