Il merletto di Sansepolcro
Due sorelle cambiarono la storia della Valtiberina
Sansepolcro è una cittadina legata alla tradizione del merletto e alla bellissima storia che si tramanda. Adele e Ginna Marcelli sono le protagoniste: due sorelle che agli inizi del Novecento hanno creato un merletto a fuselli, chiamato “trina a spilli”. Le sorelle hanno imparato la pratica da Amelia Gelli Pagliai (1858 – 1942), che a sua volta aveva appreso il mestiere in carcere da una religiosa di origine fiamminga.
Nella prima fase di avvicinamento erano solite studiare le diverse tipologie di merletti italiani e francesi, o quelli provenienti dalle Fiandre. Man mano, anche grazie all’aiuto del padre che contribuì alla creazione del supporto di legno su cui si appoggia il tombolo tipico di Sansepolcro, arrivarono alla creazione di una nuova tipologia di merletto.
Nel 1900 fu aperta una scuola che insegnava alle giovani di buona famiglia, ma ben presto si raggiunsero 30 lavoranti per poi arrivare a più di cento donne in loco e mille lavoranti a domicilio in tutta l’Alta Valle Tiberina. I disegni dei lavori erano affidati al marito di Ginna, Domenico Petri, di cui rimangono due cataloghi di schizzi e numerose veline.
La lavorazione ebbe ben presto successo e fu conosciuta ed apprezzata in tutta Europa e arrivò addirittura in America. Il lavoro delle due sorelle Marcelli portò alla costituzione di nuove scuole in città e nei dintorni e alla preparazione di eccellenti operatrici nel settore. Nel 1955 presso l’istituto Statale d’Arte di Sansepolcro, fu fondata la sezione di merletto a fuselli e la cattedra fu affidata a Ginna.
Nel 1996 nasce l’Associazione il Merletto nella città di Piero, con l’obiettivo di rivalutare e diffondere il merletto a fuselli con corsi di merletto e di ricamo. Nello stesso anno, il comune di Sansepolcro ha allestito uno spazio dedicato, dove si conservano testimonianze di trine e documenti autentici della Premiata Scuola.
Maggiori informazioni: ilmerlettodisansepolcro.it