Avventura a piedi, a nuoto e in gommone nel fiume turchese
Questo itinerario vi porterà alla scoperta delle acque turchesi del fiume Elsa, corso d’acqua che nasce nella Montagnola Senese, nella zona di Sovicille. Dopo qualche chilometro, l’Elsa viene alimentato da altre sorgenti minerali e termali, note fin dall’antichità, situate in località “Le Vene” e le “Caldane”. Grazie a queste risorgive il corso d’acqua non subisce variazioni di portata notevoli durante l’anno e anche d'estate vi è acqua scrosciante nelle cascate e sui piccoli dislivelli che si trovano lungo il corso del fiume.
L’escursione nel fiume turchese può essere svolta integralmente a piedi seguendo il percorso denominato Sentierelsa, a Colle Val d’Elsa. L’itinerario, dalla località Le Vene fino alla località San Giorgio, è molto vario ed è intervallato da ponti sull’acqua, passerelle, scale e passaggi attrezzati. In alternativa, gli escursionisti più avventurosi possono percorrere la prima parte in River Trekking, dalle Vene fino alla Cascata del Diborrato, alternando cammino e nuoto (ovviamente con le dovute attrezzature), e la seconda parte, ovvero dalla cascata alla località San Giorgio, in gommone (soft rafting).
Il primo tratto prende il via dal punto in cui l’Elsa viene alimentato dalle acque della già citata sorgente in località “Le Vene”, che portano un notevole contributo d’acqua all’Elsa. Da questo punto in poi, il fiume prende anche il nome di “Elsa Viva”. Questa parte del percorso si sviluppa per circa 2,5 km fino alla Cascata del Diborrato, punto di particolare interesse lungo il Sentierelsa. La cascata, caratterizzata da un salto di ben 9 m, è anche nota come “tonfo del carro armato”.
Si racconta che, durante la seconda guerra mondiale, una camionetta militare precipitò nella profonda pozza sottostante, dalla quale non è stata mai ripescata. Il salto è arricchito da concrezioni calcaree dovute ai depositi sedimentati che rendono l’acqua turchese come nelle piscine termali. In effetti, in prossimità della cascata, il fiume si sviluppa in un ambiente caldo e protetto, al punto che una volta entrati nella gola rocciosa sembra di essere in un paesaggio subtropicale, molto frequentato da escursionisti e turisti. Dalla cascata in poi è possibile proseguire a piedi, ma un modo più originale per continuare a stare nel fiume è navigarlo in soft rafting (lunghezza circa 1 km).
Infatti, il tratto successivo, fino alla località San Giorgio, presenta difficoltà minime di I/II grado della scala WW, ed è facilmente navigabile. L’esplorazione continua così a bordo di gommoni, adatti a portare fino a 6 persone alla volta e guidate da una guida abilitata, per rendere ancora più avventurosa l’esperienza. Le concrezioni calcaree formano pozze, cascate e dislivelli che sono superabili in gommone, navigando nel bosco di ontani, salici e sambuco per arrivare fino alla località san Giorgio, dove si trova il punto di sbarco e il termine del percorso… una vera full-immersion nel fiume turchese.
Per informazioni sul percorso e sui tour guidati è possibile rivolgersi alla pro-loco di Colle Val d’Elsa.