Un’epopea etrusca attraverso città, musei e siti archeologici del territorio toscano
Il popolo etrusco, il loro misterioso mondo, le espressioni della loro cultura, da sempre hanno acceso curiosità e interesse di archeologici ma anche dei meno esperti in materia; chiunque legga, ascolti o si trovi al cospetto di qualche testimonianza etrusca, non può che subirne il fascino.
Ma qual è il patrimonio lasciato dagli Etruschi alla terra toscana? Nelle tappe che seguono si esplorano per ciascun comune gli aspetti caratteristici di questo popolo attraverso incantevoli borghi, musei e aree archeologiche.
Un itinerario da nord a sud della Toscana, incentrato soprattutto su musei e siti archeologici di eccellenza, tra i più attrattivi del centro Italia, allo scopo di approfondire aspetti caratteristici degli Etruschi come l’organizzazione in città-stato e il particolare risalto dato agli aspetti del culto funerario che porta a realizzare estese e monumentali necropoli.
L'area del Montalbano e le colline di Artimino in particolare, grazie alla vicinanza col fiume Arno che in epoca etrusca era percorribile con varie imbarcazioni, furono crocevia di scambi commerciali e videro fiorire in questa zona un importante centro etrusco. Una fiorente storia soprattutto nel periodo orientalizzante, che ad oggi è possibile rivivere grazie ai reperti conservati nel Museo archeologico di Artimino, la necropoli di Prato Rosello del parco archeologico di Carmignano e il Tumulo di Montefortini e Boschetti dell'area archeologica di Comeana.
L'area del Montalbano e le colline di Artimino in particolare, grazie alla vicinanza col fiume Arno che in epoca etrusca era percorribile con varie imbarcazioni, furono crocevia di scambi commerciali e videro fiorire in questa zona un importante centro etrusco. Una fiorente storia soprattutto nel periodo orientalizzante, che ad oggi è possibile rivivere grazie ai reperti conservati nel Museo archeologico di Artimino, la necropoli di Prato Rosello del parco archeologico di Carmignano e il Tumulo di Montefortini e Boschetti dell'area archeologica di Comeana.
Sorto su una collina a dominare le valli circostanti, il suggestivo borgo di impianto medievale di Castiglion Fiorentino trova il suo nucleo originario in epoca etrusca. Ampia ne è l'eredità, apprezzabile anche con una passeggiata nel centro storico. Ad esempio, la Torre del Cassero fu realizzata nel XIV secolo su una preesistente struttura etrusca così come le mura, mentre il museo archeologico, ospitato nel palazzo Pretorio, è custode di importanti bronzi e terracotte rinvenuti nella zona e nel tempio del Cassero.
Sorto su una collina a dominare le valli circostanti, il suggestivo borgo di impianto medievale di Castiglion Fiorentino trova il suo nucleo originario in epoca etrusca. Ampia ne è l'eredità, apprezzabile anche con una passeggiata nel centro storico. Ad esempio, la Torre del Cassero fu realizzata nel XIV secolo su una preesistente struttura etrusca così come le mura, mentre il museo archeologico, ospitato nel palazzo Pretorio, è custode di importanti bronzi e terracotte rinvenuti nella zona e nel tempio del Cassero.
Posta anch'essa in posizione strategica su di un colle, Cortona fu una potente città etrusca, antica lucumonia di Coritus parte delle dodecapoli etrusca. In tutto lo splendido borgo si possono ammirare testimonianze di origine etrusca: le mura, la Porta Bifora, o le fondamenta del Palazzo Casali, che oggi ospita il MAEC, Museo dell’Accademia Etrusca e della Città. Tutto intorno, il parco archeologico che conta 11 siti, tra i quali emerge il tumulo del Sodo.
Posta anch'essa in posizione strategica su di un colle, Cortona fu una potente città etrusca, antica lucumonia di Coritus parte delle dodecapoli etrusca. In tutto lo splendido borgo si possono ammirare testimonianze di origine etrusca: le mura, la Porta Bifora, o le fondamenta del Palazzo Casali, che oggi ospita il MAEC, Museo dell’Accademia Etrusca e della Città. Tutto intorno, il parco archeologico che conta 11 siti, tra i quali emerge il tumulo del Sodo.
Tracce etrusche si trovano addirittura nel dna degli abitanti di Murlo, come risultò da alcune ricerche universitarie effettuate negli anni '80. Questo affascinante castello medievale immerso nella campagna senese vanta, nella collezione del museo etrusco Antiquarium di Poggio Civitate, corredi funerari della necropoli di Poggio Aguzzo e reperti rinvenuti nella reggia principesca del VII-VI sec. a.C. sul colle di Poggio Civitate, ad oggi importantissimo sito archeologico.
Tracce etrusche si trovano addirittura nel dna degli abitanti di Murlo, come risultò da alcune ricerche universitarie effettuate negli anni '80. Questo affascinante castello medievale immerso nella campagna senese vanta, nella collezione del museo etrusco Antiquarium di Poggio Civitate, corredi funerari della necropoli di Poggio Aguzzo e reperti rinvenuti nella reggia principesca del VII-VI sec. a.C. sul colle di Poggio Civitate, ad oggi importantissimo sito archeologico.
