Una passeggiata tra le vie di Santa Fiora alla scoperta di capolavori robbiani e chiese sull'acqua
Santa Fiora, sospeso tra acqua e musica, è uno dei borghi di montagna che abbraccia il Monte Amiata.
Dal 2016 ha ottenuto la bandiera arancione per il turismo, un riconoscimento che ogni anno si rinnova grazie all’impegno comune di promuovere e valorizzare la cultura, le bellezze architettoniche e artistiche del luogo.
Sono tanti e tra loro diversi i percorsi che si possono intraprendere per andare alla scoperta di questo paese di montagna. Tra questi un modo originale è quello di intraprendere un tour delle chiese.
La passeggiata, di circa 2 km, inizia e finisce in Piazza Garibaldi, luogo dove si concentra la vita del paese.
Percorrendo le vie che si snodano ai lati della piazza si incontrano, in ordine: la Chiesa del Suffragio, la Pieve delle Sante Flora e Lucilla, la Chiesa del Santissimo Crocifisso e la Chiesa della Madonna delle Nevi.
La chiesa del Suffragio fu eretta intorno alla prima del 1700 e ha un vero richiamo barocco.
Al suo interno vengono custoditi i tre "tronchi" che in occasione della festa della Santa Croce, il 3 maggio, vengono portati in processione con il Crocifisso miracoloso di suor Passitea, un evento che contribuisce all’unicità di Santa Fiora.
Qui ogni anno un corteo di fedeli con la banda del paese, i gonfaloni e gli stendardi delle confraternite danno vita a una manifestazione unica. Le croci grandi e bitorzolute galleggiano in mezzo alla folla portate ciascuna da un solo uomo.
È una piccola chiesa ma che conserva una tela settecentesca (posizionata dietro l’altare) con la Vergine del Suffragio.
La chiesa del Suffragio fu eretta intorno alla prima del 1700 e ha un vero richiamo barocco.
Al suo interno vengono custoditi i tre "tronchi" che in occasione della festa della Santa Croce, il 3 maggio, vengono portati in processione con il Crocifisso miracoloso di suor Passitea, un evento che contribuisce all’unicità di Santa Fiora.
Qui ogni anno un corteo di fedeli con la banda del paese, i gonfaloni e gli stendardi delle confraternite danno vita a una manifestazione unica. Le croci grandi e bitorzolute galleggiano in mezzo alla folla portate ciascuna da un solo uomo.
È una piccola chiesa ma che conserva una tela settecentesca (posizionata dietro l’altare) con la Vergine del Suffragio.
È il luogo religioso più conosciuto di Santa Fiora, soprattutto per l’inestimabile valore delle Robbiane che conserva al suo interno e per il reliquiario delle Sante Flora e Lucilla, venerate dalla popolazione locale.
La pieve delle Sante Flora e Lucilla presenta elementi architettonici in stile gotico e rinascimentale e ospita la collezione delle pregiate terrecotte invetriate nella seconda metà del 1400 per mano di Andrea della Robbia.
Il reliquario invece racconta anche una storia molto interessante. Fu donato dai conti Sforza e Aldobrandeschi e rappresenta il passaggio fra le due dinastie.
È il luogo religioso più conosciuto di Santa Fiora, soprattutto per l’inestimabile valore delle Robbiane che conserva al suo interno e per il reliquiario delle Sante Flora e Lucilla, venerate dalla popolazione locale.
La pieve delle Sante Flora e Lucilla presenta elementi architettonici in stile gotico e rinascimentale e ospita la collezione delle pregiate terrecotte invetriate nella seconda metà del 1400 per mano di Andrea della Robbia.
Il reliquario invece racconta anche una storia molto interessante. Fu donato dai conti Sforza e Aldobrandeschi e rappresenta il passaggio fra le due dinastie.
Conosciuta come Chiesa di Santa Chiara, si trova incastonata tra le abitazioni del centro storico e fu edificata nel 1705. Nella cappella retrostante l’altare è conservato un Crocifisso ligneo quattrocentesco assai venerato (è quello portato in processione il 3 maggio).
Qui la tradizione vuole che questo crocifisso sia appartenuto a suor Passitea Crogi che fondò l'attiguo convento delle Cappuccine, chiuso definitivamente all’inizio degli anni '90.
Conosciuta come Chiesa di Santa Chiara, si trova incastonata tra le abitazioni del centro storico e fu edificata nel 1705. Nella cappella retrostante l’altare è conservato un Crocifisso ligneo quattrocentesco assai venerato (è quello portato in processione il 3 maggio).
Qui la tradizione vuole che questo crocifisso sia appartenuto a suor Passitea Crogi che fondò l'attiguo convento delle Cappuccine, chiuso definitivamente all’inizio degli anni '90.
La sua particolarità sta nel pavimento in parte di vetro, che lascia vedere l’antica strada e il punto esatto dove si trova la sorgente del Fiora.
La chiesa della Madonna delle Nevi è il punto finale della passeggiata nel cuore di Santa Fiora e ad accogliere i visitatori è un luogo di culto che conserva una storia incredibile.
È un piccolo edificio sacro risalente al XV e si trova proprio accanto alla grande vasca chiamata Peschiera. Qui, diversi secoli fa, passava una strada medievale attraversata da un ruscello. Il corso del fiume fu deviato per costruire la chiesa e convogliato verso la Peschiera e dopo questo fatto seguirono una serie di miracoli.
Di comune accordo e spinti dalla serie di grazie ricevute, i cittadini, gli uomini di chiesa e la famiglia Sforza promossero la costruzione della chiesa, ancora oggi un luogo che conserva un’atmosfera mistica.
La sua particolarità sta nel pavimento in parte di vetro, che lascia vedere l’antica strada e il punto esatto dove si trova la sorgente del Fiora.
La chiesa della Madonna delle Nevi è il punto finale della passeggiata nel cuore di Santa Fiora e ad accogliere i visitatori è un luogo di culto che conserva una storia incredibile.
È un piccolo edificio sacro risalente al XV e si trova proprio accanto alla grande vasca chiamata Peschiera. Qui, diversi secoli fa, passava una strada medievale attraversata da un ruscello. Il corso del fiume fu deviato per costruire la chiesa e convogliato verso la Peschiera e dopo questo fatto seguirono una serie di miracoli.
Di comune accordo e spinti dalla serie di grazie ricevute, i cittadini, gli uomini di chiesa e la famiglia Sforza promossero la costruzione della chiesa, ancora oggi un luogo che conserva un’atmosfera mistica.