Un tuffo nel passato in nove tappe che ripercorrono civiltà, urbanistica e architettura delle città etrusche nel cuore della Toscana
Andare alla scoperta di monumenti etruschi nei borghi toscani è un’esperienza unica. Partendo dalla bellezza del Monte Argentario, promontorio che si incunea profondamente nel mare, si trova Porto Ercole, borgo marinaro che deve le origini del suo nome proprio agli etruschi. Si passa da Capalbio, l’ultima cittadina della Maremma, il borgo medievale fortificato in posizione strategica sulla piana costiera.
Si approda poi nelle “città del tufo”: Sorano, Sovana e Pitigliano; quest’ultima, la “piccola Gerusalemme”, per l’antica presenza di una comunità ebraica, è sede dei musei civici archeologici e mostra tutto il suo splendore non solo nell’acquedotto medievale ma anche nel museo archeologico all’aperto “Alberto Manzi”. Al suo interno è possibile visitare la ricostruzione di un’abitazione etrusca e le necropoli rupestri di età arcaica ed ellenistica. A Sovana, imperdibili, le vie cave, misteriosi passaggi nella roccia tufacea da esplorare a piedi, tra giochi di luce e fiabeschi scorci primordiali.
A poca distanza dalla via cava del “Cavone” si può visitare la spettacolare Tomba Ildebranda, scavata nella pietra tufacea, uno dei monumenti funebri più importanti dell’Etruria. Proseguendo a nord-ovest si incontra Roselle, dove il tempo sembra essersi fermato: passeggiare nell’area archeologica significa fare un tuffo con l’immaginazione in una delle città etrusche più rappresentative; così come a Vetulonia, con le sue splendide necropoli e tumuli, che si combinano armoniosamente con il paesaggio.
Proseguendo verso il nord della Toscana si incontrano le meravigliose foreste casentinesi e altri due siti etruschi di grande importanza, soprattutto da un punto di vista spirituale. Dove oggi sorge la romanica Pieve di Socana, a Castel Focognano, vi era un luogo di culto etrusco risalente al v sec. a.C.; mentre lungo le pendici del Falterona, uno specchio d'acqua sacro per gli etruschi, il lago degli Idoli, ha ridato alla luce numerose statuette votive che vengono conservate in parte presso il museo archeologico del Casentino, a Bibbiena.
Ultima tappa, per chiudere in totale bellezza, le splendide colline di Carmignano e propaggini del Montalbano, dove sorge il sito archeologico di Pietramarina, antico insediamento etrusco che data la sua posizione elevata e strategica permetteva di controllare i territori circostanti.