Acqua termale e buon vino, due elementi fondamentali del benessere e della qualità della vita. Gli Etruschi li conoscevano bene e li praticavano entrambi. Frequentavano le terme, traendone beneficio non solo per se stessi, ma anche per i loro animali, alla ricerca delle acque naturali e della comodità delle calde piscine, veri e propri templi del benessere. Per completare il benessere con la gioia producevano e bevevano ottimo vino, all’insegna della pienezza dei sensi.
Una delle 12 potenti lucumonie etrusche e poi presidio romano, Arezzo vanta un magnifico centro storico ed è sede dell’importante Museo archeologico dedicato a Gaio Cilnio Mecenate. Dirigendosi verso sud si giunge a Castiglion Fiorentino, borgo medievale della Valdichiana e già fiorente centro etrusco, con le mura e le torri che cingono il centro storico. Di qui si passa a Cortona: anch’essa lucumonia etrusca, poi città romana e quindi comune medievale, è sede del MAEC - Museo dell'Accademia Etrusca e della Città di Cortona. In queste terre gli Etruschi sono ovunque, nei musei ma anche sul territorio, come nei resti di ipogei in località Sodo, detti appunto Melone I e II del Sodo, nonché a Camucia, dove si trova il famoso Tumulo.
Dopo essere passati per Torrita di Siena, si arriva a Montepulciano, “perla del Rinascimento”, fra la Valdichiana e la Val d’Orcia, regno del Vino Nobile di Montepulciano, dove merita attenzione la Chiesa di San Biagio, splendido esempio di architettura rinascimentale di Antonio da Sangallo. A Montepulciano non può mancare una visita a una cantina storica e, naturalmente, un trattamento alle terme, in località Sant’Albino, a 3 km dal centro, con le acque solfuree-salsobromoiodiche-bicarbonate ricche di anidride carbonica, che sgorgano fra la purezza dell’aria e la dolcezza dei paesaggi. Montepulciano è inoltre un buon punto di partenza per una visita alla Val D’Orcia o verso le Crete, fino al verdeggiante Monte Amiata.
Siamo sulla Strada del Vino Orcia, che comprende i territori dei comuni di Abbadia San Salvatore, Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Chianciano Terme, Montalcino, Pienza, Radicofani, San Casciano dei Bagni, San Giovanni d’Asso, San Quirico d’Orcia, Sarteano, Torrita di Siena e Trequanda. Un territorio caratterizzato da un piacevole andamento collinare, dalla presenza delle crete - sotto forma di calanchi e biancane - dalla coltivazione cerealicola e olivicola e, naturalmente, dalla forte presenza vigneti.
A Chianciano Terme il Museo delle Acque conserva i numerosi ritrovamenti etruschi testimoni sia della vocazione vinicola dell’area – come un’antica fattoria etrusca col suo impianto di spremitura delle uve - sia l’attenzione religiosa degli antichi verso le terme, come dimostrano le statuette votive, pietre che ricordano le funzioni curative di queste acque. E’ possibile rigenerarsi affidandosi al potere curativo e rilassante delle acque termali grazie alla variegata offerta di servizi quali le Terme Sensoriali, le Piscine Termali Theia, le Terme Sillene e i Parchi Acqua Santa e Fucoli che le circondano.
San Casciano dei Bagni è un antico borgo noto da sempre per le millenarie sorgenti da cui sgorgano ricche acque termali, nato su un portico mediceo fatto costruire nel 1607 dal Granduca Ferdinando I de’ Medici, che si affaccia sui calanchi e le verdi colline della Val D’Orcia. Da qui, attraverso strade immerse nella natura, si possono visitare i borghi dell’Amiata - Abbadia San Salvatore, Santa Fiora, Arcidosso, Castel del Piano, Seggiano, Castelnuovo dell’Abate - e, passando per l’Abbazia di Sant’Antimo, giungere a Montalcino, famosa per il suo vino.
Oppure, dopo un passaggio per Radicofani, famosa per la Rocca di Ghino di Tacco, ci si può fermare a Bagni San Filippo, dove i bianchi depositi calcarei che creano magici percorsi nel verde ne fanno una delle più spettacolari località della Toscana. Le calde acque con zolfo, calcio e magnesio e l’ambiente tranquillo possono regalare la sensazione di raggiungere il benessere totale.
Infine, si possono raggiungere le terme di Bagno Vignoni, suggestivo borgo nel cuore del Parco della Val d’Orcia , paesaggio culturale iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, piccola frazione del Comune di S. Quirico d’Orcia, che si è sviluppato attorno alla grande vasca dalla quale sgorgano le miracolose acque calde conosciute fin dai tempi più remoti. Gli etruschi prima e i romani poi le consacrarono agli dei. Le acque bicarbonato-solfato-alcalinoterrose-ipertermiche di Bagno Vignoni, sgorgano a una temperatura di circa 50/52 gradi e sono ancora utilizzate nella cura delle varie patologie artroreumatiche attraverso trattamenti di balneo-fangoterapia.