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Itinerari
Sulle orme degli scrittori

Percorso trekking a Vallombrosa

by  Reggello

Percorrendo questo anello scopriremo punti panoramici e una delle zone più suggestive e meno frequentate di Vallombrosa, a Reggello. E sfioreremo la storia di uno dei numerosi scrittori che nell'atmosfera sacra e naturale della foresta e dell'Abbazia dei monaci hanno trovato ispirazione. 

1.

La partenza è dal tornante che si trova poco sopra il rifugio "Capanna Grimaldi", sulla strada che da Vallombrosa porta al Monte Secchieta. Il sentiero rimane inizialmente in quota. Dopo circa 800m sulla destra si trovano degli scalini in legno e dei cartelli che indicano la direzione di Vallombrosa. Scendendo lungo questo sentiero si imbocca il CAI 9/A che discende in una delle zone più suggestive e meno frequentate della Riserva. Tra le numerose specie vegetali diverse si osservano le maestose douglasie e i tortuosi faggi. E nella prima parte del percorso si incontrano le aie carbonili, memoria delle tipiche carbonaie. Nessuna pianta è riuscita a rioccupare questa aie, tranne il salicone (Salix caprea) o "gattero" come qui è comunemente chiamato. Scendendo, si trova un piccolo spiazzo a strapiombo da una roccia che offre un raro panorama su Vallombrosa.

La partenza è dal tornante che si trova poco sopra il rifugio "Capanna Grimaldi", sulla strada che da Vallombrosa porta al Monte Secchieta. Il sentiero rimane inizialmente in quota. Dopo circa 800m sulla destra si trovano degli scalini in legno e dei cartelli che indicano la direzione di Vallombrosa. Scendendo lungo questo sentiero si imbocca il CAI 9/A che discende in una delle zone più suggestive e meno frequentate della Riserva. Tra le numerose specie vegetali diverse si osservano le maestose douglasie e i tortuosi faggi. E nella prima parte del percorso si incontrano le aie carbonili, memoria delle tipiche carbonaie. Nessuna pianta è riuscita a rioccupare questa aie, tranne il salicone (Salix caprea) o "gattero" come qui è comunemente chiamato. Scendendo, si trova un piccolo spiazzo a strapiombo da una roccia che offre un raro panorama su Vallombrosa.

2.

Incrociato nuovamente il CAI 9 si svolta a destra per arrivare sopra il Paradisino, l'edificio che un tempo fu l'eremo delle celle dei monaci. E' qui che si incontra la storia dello scrittore John Milton, grazie alla targa che ci ricorda i versi su Vallombrosa nel suo poema Paradise Lost. Non fu l'unico artista che rimase affascinato da questi luoghi: Ariosto, D'Annunzio, Mary Shelley, Henry James e molti altri ne fecero meta dei loro viaggi reali e immaginari. 
Prima di ripartire, ci affacciamo dall'ampia terrazza retrostante per godere del suggestivo panorama che arriva fino a Firenze e oltre... Riuscite a vedere la Cupola del Brunelleschi? 

Incrociato nuovamente il CAI 9 si svolta a destra per arrivare sopra il Paradisino, l'edificio che un tempo fu l'eremo delle celle dei monaci. E' qui che si incontra la storia dello scrittore John Milton, grazie alla targa che ci ricorda i versi su Vallombrosa nel suo poema Paradise Lost. Non fu l'unico artista che rimase affascinato da questi luoghi: Ariosto, D'Annunzio, Mary Shelley, Henry James e molti altri ne fecero meta dei loro viaggi reali e immaginari. 
Prima di ripartire, ci affacciamo dall'ampia terrazza retrostante per godere del suggestivo panorama che arriva fino a Firenze e oltre... Riuscite a vedere la Cupola del Brunelleschi? 

3.

Dal Paradisino si segue la strada asfaltata in discesa. Si passa oltre il sentiero CAI 10 sulla sinistra e oltre la Cappella del Faggio Santo sempre sulla sinistra per imboccare invece il sentiero CAI 11. Lo percorriamo tutto fino a trovare la strada forestale CAI 12. A questo incrocio si sale in direzione Secchieta e si prosegue per circa 4 km fino al crinale. Si tratta di una strada sterrata molto ampia adatta anche alla mountain bike. All'incrocio di "Macinaia" è importante mantenere la sinistra per arrivare al CAI 00: il crinale. (La strada che scende a destra ci porterebbe invece nella Foresta di Sant'Antonio).

Una volta sul crinale, si svolta a sinistra sulla strada asfaltata per raggiungere il Bar Giuntini. Qui sulla sinistra si imbocca il sentiero CAI 9 che rientra nel bosco e al primo bivio si rimane sulla destra per percorrere nuovamente il sentiero CAI 9/A. Poco più avanti si ritroveranno sulla sinistra gli scalini di legno che abbiamo sceso all'inizio dell'escursione e che ci ricondurranno al punto di partenza.

 

Dal Paradisino si segue la strada asfaltata in discesa. Si passa oltre il sentiero CAI 10 sulla sinistra e oltre la Cappella del Faggio Santo sempre sulla sinistra per imboccare invece il sentiero CAI 11. Lo percorriamo tutto fino a trovare la strada forestale CAI 12. A questo incrocio si sale in direzione Secchieta e si prosegue per circa 4 km fino al crinale. Si tratta di una strada sterrata molto ampia adatta anche alla mountain bike. All'incrocio di "Macinaia" è importante mantenere la sinistra per arrivare al CAI 00: il crinale. (La strada che scende a destra ci porterebbe invece nella Foresta di Sant'Antonio).

Una volta sul crinale, si svolta a sinistra sulla strada asfaltata per raggiungere il Bar Giuntini. Qui sulla sinistra si imbocca il sentiero CAI 9 che rientra nel bosco e al primo bivio si rimane sulla destra per percorrere nuovamente il sentiero CAI 9/A. Poco più avanti si ritroveranno sulla sinistra gli scalini di legno che abbiamo sceso all'inizio dell'escursione e che ci ricondurranno al punto di partenza.

 

Note tecniche: Il percorso è su strada asfaltata, strada sterrata e sentiero; la difficoltà è medio-difficile e presenta un dislivello di 500 m. La segnaletica da seguire è: CAI 9A, 11, 12, 9. 

Fonte: "Guida ai sentieri di Vallombrosa - Mille anni e più di storia" redatta dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Vallombrosa. Per questo e altri percorsi scarica gratuitamente la guida a questo link

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