La ceramica di Montelupo
Una tradizione artistica conosciuta in tutta Europa
La lavorazione della maiolica nel territorio di Montelupo Fiorentino, città posta sulla riva dell'Arno e quindi ricca della materia prima dell'argilla, è attestata fin dal Medioevo. Tuttavia è in epoca medicea e rinascimentale che la produzione raggiunge elevati standard sia per quanto riguarda l'aspetto artistico che per quanto attiene la sfera della rilevanza economica.
La committenza era in gran parte proveniente dalla città di Firenze, l'ispirazione artistica si può collegare strettamente alle opere dei maestri delle artei "maggiori". Tramite le famiglie fiorentine le opere dei maestri vasai di Montelupo prendevano la via delle principali città europee, tanto importante era l'uso domestico della ceramica nelle famiglie che contavano.
Il decoro tipico degli artigiani di Montelupo è riconducibile a varie "famiglie", diverse per uso del colore e del motivo: la famiglia verde, la famiglia floreale gotica, la famiglia a zaffera, e le grottesche. In epoca seicentesca si assiste al nascere di una nuova decorazione detta gli arlecchini, che popolarizza le figure della Commedia dell'Arte.
Oggi la produzione di maioliche, ancora molto viva sul territorio, può essere ammirata nel Museo della Ceramica, oppure visitando le botteghe che si trovano in città. Un vero e proprio momento celebrativo è quello della Festa Internazionale della Ceramica, in giugno, quando tutte le botteghe sono aperte ai visitatori e un ricco programma di eventi collaterali invita alla scoperta di Montelupo e delle sue tradizioni.