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Itinerari
Via della Lana e della Seta

Un'avventura indimenticabile, in cui ogni tappa regala nuove scoperte tra paesaggi, storia e tradizioni

La Via della Lana e della Seta è un itinerario affascinante di circa 130 km che parte da Piazza Duomo a Prato e arriva in Piazza Maggiore a Bologna
Queste due città hanno in comune lo sviluppo economico attorno ai rispettivi fiumi, attraverso opere idrauliche simili e coeve, si sono affermate, nel corso dei secoli, come capitali dell'industria tessile.
Il percorso offre un'esperienza trekking realizzabile in 6 o più giorni e permette di scoprire le eccellenze, le tradizioni e il patrimonio culturale del territorio a cavallo tra Toscana ed Emilia Romagna.

La piccola frazione di Valibona, meta del Sentiero della Pace
La piccola frazione di Valibona, meta del Sentiero della Pace - Credit: Lmagnolfi - Own work, CC BY-SA 4.0
  • Prima tappa: Prato - Valibona - Vaiano
  • Seconda tappa: Vaiano - Montecuccoli - Vernio
  • Terza tappa: Vernio - Montepiano - Castiglione dei Pepoli
  • Quarta tappa: Castiglione dei Pepoli - Grizzana Morandi
  • Quinta tappa: Grizzana Morandi - Sasso Marconi
  • Sesta tappa: Sasso Marconi - Bologna

Durante il tragitto, si possono esplorare numerose attrazioni che rendono unico questo cammino:

1.

Cattedrale di Santo Stefano

Scorcio della piazza del Duomo e della Cattedrale
Il Duomo di Prato

La Via della Lana e della Seta prende avvio nella meravigliosa piazza Duomo di Prato, che ospita la maestosa Cattedrale.
La facciata con la tipica la bicromia alberese-serpentino, il pulpito esterno e il campanile, l’ampio uso del marmo verde di Prato rendono il Duomo un vero e proprio capolavoro.
Il primo documento che testimonia l’esistenza dell’edificio religioso è del 994: in seguito la cattedrale, si sviluppò parallelamente alla città.
Il campanile, progettato da Guidetto, fu realizzato nel Duecento, mentre nel Trecento fu realizzata la Cappella della Sacra Cintola, che conserva la reliquia che la Madonna dette in consegna a San Tommaso al momento della sua Assunzione in cielo.
Da segnalare anche il pulpito esterno opera di Donatello e Michelozzo.
All’interno importanti opere di Giovanni Pisano, Paolo Uccello e Filippo Lippi.

1.

Cavalciotto di Santa Lucia

Il Cavalciotto di Prato veduta aerea
Il Cavalciotto di Prato - Credit: Jacopo Marcovaldi

Il Cavalciotto è un gioiello millenario che ci riporta indietro nel tempo, in cui l’acqua e l’ingegno umano riescono a convivere da secoli. Si trova a Prato, nella prima tappa dell'itinerario.
L’importanza di questa costruzione risiede nell'abilità di accogliere un flusso d'acqua imponente ed incanalarlo disciplinatamente. Nel lontano 1630 persino Galileo Galilei venne interpellato sull’argomento.
In origine, questo affascinante sistema idraulico fu concepito per bonificare una vasta palude del centro di Prato: nel corso degli anni fu perfezionato e sfruttato, non solo per scopi di drenaggio e irrigazione, ma anche come difesa e soprattutto come fonte di energia idraulica. 
Questa potente forza motrice alimentava ben 58 mulini che hanno permesso il fiorire di molte attività, soprattutto quelle legate al tessile.
Il Cavalciotto è il fulcro di un complesso sistema idrico che si snoda per ben 53 chilometri, attraversando tutto il territorio di Prato prima di gettarsi nelle acque dell'Ombrone.

1.

Area protetta dei Monti della Calvana

La catena montuosa della Calvana, con il suo punto più alto che raggiunge i 916 metri, si estende tra le province di Prato e Firenze ed è caratterizzata da habitat unici e suggestivi.
Anticamente l'area della Calvana - che si trova nella prima tappa della Via - è stata scelta come luogo ideale sia dagli Etruschi - che hanno lasciato numerose testimonianze come la necropoli e una grande Domus - che dai Romani che vi hanno costruito alcune torri. 
I Monti della Calvana offrono anche ottime opportunità per escursioni naturalistiche. Qui si possono ammirare prati, boschi, cespugli di biancospino, ginepro e rosa canina, torrenti che formano gole e grotte ed una fauna che comprende specie rare come il biancone e il falco pecchiaiolo. Si possono avvistare anche lupi, cervi, caprioli, tassi e lepri. 

1.

Badia di San Salvatore e Museo

Proseguenda nella seconda tappa del cammino, è possibile visitare la Badia di San Salvatore a Vaiano, parte di un monastero  fondato da monaci benedettini cassinesi tra il IX e il X secolo. 
Nel tempo ha subito diversi cambiamenti, senza mai perdere il suo fascino antico.
Nel 1808 il monastero fu soppresso dal governo napoleonico e rimase una semplice parrocchia fino al 1925, quando fu elevata al rango di propositura.
Il campanile a torre, alto 40 metri e costruito nel 1258, in pietra alberese con inserti di serpentino verde, rappresenta un bellissimo esempio di romanico pratese.
Il chiostro è un gioiello rinascimentale aggiunto alla badia nel corso del Quattrocento: circondato da ambienti monastici, è un luogo di una bellezza straordinaria. 
Al fianco destro della chiesa si trova la struttura dell'ex monastero, che conserva all'estremità sinistra l'antico portale di accesso. Nella parte conventuale è collocato il Museo della Badia.

1.

Badia di Santa Maria a Montepiano

La Badia di Santa Maria a Montepiano
Badia di Santa Maria a Montepiano - Credit: Mauro Faldi

Fra le più suggestive testimonianze d'arte e storia dell'Appennino tosco-emiliano, la Badia di Santa Maria a Montepiano si trova nel comune di Vernio, nella terza tappa del percorso. La badia ebbe origine nell'XI secolo da un romitorio fondato da Beato Pietro, figura legata a poetiche tradizioni locali. 
La facciata e i fianchi della chiesa conservano ancora la struttura originaria in arenaria locale. Notevole il portale con architrave scolpita con due draghi che circondano una croce centrale.
All'interno, la badia, conserva un prezioso tesoro di affreschi che spaziano dall'XIII al XVIII secolo. 
Alcuni importanti reperti qui rinvenuti, sono conservati presso il Museo dell'Opera del Duomo di Prato.

App Cammini

Scarica l'App Cammini per visitare virtualmente i luoghi d'interesse storico-artistico presenti in ciascuno dei sette Comuni dell'area pratese. I siti si trovano in corrispondenza di 3 importanti itinerari del territorio: la Via della Lana e della Seta, la Via Medicea e la Via delle Rocche.

L'App è disponibile su Google Play Store e Apple Store.

Ulteriori informazioni sull'itinerario sono disponibii sul sito: viadellalanaedellaseta.com

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