Martedì 13 febbraio, ore 21, al Teatro Verdi di Firenze, il concerto che vede protagonisti Aleksey Igudesman (violino) e Hyung-ki Joo (pianoforte).
Si può ridere della musica classica, con la musica classica?
Sì, se ci si trova davanti a Aleksey Igudesman (che suona un prezioso violino Santo Serafino del 1717), e Hyung-ki Joo, pianoforte, un’esilarante miscela di cultura popolare, commedia e, appunto, note classiche.
I loro video su YouTube toccano i 50 milioni di contatti. I loro spettacoli funzionano bene sia nelle sale da concerto sia davanti a 18 mila fan in uno stadio. Si sono conosciuti da bambini nelle aule della Yehudi Menuhin School, in Gran Bretagna, e sono diventati presto ottimi amici, compagni di avventure teatral-musicali, coltivando insieme il sogno di rendere la classica accessibile a un pubblico sempre più vasto. Da vent’anni fanno ridere con i loro pazzi spettacoli musicali, nei quali spesso fanno irruzione star della classica, leggende del cinema e del pop-rock, tipo Roger Moore e Gidon Kremer, Roben Gibb dei Bee Gees e John Malkovich, i Simple Minds e Viktoria Mullova, Yuja Wang e Midge Ure degli Ultravox.
Lo show che portano all’ORT, coinvolgendone gli strumentisti nei loro stralunati sketch, è un omaggio da morir dal ridere a Sergej Rachmaninov in occasione dei centocinquant’anni dalla nascita celebrati nel 2023.