Un itinerario dove archeologia industriale, cultura e shopping si fondono alla perfezione
Nel distretto tessile di Prato si cela un vasto patrimonio industriale caratterizzato da edifici di grande valore architettonico, testimonianze di archeologia industriale e persone che con il loro lavoro hanno contribuito a valorizzare la città e la sua storia. Questo itinerario permette di scoprire l'architettura industriale cittadina in un percorso di circa un'ora e mezza, da sud a nord di Prato.
Il percorso prende il via negli ex macelli pubblici cittadini, oggi sede di Officina Giovani, uno spazio polifunzionale per mostre, concerti e spettacoli.
Qui la creatività è all'ordine del giorno, come dimostrano i murales realizzati da giovani artisti emergenti che decorano gli edifici circostanti.
In uno spazio di circa 8000 metri quadrati, questi cinque edifici - eretti tra il 1930 e il 1970 - hanno subito una trasformazione straordinaria fino a diventare un punto di riferimento per le politiche giovanili attraverso la progettazione attiva dello spazio.
Il percorso prende il via negli ex macelli pubblici cittadini, oggi sede di Officina Giovani, uno spazio polifunzionale per mostre, concerti e spettacoli.
Qui la creatività è all'ordine del giorno, come dimostrano i murales realizzati da giovani artisti emergenti che decorano gli edifici circostanti.
In uno spazio di circa 8000 metri quadrati, questi cinque edifici - eretti tra il 1930 e il 1970 - hanno subito una trasformazione straordinaria fino a diventare un punto di riferimento per le politiche giovanili attraverso la progettazione attiva dello spazio.
Poco distante ed adiacente alle antiche mura trecentesche della città, si trovano gli edifici dell'Ex Lanificio Lucchesi, un’azienda nata nel primo Novecento.
L'altra sede su via Carradori, ospita ancora il Lanificio Marco Lucchesi – Vivere in Tessuto, gestito dalla terza generazione della stessa famiglia che lo aveva fondato: con le mura trecentesche che fanno da sfondo, la moderna struttura ospita l'archivio dei campionari dove si possono ammirare collezioni e capi presenti nella struttura da oltre 100 anni.
Poco distante ed adiacente alle antiche mura trecentesche della città, si trovano gli edifici dell'Ex Lanificio Lucchesi, un’azienda nata nel primo Novecento.
L'altra sede su via Carradori, ospita ancora il Lanificio Marco Lucchesi – Vivere in Tessuto, gestito dalla terza generazione della stessa famiglia che lo aveva fondato: con le mura trecentesche che fanno da sfondo, la moderna struttura ospita l'archivio dei campionari dove si possono ammirare collezioni e capi presenti nella struttura da oltre 100 anni.
La tappa successiva è il Museo del Tessuto, che si trova all’interno del Polo Campolmi, è uno dei più importanti spazi al mondo dedicati all’arte e al tessile: offre un percorso alla scoperta dei tessuti antichi e contemporanei e delle tradizioni tessili della città.
La Cimatoria Campolmi è una delle fabbriche più antiche del territorio, risale all’Ottocento ed è stata costruita proprio sui resti di un antico mulino.
La tappa successiva è il Museo del Tessuto, che si trova all’interno del Polo Campolmi, è uno dei più importanti spazi al mondo dedicati all’arte e al tessile: offre un percorso alla scoperta dei tessuti antichi e contemporanei e delle tradizioni tessili della città.
La Cimatoria Campolmi è una delle fabbriche più antiche del territorio, risale all’Ottocento ed è stata costruita proprio sui resti di un antico mulino.
Proseguendo verso nord, lungo Viale Galilei, si trova l'Ex Lanificio Figli di Michelangelo Calamai, un’icona dell’architettura industriale di Prato, ora residenza per studenti.
L’edificio è stato una delle più grandi fabbriche tessili della zona e oggi ospita un murale dell’artista DEM.
All’interno, le strutture con ampie campate sorrette da leggere travi e pilastri in cemento armato - risalenti al 1924 - sono attribuite alla ditta Poggi e Gaudenzi, per cui lavorò il giovane ingegnere Pierluigi Nervi: per questo motivo vengono citate in molti studi di architettura.
Proseguendo verso nord, lungo Viale Galilei, si trova l'Ex Lanificio Figli di Michelangelo Calamai, un’icona dell’architettura industriale di Prato, ora residenza per studenti.
L’edificio è stato una delle più grandi fabbriche tessili della zona e oggi ospita un murale dell’artista DEM.
All’interno, le strutture con ampie campate sorrette da leggere travi e pilastri in cemento armato - risalenti al 1924 - sono attribuite alla ditta Poggi e Gaudenzi, per cui lavorò il giovane ingegnere Pierluigi Nervi: per questo motivo vengono citate in molti studi di architettura.
Sede di Beste Hub, che dà l'opportunità di sperimentare e acquistare capi di alta qualità completamente Made in Prato presso lo store aziendale, l’Ex Lanificio Affortunati è stato attivo fin dal secondo dopoguerra ed è la tappa finale di questo percorso attraverso la storia del tessuto pratese.
Sede di Beste Hub, che dà l'opportunità di sperimentare e acquistare capi di alta qualità completamente Made in Prato presso lo store aziendale, l’Ex Lanificio Affortunati è stato attivo fin dal secondo dopoguerra ed è la tappa finale di questo percorso attraverso la storia del tessuto pratese.
La visita alla Lucchesi è su appuntamento e, prima di andare, si deve verificare l’orario di apertura dello spaccio di Beste Hub.