Nota località della Valdichiana, Chianciano Terme è sede di stabilimenti termali che affondano le radici in epoca etrusca e di un'esposizione museale fra le più ricche. Il Museo civico archeologico di Chianciano Terme accoglie numerose ricostruzioni etrusche, come le camere sepolcrali corredate di misteriose urne funerarie dette canopi, oppure le vestigia di un santuario etrusco rinvenuto in prossimità della sorgente Sillene o ancora, un frontone templare con statue e fregi affiorati dalle parti dei Fucoli, una sorgente termale tutt'oggi utilizzata.
Nota località della Valdichiana, Chianciano Terme è sede di stabilimenti termali che affondano le radici in epoca etrusca e di un'esposizione museale fra le più ricche. Il Museo civico archeologico di Chianciano Terme accoglie numerose ricostruzioni etrusche, come le camere sepolcrali corredate di misteriose urne funerarie dette canopi, oppure le vestigia di un santuario etrusco rinvenuto in prossimità della sorgente Sillene o ancora, un frontone templare con statue e fregi affiorati dalle parti dei Fucoli, una sorgente termale tutt'oggi utilizzata.
Sempre la Valdichiana, l'antica valle del Clanis, fiume sacro agli etruschi, ospita un'altra perla, Chiusi. Città egemone in epoca etrusca, Chiusi è pervasa tutt'oggi di storie antiche e leggende, come quella di Re Porsenna, noto ai posteri per la sua operazione militare contro Roma a favore di Tarquinio il Superbo. Chiusi accoglie tra le sue mura il Museo nazionale etrusco con una ricca collezione di reperti, tra i quali il cosiddetto “Coperchio dell’abbraccio”. Inoltre, è la sola a conservare in Toscana tombe dipinte del V sec. a.C., nello specifico, la Tomba della Scimmia che si trova nella Necropoli di Poggio Renzo e prende il nome dalla raffigurazione di un primate sul fregio della camera centrale del sepolcro.
Sempre la Valdichiana, l'antica valle del Clanis, fiume sacro agli etruschi, ospita un'altra perla, Chiusi. Città egemone in epoca etrusca, Chiusi è pervasa tutt'oggi di storie antiche e leggende, come quella di Re Porsenna, noto ai posteri per la sua operazione militare contro Roma a favore di Tarquinio il Superbo. Chiusi accoglie tra le sue mura il Museo nazionale etrusco con una ricca collezione di reperti, tra i quali il cosiddetto “Coperchio dell’abbraccio”. Inoltre, è la sola a conservare in Toscana tombe dipinte del V sec. a.C., nello specifico, la Tomba della Scimmia che si trova nella Necropoli di Poggio Renzo e prende il nome dalla raffigurazione di un primate sul fregio della camera centrale del sepolcro.
Tra la Valdichiana e la Val d'Orcia sorge il borgo di Sarteano; il suo delizioso centro storico è immerso in un territorio tra i più belli della Toscana e abitato fin da tempi antichissimi. Gli etruschi popolarono la zona dal IX al I secolo a.C. e hanno lasciato un'importantissima eredità conservata nel museo civico archeologico nel centro del paese. Da visitare è la vicina necropoli delle Pianacce, celebre per la Tomba della Quadriga infernale (IV sec. a. C.), sepolcro che accoglie un esempio pittorico tra i più significativi dell’arte etrusca.
Tra la Valdichiana e la Val d'Orcia sorge il borgo di Sarteano; il suo delizioso centro storico è immerso in un territorio tra i più belli della Toscana e abitato fin da tempi antichissimi. Gli etruschi popolarono la zona dal IX al I secolo a.C. e hanno lasciato un'importantissima eredità conservata nel museo civico archeologico nel centro del paese. Da visitare è la vicina necropoli delle Pianacce, celebre per la Tomba della Quadriga infernale (IV sec. a. C.), sepolcro che accoglie un esempio pittorico tra i più significativi dell’arte etrusca.
Il profondo sud della Toscana è un vero e proprio scrigno di civiltà etrusca. Sorano e la sua frazione Sovana sono due città del tufo che custodiscono un patrimonio etrusco enorme. Unite dal Parco archeologico Città del Tufo, questo museo open air comprende la necropoli etrusca di Sovana, l’insediamento rupestre di San Rocco e il sito di Vitozza, che sorge in località San Quirico. Il parco inoltre è disseminato di numerose vie cave tra le più spettacolari come il Cavone, la via cava di Poggio Prisca e la via cava di San Sebastiano.
Il profondo sud della Toscana è un vero e proprio scrigno di civiltà etrusca. Sorano e la sua frazione Sovana sono due città del tufo che custodiscono un patrimonio etrusco enorme. Unite dal Parco archeologico Città del Tufo, questo museo open air comprende la necropoli etrusca di Sovana, l’insediamento rupestre di San Rocco e il sito di Vitozza, che sorge in località San Quirico. Il parco inoltre è disseminato di numerose vie cave tra le più spettacolari come il Cavone, la via cava di Poggio Prisca e la via cava di San Sebastiano.
