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Prodotti artigianali

La pelletteria di Santa Croce sull’Arno

Pelletteria

L’arte del cuoio nel Valdarno inferiore, alta espressione dell’artigianato toscano

In Toscana la pelletteria si fa arte. Il cosiddetto distretto del cuoio che si snoda tra la provincia di Firenze e Pisa è la nota zona di concia e lavorazione della pelle sin dal Trecento, dove le abili mani di maestri artigiani producevano e insegnavano l’arte della cuoieria, un’attività manifatturiera che sarebbe diventata una vera eccellenza del Made in Tuscany famosa nel mondo.

In particolare Santa Croce sull’Arno, nella provincia di Pisa, è uno dei centri principali della produzione e lavorazione del pellame. La qualità e l’alto numero di industrie conciarie hanno fatto sì che questa piccola località del Valdarno pisano, diventasse il punto di riferimento delle più famose case di moda come Valentino e Gucci per realizzare i propri capi d’abbigliamento più pregiati, dalle borse agli accessori di lusso.

L’industria della pelletteria santacrocese si sviluppò principalmente grazie alla sua contiguità con il fiume Arno, che ne favorì il commercio in tutta la Toscana, e grazie alle ampie aree a copertura boschiva che servivano per ricavare i tannini vegetali con cui si conciavano le pelli.

La prima conceria vera e propria a Santa Croce sull’Arno si fa risalire al 1824; circa vent’anni dopo erano 4 i laboratori conciari nella zona, per poi passare rapidamente a oltre 30 a cavallo con il ‘900.

Un’ascesa dell’industria conciaria che subì duri colpi come l’epidemia di carbonchio, diffusasi verso la fine dell’800 a causa delle scarse norme igieniche osservate durante la lavorazione delle pelli, o l’avvento della Seconda guerra mondiale, periodo in cui molte fabbriche vennero chiuse. Ma poi la produzione è rifiorita tra gli anni '50 e ’60 e esplosa negli anni '70, arrivando a circa 520 stabilimenti e conquistando i vertici del settore mondiale, sia per la qualità del prodotto che per il volume degli affari. Supremazia che tutt’oggi detiene, qualità che tutt’oggi conserva e che è possibile toccare con mano durante i percorsi tematici organizzati da alcune aziende santacrocesi.