Un itinerario per scoprire un antico castello e il suo contado nella Valdambra
Cos'è la Toscana? Rispondere a questa domanda potrebbe sembrare semplice ma la realtà è molto più complessa. Accanto alle colline, alle distese di vigneti e oliveti, agli ottimi prodotti tipici, la Toscana offre anche una ricca offerta di itinerari per appassionati di trekking all’aria aperta e storia. La Valdambra non fa eccezione. Questo spettacolare territorio dell’Aretino, nei dintorni di Bucine, testimonia un passato glorioso ed eterogeneo. Proprio qui si possono ammirare ancora castelli e fortificazioni medievali, ville e casolari appartenuti a conti e nobili. Non resta che mettersi in viaggio, a piedi, per scoprire queste perle architettoniche.
Il nostro itinerario si snoda nel cuore della Valdambra, a due passi da Bucine. Il cammino inizia alle porte dell’abitato di San Martino seguendo i segnali del CAI 47.
Da qui ha inizio una una salita con tratti anche piuttosto erti nel bosco; al crocevia Casucci, per non allungare troppo il percorso, si sale ancora a destra seguendo le indicazioni del CAI 47a. Aggirato un poggio su cui è posta una casa colonica, protetta da un lungo recinto, si scende su una carrareccia proveniente da Montebenichi che si ricongiunge sul 47 del CAI.
Si prosegue a destra per per un’antica via di crinale che collegava la Valdambra con il Chianti, e più anticamente le città dell’Etruria costiera con quelle dell’entroterra.
In prossimità del podere Monte della Via si ammirano sullo sfondo il Pratomagno, tinto di colori verde-azzurri, Cennina e Duddova.
Ci addentriamo dentro un bosco di lecci e arriviamo al podere di Monte di Rota, nelle cui vicinanze è stato ritrovato un sito etrusco del periodo arcaico di grande interesse.
A questo punto, proseguendo, si incontrano due biforcazioni: alla prima si va a sinistra, a destra alla seconda. Si giunge così al cimitero di Cennina, da dove si può scorgere il castello di Lupinari, una costruzione fiabesca di stampo medievale, con torri, merlature e bifore.
Dalle enormi mura di Cennina, un tempo conteso fra Siena, Arezzo e Firenze, si prosegue il viaggio alla volta di Duddova, un antico possedimento dei nobili Ubertini. Per arrivare al borgo, si supera un piccolo corso d’acqua e si riprende a scendere fino al Mulino la Doccia, dove si producevano farine di grano e di castagne.
Proseguendo su una strada sterrata nell’aperta campagna, si arriva a un bivio e si svolta a sinistra; alla fine della discesa si incontrano i fabbricati del settecentesco Mulino di Rimaggio. Tramite un ponte in muratura, si oltrepassa il borro e poi, mantenendo sempre la sinistra, si fa ritorno all’abitato di San Martino.
Questo itinerario fa parte della guida Il Diario del Viandante, del comune di Bucine. Sul sito ufficiale potete trovare i dettagli dei percorsi, informazioni utili e le mappe da scaricare.