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Itinerari bike

La via Gravel da Firenze a Livorno

Un percorso su strade sterrate per congiungere Firenze al mare.

L’itinerario inizia simbolicamente dal Museo del Ciclismo di Ponte a Ema, intitolato a Gino Bartali che qui nacque, pochi chilometri a sud di Firenze. 
Il percorso è lungo e il dislivello impegnativo - oltre 3000m - e consigliamo quindi di dividerlo in due giornate, ipotizzando una sosta tra San Gimignano e Volterra.

Iniziamo a pedalare dirigendoci verso sud, nella zona del Chianti fiorentino per poi svoltare verso il Passo dei Pecorai e Badia a Passignano lungo un'incantevole sterrata. 
Ripartiamo verso Sambuca Val di Pesa per scendere qualche chilometro a sud, lungo la SP 94
Poco dopo il piccolo e grazioso borgo di San Donato in Poggio, con la sua bella Pieve romanica che sfioreremo lungo la strada, torniamo a dirigerci verso ovest, superando Poggibonsi e raggiungendo infine San Gimignano.

Dopo la doverosa visita e sosta di ricarica (delle batterie o del fabbisogno calorico), riprendiamo il percorso sulla SP 69
Circa 3,5 km dopo San Gimignano raccomandiamo la breve deviazione dal percorso - 200m - per visitare la solitaria Pieve di Cellole, chiesa romanica circondata dai cipressi.

Continuiamo lungo un tratto impegnativo di salite e discese, che ci farà toccare quota 606 m, la più alta del giro.

Dopo una lunga discesa per scendere sul fondovalle della Valdera, risaliamo sull’altro versante sino a giungere a Volterra, città di origine etrusca che merita certamente una lunga sosta di visita.

La parte più impegnativa è ormai superata: scendiamo da Volterra dapprima lungo la Statale 58 di Val di Cecina per poi girare a destra in direzione di Orciatico
Proseguiamo per Casciana Terme e Collesalvetti per giungere infine a Livorno e onorare il nostro sforzo gustando un ottimo cacciucco.

Questo percorso fa parte del progetto Strade Zitte (nome ispirato da una canzone di Paolo Conte). Si tratta di “itinerari da collezione” per un cicloturismo di qualità lungo strade secondarie di campagna e di montagna, lontano dal frastuono dei motori. Sono disponibili gratuitamente sul sito www.turbolento.net. Un ulteriore contributo per scoprire in bicicletta la Toscana in tutta la sua bellezza.

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