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Castiglione di Garfagnana

Castiglione di Garfagnana

Un borgo fortificato che mostra intatto il suo splendore millenario

La storia di Castiglione di Garfagnana è da sempre legata al suo accampamento militare. La fondazione del paese risale infatti all’epoca dei romani che qui installarono un primitivo Castrum, poi cresciuto in epoca longobarda e franca.
Nel 1806, con le conquiste napoleoniche, Castiglione fu assegnata al Principato di Lucca, è per questo motivo che lo stemma del paese porta il leone sul fondo rosso e bianco della Repubblica di Lucca. Castiglione fu la più importante fortezza a difesa del confine con il ducato di Modena.

Cosa vedere a Castiglione di Garfagnana

Ancor oggi l’intero paese di Castiglione è costituito dalla splendida fortezza medievale rimasta sostanzialmente intatta nel corso dei secoli, circostanza che fa dell’intero borgo un vivo monumento da esplorare. È infatti piuttosto raro trovare esempi di borgo fortificato dotato di mura quasi intatte e di una Rocca che si mostra ancora nel suo antico splendore, per non parlare dei torrioni, che stupiscono per maestosità.

All’interno del borgo sono di notevole interesse le due chiese principali, San Pietro e San Michele, entrambe costruite attorno all'anno Mille.

Sempre all’interno delle mura vale la pena visitare il Parco della Rimembranza, che consente l’accesso al maestoso Torrione della Brunella, da dove è possibile godere di un panorama molto suggestivo della valle. Al suo interno, nel periodo estivo, si possono visitare le carceri nelle quali un tempo venivano rinchiusi i briganti.

Ancor oggi l’intero paese di Castiglione è costituito dalla splendida fortezza medievale rimasta sostanzialmente intatta nel corso dei secoli, circostanza che fa dell’intero borgo un vivo monumento da esplorare. È infatti piuttosto raro trovare esempi di borgo fortificato dotato di mura quasi intatte e di una Rocca che si mostra ancora nel suo antico splendore, per non parlare dei torrioni, che stupiscono per maestosità.

All’interno del borgo sono di notevole interesse le due chiese principali, San Pietro e San Michele, entrambe costruite attorno all'anno Mille.

Sempre all’interno delle mura vale la pena visitare il Parco della Rimembranza, che consente l’accesso al maestoso Torrione della Brunella, da dove è possibile godere di un panorama molto suggestivo della valle. Al suo interno, nel periodo estivo, si possono visitare le carceri nelle quali un tempo venivano rinchiusi i briganti.

Nei dintorni

Nel resto del territorio comunale uno dei monumenti meglio conservati è il ponte medievale della località Mulino, fatto costruire nel XIII secolo da Spinetta Malaspina.
Anche in altre frazioni si trovano elementi di un certo interesse, come per esempio la Chiesa di San Pellegrino, che domina dall’alto tutta la Valle del Serchio, e all’interno della quale si trovano le spoglie di San Pellegrino e San Bianco.
Ancora a San Pellegrino è da visitare il Museo della Campagna e della Vita di Ieri, un'affascinante mostra di come si svolgeva un tempo la vita delle famiglie che abitavano i luoghi montani.

Nel resto del territorio comunale uno dei monumenti meglio conservati è il ponte medievale della località Mulino, fatto costruire nel XIII secolo da Spinetta Malaspina.
Anche in altre frazioni si trovano elementi di un certo interesse, come per esempio la Chiesa di San Pellegrino, che domina dall’alto tutta la Valle del Serchio, e all’interno della quale si trovano le spoglie di San Pellegrino e San Bianco.
Ancora a San Pellegrino è da visitare il Museo della Campagna e della Vita di Ieri, un'affascinante mostra di come si svolgeva un tempo la vita delle famiglie che abitavano i luoghi montani.

Eventi

Il Borgo è molto conosciuto e visitato anche grazie alle numerose rievocazioni storiche, le feste medievali in costume, che solitamente si svolgono a fine agosto e la Processione dei Crocioni, una particolare rappresentazione sacra che ripercorre l’ascesa di Gesù al monte Calvario e si svolge nella notte del Giovedì Santo.

Da non perdere, la prima domenica del nuovo anno, la Festa del Regalo, un’antica tradizione che si ripete dal lontano 1631. Da allora, ogni anno, un bambino di Castiglione di età inferiore ai 6 anni viene scelto dall’amministrazione comunale per portare il regalo alla Madonna del Rosario e al bambin Gesù.

La Festa del Carmine invece si festeggia la domenica più prossima al 16 luglio, data in cui si ricorda la Madonna del Carmelo. È considerata la festa del paese, la celebrazione religiosa si svolge nella Chiesa di San Pietro e ogni tre anni è portata in processione per le vie del borgo la statua della Madonna. 

Il Borgo è molto conosciuto e visitato anche grazie alle numerose rievocazioni storiche, le feste medievali in costume, che solitamente si svolgono a fine agosto e la Processione dei Crocioni, una particolare rappresentazione sacra che ripercorre l’ascesa di Gesù al monte Calvario e si svolge nella notte del Giovedì Santo.

Da non perdere, la prima domenica del nuovo anno, la Festa del Regalo, un’antica tradizione che si ripete dal lontano 1631. Da allora, ogni anno, un bambino di Castiglione di età inferiore ai 6 anni viene scelto dall’amministrazione comunale per portare il regalo alla Madonna del Rosario e al bambin Gesù.

La Festa del Carmine invece si festeggia la domenica più prossima al 16 luglio, data in cui si ricorda la Madonna del Carmelo. È considerata la festa del paese, la celebrazione religiosa si svolge nella Chiesa di San Pietro e ogni tre anni è portata in processione per le vie del borgo la statua della Madonna. 

Prodotti locali

La Garfagnana è diventata una terra d’eccellenza per il farro, che qui cresce alto e rigoglioso con chicchi grossi, bianchi, regolari. Qui si è raffinata la varietà migliore, che non a caso è stata tra i primi prodotti della cucina povera a guadagnarsi il marchio europeo IGP

Anche la polenta è un prodotto tipico del territorio infatti in inverno è possibile gustare nei ristoranti di Castiglione il piatto forse più tipico: la polenta di castagne accompagnata con ossi di maiale bolliti.
Per il resto, funghi, castagne e tartufi sono la base della gastronomia locale. Infine i necci, focacce di farina di castagne, vengono accompagnati al meglio da formaggi freschi e ricotta.

La Garfagnana è diventata una terra d’eccellenza per il farro, che qui cresce alto e rigoglioso con chicchi grossi, bianchi, regolari. Qui si è raffinata la varietà migliore, che non a caso è stata tra i primi prodotti della cucina povera a guadagnarsi il marchio europeo IGP

Anche la polenta è un prodotto tipico del territorio infatti in inverno è possibile gustare nei ristoranti di Castiglione il piatto forse più tipico: la polenta di castagne accompagnata con ossi di maiale bolliti.
Per il resto, funghi, castagne e tartufi sono la base della gastronomia locale. Infine i necci, focacce di farina di castagne, vengono accompagnati al meglio da formaggi freschi e ricotta.

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