Un itinerario tra arte e fede nei luoghi simbolo della città
Non servono scuse per visitare Siena, la città del Palio e del Panforte. Attraversata dalla Via Francigena, infatti, è sempre stata un punto di riferimento per viaggiatori e pellegrini: una perla da scoprire e ammirare in tutta la sua bellezza.
Per esplorare Siena da un punto di vista insolito, si possono seguire le orme di Santa Caterina e andare così a conoscere i luoghi simbolo della città del Trecento, attraverso un itinerario pedonale accessibile.
La prima tappa del viaggio è la Basilica di San Domenico, un’imponente basilica gotica, strettamente legata alla figura di Caterina: al suo interno ella visse momenti salienti della sua eccezionale esperienza mistica. Nella Cappella dedicata alla santa si può osservare la più importante delle sue reliquie, la sacra testa.
La prima tappa del viaggio è la Basilica di San Domenico, un’imponente basilica gotica, strettamente legata alla figura di Caterina: al suo interno ella visse momenti salienti della sua eccezionale esperienza mistica. Nella Cappella dedicata alla santa si può osservare la più importante delle sue reliquie, la sacra testa.
Il Santuario Casa di Santa Caterina è un complesso che permetterà di entrare nell’intimità della sua persona, nella sua casa natale, arricchita nel corso dei secoli di opere d’arte e trasformata in un vero e proprio Santuario: la visita attraverso i vari ambienti consentirà di comprendere le origini e la formazione della santa.
Il Santuario Casa di Santa Caterina è un complesso che permetterà di entrare nell’intimità della sua persona, nella sua casa natale, arricchita nel corso dei secoli di opere d’arte e trasformata in un vero e proprio Santuario: la visita attraverso i vari ambienti consentirà di comprendere le origini e la formazione della santa.
Collocata nel quartiere dove nacque Caterina, è la più antica delle fonti della città e un luogo di enorme importanza per la vita del popolo senese dell’epoca: oltre a fornire acqua ai cittadini, garantiva l’esistenza di numerose attività, tra le quali la tintoria del padre della santa.
I bottini testimoniano ancora oggi la straordinaria rete di acquedotti sotterranei pazientemente scavati nella roccia: si chiamavano così perché coperti da volta a botte, che andavano ad alimentare fonti, pozzi e cisterne.
Collocata nel quartiere dove nacque Caterina, è la più antica delle fonti della città e un luogo di enorme importanza per la vita del popolo senese dell’epoca: oltre a fornire acqua ai cittadini, garantiva l’esistenza di numerose attività, tra le quali la tintoria del padre della santa.
I bottini testimoniano ancora oggi la straordinaria rete di acquedotti sotterranei pazientemente scavati nella roccia: si chiamavano così perché coperti da volta a botte, che andavano ad alimentare fonti, pozzi e cisterne.
La salita del Costone fu teatro della prima visione di Caterina, avvenuta all’età di soli sette anni: un episodio che segnerà profondamente la sua vita futura. La memoria di quella visione è tramandata dall’affresco, realizzato dal pittore Giuseppe Nicola Nasini, collocato lungo la via.
La salita del Costone fu teatro della prima visione di Caterina, avvenuta all’età di soli sette anni: un episodio che segnerà profondamente la sua vita futura. La memoria di quella visione è tramandata dall’affresco, realizzato dal pittore Giuseppe Nicola Nasini, collocato lungo la via.
Il Battisero di San Giovanni è un edificio sacro di grande interesse, annesso alla Cattedrale. Qui Caterina venne battezzata, come tutti i senesi per secoli. Lungo la scalinata che porta alla soprastante piazza del Duomo, una piccola croce su uno dei gradini segna il punto in cui la santa cadde durante una tentazione del demonio.
Il Battisero di San Giovanni è un edificio sacro di grande interesse, annesso alla Cattedrale. Qui Caterina venne battezzata, come tutti i senesi per secoli. Lungo la scalinata che porta alla soprastante piazza del Duomo, una piccola croce su uno dei gradini segna il punto in cui la santa cadde durante una tentazione del demonio.
Il nostro itinerario termina nell'Oratorio di Santa Caterina della Notte, collocato nel cuore del millenario Spedale di Santa Maria della Scala: un luogo suggestivo, in cui Caterina pregava e faceva penitenza insieme ai confratelli dell’antica compagnia di San Michele Arcangelo. Sul lato sinistro dell’oratorio si trova l’angusta celletta in cui ella riposava dopo aver vegliato sui malati dello Spedale.
Il nostro itinerario termina nell'Oratorio di Santa Caterina della Notte, collocato nel cuore del millenario Spedale di Santa Maria della Scala: un luogo suggestivo, in cui Caterina pregava e faceva penitenza insieme ai confratelli dell’antica compagnia di San Michele Arcangelo. Sul lato sinistro dell’oratorio si trova l’angusta celletta in cui ella riposava dopo aver vegliato sui malati dello Spedale.