Ai confini orientali del territorio di Arezzo, ad animare la prima conca disegnata dal Tevere, c’è Pieve Santo Stefano, conosciuta come la Città del Diario.
La zona è stata abitata fin dalla preistoria, come ci testimoniano alcuni ritrovamenti archeologici. La sua posizione lungo il Tevere ne favorì lo sviluppo in epoca romana poiché dai boschi di Pieve, allora denominata Sulpitia, partivano i tronchi che a Roma erano utilizzati per la costruzione della flotta navale e di templi.
Del suo passato, tuttavia, resta poco, quasi tutto il paese venne infatti raso al suolo dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, ragion per cui le case sono state tutte ricostruite in epoca più moderna. Rimane inalterata la bellezza del paesaggio, la natura che circonda il paese, il mangiar bene, le tante piccole/grandi perle insite nel suo territorio quali l'Eremo di Cerbaiolo, lungo "i cammini di Francesco", ma anche le tante Pievi nelle frazioni, con varie opere artistiche presenti fra cui molte terrecotte invetriate di scuola Della Robbia.