Un itinerario nella natura della Valdambra alla scoperta di un antico santuario
Se amate l’avventura, il camminare tra i boschi e la storia degli Etruschi, dovete assolutamente visitare il territorio della Valdambra. Qui potrete ammirare da vicino antiche fortificazioni, pievi, borghi e alberi maestosi: ad ogni passo, scoprirete un angolo di Toscana inedita, da conservare gelosamente nei ricordi.
Per respirare tutto il bello di questa regione, vi consigliamo di intraprendere la "via della ginestra", nei dintorni di Bucine, capoluogo di questa valle, un tempo appartenuto ai nobili dei Conti Guidi.
Il punto di partenza di questo itinerario è il paese di Perelli, costruito lungo una strada che, in passato, vedeva il viavai di viaggiatori e pellegrini.
Dal centro, dove sorse la chiesa dei Santi Tiburzio e Susanna, si prende il sentiero sterrato a sinistra (CAI 41 a) che si snoda tra i colori tipici della campagna della Valdambra.
Superati due ponti che passano sopra il borro di Poggiano (uno degli affluenti del fiume Ambra) si incontra un gruppetto di case abbandonate e semi-nascoste dai pini. In questo modo, si abbandona la segnaletica del CAI per immergersi tra i filari di un vigneto. Riprendiamo il cammino sulla carrareccia e, prendendo la strada a sinistra, si scende tra alte ginestre che, non a caso, danno il nome al nostro percorso.
Finita la discesa, si prende la strada a destra sotto le strutture della linea ferroviaria e si imbocca via Valiani fino alla zona Palazzetto II di Levane.
Da segnalare a Levane la chiesa di San Martino, custode di una meravigliosa tela Seicentesca raffigurante la scena della deposizione e attribuita alla scuola dei Caracci.
A questo punto, si segue il canale del rio di Caposelvi per poi svoltare a destra per via Terracini. Si prosegue su strada asfaltata di via Parri e di via Gramsci prima di prendere una strada bianca che ci riporta nel silenzio dei campi e della natura.
La strada ha una leggera pendenza ma la breve fatica è ripagata dall’incredibile veduta sull’abitato di Levane, sul Valdarno Superiore e sull’Ambra.
Si aggira la villa di Castelvecchio e si raggiunge l’antico Santuario di Santa Maria della Ginestra, un luogo di culto millenario che sorge nei pressi di un pozzo di epoca etrusca-romana. La leggenda narra che l’acqua di questa fonte sia miracolosa, soprattutto per l’allattamento.
Da questa piazza, tra querce, cipressi e sorgenti d’acqua, si torna verso il punto di partenza: si risale il sentiero a sinistra e, poi ancora a destra, dal quale si ha un’altra panoramica su Levane. La discesa ci riporta sulla via di Perelli asfaltata si gira a destra e si ritorna a seguire la segnaletica rossa e bianca del CAI 41 a.
Alla biforcazione della strada si procede a sinistra per oltrepassare - ancora una volta - il borro di Poggiano. La passeggiata termina alla chiesa di Perelli.
Questo itinerario fa parte della guida Il Diario del Viandante, del comune di Bucine. Sul sito ufficiale potete trovare i dettagli dei percorsi, informazioni utili e le mappe da scaricare.