Trekking nella Valle di Rossano alla scoperta di antiche testimonianze del passato rurale
La Valle di Rossano si trova nel Comune di Zeri, un territorio costituito da più vallate divise da confini fisici e morfologici ma riunite ancora da storici punti di valico e da tradizioni millenarie.
Qui un tempo, e a volte tuttora, la vita veniva scandita dall’alternarsi del sole e della luna, dalle stagioni e dalle attività agricole e di allevamento. Qua e là, seppellite da cumuli di macerie, dimenticate dal tempo, avvolte da rovi e dall’avanzamento della boscaglia, si possono ancora ammirare ed apprezzare antiche testimonianze del passato rurale di queste zone.
L’acqua del torrente Teglia, veniva infatti utilizzata, con sapienti sistemi di canalizzazione e bacini, per azionare gli ingranaggi dei mulini che portavano alla movimentazione delle macine per produrre diversi tipi di farine. Chi si occupava di questa attività era il mugnaio, figura ormai quasi scomparsa, che spesso viveva nello stesso edificio con la famiglia, direttamente coinvolta in tutte le operazioni del mulino.
In particolare, punteggiano il corso del torrente, nascosti nel fondovalle, si possono riconoscere ponti in pietra e 5 mulini, di cui uno recentemente ristrutturato. Andare alla ricerca di queste strutture è fare un viaggio nel tempo, cercando di interpretare forme e funzioni di questi ruderi che si celano tra cumuli di pietre, macine sparse e tetti ormai stanchi di esercitare la loro funzione.
L’itinerario dei Mulini di Rossano
Il percorso inizia dalla frazione Chiesa di Rossano raggiungibile in 40 minuti di auto da Pontremoli, passando da Arzelato. Si parcheggia in prossimità dell'oratorio di Chiesa e subito s’imbocca la mulattiera che in qualche decina di metri conduce al cimitero. In corrispondenza del cimitero si denotano facilmente i segni bianchi e rossi del TL (Trekking Lunigiana) e le indicazioni dell’itinerario escursionistico Rossano 3, disposte dalla Pro Loco.
Si prosegue in discesa superando la contrada di Colla, e attraversando due cancelli che delimitano delle zone di pascolo (s’invita sempre ad aprire e chiudere i cancelli, facendo particolare attenzione ad eventuali animali al pascolo e cani liberi). Seguendo sempre la segnaletica bianco-rossa, in pochi minuti di sentiero si giunge al fondovalle dove, in corrispondenza di un antico ponte a singola arcata, si incrocia la vecchia strada. Prendendo a sinistra e costeggiando il corso del torrente Teglia, si raggiunge un ulteriore ponte e il primo mulino più a valle (attraversando il ponte si può continuare il percorso del Trekking Lunigiana, riservato ad escursionisti esperti).
L’itinerario dei mulini, invece, ritorna indietro risalendo il corso del torrente e mantenendosi sempre sulla strada sterrata di fondovalle, alla scoperta del secondo e del terzo mulino in adiacenza al corso d’acqua. Nella parte retrostante di questi ruderi si notano ancora i bacini di raccolta dell’acqua che garantivano e controllavano l’afflusso d'acqua, mentre vicino ad un portale d’ingresso si trova l’iscrizione 1883, a testimonianza dell’ultima epoca d’oro di questi manufatti.
Seguendo ancora la strada si arriva al quarto e ultimo mulino recentemente ristrutturato (il quinto mulino, infatti, storicamente attestato, risulta ad oggi poco visibile, preda del degrado e della vegetazione). Nel terreno attorno alla struttura si notano diverse macine, recuperate anche dagli altri mulini.
Proseguendo lungo la strada sterrata, si arriva alla strada asfaltata. Da qui, per completare l’escursione si deve svoltare a destra all’incrocio tra strada sterrata e strada asfaltata, seguendo sempre l'asfalto poco trafficato, per arrivare prima alla frazione di Paretola e poi a Chiesa di Rossano.
In caso di pioggia, si raccomanda attenzione per terreno sconnesso e scivoloso.