Altra perla dell'area del tufo, Pitigliano è un meraviglioso borgo arroccato noto anche per la cultura ebraica di cui è custode. Fra le sue mura è racchiuso il museo archeologico Alberto Manzi La Città dei Vivi - La Città dei Morti, un museo all'aperto dalla forte valenza didattica. Nel territorio circostante numerose sono i canali scavati nel tufo, come la via cava San Giuseppe, oltre a una traccia del mondo dei morti, la necropoli di Poggio Buco.
Altra perla dell'area del tufo, Pitigliano è un meraviglioso borgo arroccato noto anche per la cultura ebraica di cui è custode. Fra le sue mura è racchiuso il museo archeologico Alberto Manzi La Città dei Vivi - La Città dei Morti, un museo all'aperto dalla forte valenza didattica. Nel territorio circostante numerose sono i canali scavati nel tufo, come la via cava San Giuseppe, oltre a una traccia del mondo dei morti, la necropoli di Poggio Buco.
Vicino alle terme più famose della Toscana, quelle di Saturnia, già note e amate fin dai tempi degli etruschi che le consideravano sacre, nel territorio di Manciano venne ridata alla luce la necropoli etrusca del Puntone. Immersa nella vegetazione più rigogliosa e selvaggia della Maremma, si compone di circa trenta tombe a camera con tumulo e circa dieci a fossa. Esempi importantissimi delle città dei morti del popolo etrusco.
Vicino alle terme più famose della Toscana, quelle di Saturnia, già note e amate fin dai tempi degli etruschi che le consideravano sacre, nel territorio di Manciano venne ridata alla luce la necropoli etrusca del Puntone. Immersa nella vegetazione più rigogliosa e selvaggia della Maremma, si compone di circa trenta tombe a camera con tumulo e circa dieci a fossa. Esempi importantissimi delle città dei morti del popolo etrusco.
Anche la città di Grosseto e i suoi dintorni custodiscono piccoli grandi tesori pervenuti fino ad oggi dal mondo etrusco. Roselle, ad esempio, fu una delle dodici città stato etrusche; oggi è un'area archeologica visitabile dove si può apprezzare sia la civiltà etrusca che quella romana. Altre importanti testimonianze etrusche si possono trovare al Museo archeologico e d'arte della Maremma, nel cuore della città grossetana.
Anche la città di Grosseto e i suoi dintorni custodiscono piccoli grandi tesori pervenuti fino ad oggi dal mondo etrusco. Roselle, ad esempio, fu una delle dodici città stato etrusche; oggi è un'area archeologica visitabile dove si può apprezzare sia la civiltà etrusca che quella romana. Altre importanti testimonianze etrusche si possono trovare al Museo archeologico e d'arte della Maremma, nel cuore della città grossetana.
Non solo mare limpido e buona cucina marinara: Castiglione della Pescaia, oltre a essere una nota località vacanziera, possiede un patrimonio archeologico ricchissimo. Il paese di Vetulonia, arroccato su una collina nell'entroterra di Castiglione, accoglie uno dei musei etruschi più importanti, il Museo civico archeologico Isidoro Falchi e, nei dintorni, l'area archeologica Poggiarello Renzetti. Anche la riserva naturale di Diaccia Botrona fu una zona abitata anticamente: secoli e secoli fa era un golfo, dove sorgevano due città stato etrusche.
Non solo mare limpido e buona cucina marinara: Castiglione della Pescaia, oltre a essere una nota località vacanziera, possiede un patrimonio archeologico ricchissimo. Il paese di Vetulonia, arroccato su una collina nell'entroterra di Castiglione, accoglie uno dei musei etruschi più importanti, il Museo civico archeologico Isidoro Falchi e, nei dintorni, l'area archeologica Poggiarello Renzetti. Anche la riserva naturale di Diaccia Botrona fu una zona abitata anticamente: secoli e secoli fa era un golfo, dove sorgevano due città stato etrusche.
Il territorio piombinese è costellato di testimonianze del popolo etrusco, a partire dall’unica città insediata sul mare, Populonia, e dal meraviglioso golfo che sovrasta, quello di Baratti. Da non dimenticare, inoltre, è la Buca delle Fate, celata dalla macchia mediterranea in prossimità di splendide insenature bagnate dal mare cristallino. Tesori archeologici sono ammirabili in esposizioni museali indoor, come il Museo archeologico Gasparri di Populonia e outdoor, come il Parco archeologico di Baratti e Populonia.
Il territorio piombinese è costellato di testimonianze del popolo etrusco, a partire dall’unica città insediata sul mare, Populonia, e dal meraviglioso golfo che sovrasta, quello di Baratti. Da non dimenticare, inoltre, è la Buca delle Fate, celata dalla macchia mediterranea in prossimità di splendide insenature bagnate dal mare cristallino. Tesori archeologici sono ammirabili in esposizioni museali indoor, come il Museo archeologico Gasparri di Populonia e outdoor, come il Parco archeologico di Baratti e Populonia.