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Signa
Photo © TOB
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Signa

la città della paglia a due passi da Firenze

L’identità di Signa è strettamente legata all’acqua dell’Arno su cui la città sorge, il fiume ha portato occasioni di commercio e munifici scambi sin dall’antichità. Il ponte che ne permette l’attraversamento risale al 1120 ed è stato a lungo l’unico tra Firenze e Pisa, diventando fondamentale per lo sviluppo mercantile di Signa. Situata a Ovest di Firenze, la sua zona più antica, chiamata anche “castello”, si trova nella parte alta della città.

Cosa vedere a Signa

Se si vuole conoscere l’itinerario che ha portato Signa a essere conosciuta in tutto l’Occidente, si deve visitare il Museo della Paglia e dell’Intreccio: una raccolta di cappelli e un percorso dedicato agli attrezzi e ai macchinari per la lavorazione. Dal Settecento, grazie all’intuizione dell’imprenditore Domenico Michelacci, detto Bolognino, si cominciò a coltivare grano marzuolo, dalla spiga piccola con chicchi minuti, per ottenere paglia da intrecciare per la produzione di cappelli. L’arte dell’intreccio crebbe in maniera esponenziale e la qualità era di prim’ordine, tanto che persino il Granduca Cosimo I commissionò dei copricapi per alcuni sovrani europei.

Signa, dalla storia antica, è inoltre colma di proposte artistiche e culturali, con edifici storici che ci raccontano il suo passato. Da vedere sono indubbiamente la Pieve di San Giovanni, che accoglie le spoglie della Beata Giovanna, veneratissima in tutto il circondario e le cui storie sono illustrate qui in degli affreschi; e la Pieve di San Lorenzo, che conserva affreschi del Maestro di Signa e Pietro Nelli.

Il nucleo alto dell'abitato di Signa, il Castello, costituisce la parte più antica della città e appare circondato da resti di mura trecentesche.

Se si vuole conoscere l’itinerario che ha portato Signa a essere conosciuta in tutto l’Occidente, si deve visitare il Museo della Paglia e dell’Intreccio: una raccolta di cappelli e un percorso dedicato agli attrezzi e ai macchinari per la lavorazione. Dal Settecento, grazie all’intuizione dell’imprenditore Domenico Michelacci, detto Bolognino, si cominciò a coltivare grano marzuolo, dalla spiga piccola con chicchi minuti, per ottenere paglia da intrecciare per la produzione di cappelli. L’arte dell’intreccio crebbe in maniera esponenziale e la qualità era di prim’ordine, tanto che persino il Granduca Cosimo I commissionò dei copricapi per alcuni sovrani europei.

Signa, dalla storia antica, è inoltre colma di proposte artistiche e culturali, con edifici storici che ci raccontano il suo passato. Da vedere sono indubbiamente la Pieve di San Giovanni, che accoglie le spoglie della Beata Giovanna, veneratissima in tutto il circondario e le cui storie sono illustrate qui in degli affreschi; e la Pieve di San Lorenzo, che conserva affreschi del Maestro di Signa e Pietro Nelli.

Il nucleo alto dell'abitato di Signa, il Castello, costituisce la parte più antica della città e appare circondato da resti di mura trecentesche.

Nei dintorni

La scelta per chi vuole assaporare la quiete è il Parco dei Renai, un’area protetta dal WWF che offre un lago in cui ammirare la natura specchiata o fare un bel bagno rinfrescante. Chi arriva da Firenze può raggiungere i Renai dal Parco delle Cascine, percorrendo la pista ciclabile lungo l’Arno per 11 chilometri.

Nel vicino comune di Lastra a Signa potrete visitare il Museo Enrico Caruso e il parco Monumentale di Bellosguardo, acquistati nel 1906 proprio dal celebre tenore che amava la pace e la bellezza della campagna che circonda Firenze.

La scelta per chi vuole assaporare la quiete è il Parco dei Renai, un’area protetta dal WWF che offre un lago in cui ammirare la natura specchiata o fare un bel bagno rinfrescante. Chi arriva da Firenze può raggiungere i Renai dal Parco delle Cascine, percorrendo la pista ciclabile lungo l’Arno per 11 chilometri.

Nel vicino comune di Lastra a Signa potrete visitare il Museo Enrico Caruso e il parco Monumentale di Bellosguardo, acquistati nel 1906 proprio dal celebre tenore che amava la pace e la bellezza della campagna che circonda Firenze.

Eventi

La prima settimana di settembre si svolge l’Antica Fiera di Settembre, con animazioni, fuochi d’artificio, banchetto medievale e l’atteso Palio degli Arcieri: una sfida tra i 4 popoli di Signa nel Giardino dell'Edera in Castello. Al "Popolo" vincitore della gara, è assegnato il "Palio" ed il diritto e l'onore di precedenza nella sfilata del Corteo Storico per la Festa della Beata Giovanna che si svolge il lunedì dell’Angelo. Di origini antichissime, la festa dedicata a Giovanna da Signa vede oltre 400 figuranti sfilare nel centro storico del paese. Fra chiarine, tamburi, sbandieratori e danze medievali la Piazza della Beata accoglie l'intera comunità in processione per rendere omaggio alla propria patrona.

La prima settimana di settembre si svolge l’Antica Fiera di Settembre, con animazioni, fuochi d’artificio, banchetto medievale e l’atteso Palio degli Arcieri: una sfida tra i 4 popoli di Signa nel Giardino dell'Edera in Castello. Al "Popolo" vincitore della gara, è assegnato il "Palio" ed il diritto e l'onore di precedenza nella sfilata del Corteo Storico per la Festa della Beata Giovanna che si svolge il lunedì dell’Angelo. Di origini antichissime, la festa dedicata a Giovanna da Signa vede oltre 400 figuranti sfilare nel centro storico del paese. Fra chiarine, tamburi, sbandieratori e danze medievali la Piazza della Beata accoglie l'intera comunità in processione per rendere omaggio alla propria patrona.

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