Viaggio tra borghi antichi e natura selvaggia
La Garfagnana Valle del Serchio è una terra incastonata tra le Alpi Apuane e l’Appennino Tosco-emiliano, disegnata dal corso del fiume Serchio e dei suo affluenti, che hanno dato vita sui due versanti ad un ambiente selvaggio e poco accessibile e proprio per questo ancora ben conservato, al riparo dal turismo di massa.
Data la sua posizione strategica tra Liguria, Toscana ed Emilia Romagna, coronata da montagne ma non lontana dal mare, è stata nei secoli crocevia di itinerari religiosi e commerciali, lasciando come eredità di questa storia un ricco patrimonio artistico, oltreché di antiche tradizioni artigianali ed agricole. Torri e fortezze medievali si alternano a chiese antiche, edifici storici e musei, evocando la memoria di personalità storiche che hanno trascorso qui una parte della loro vita, da Ludovico Ariosto a Giovanni Pascoli. Oggi la valle è il luogo ideale per un viaggio nella natura e nella tradizione, alla scoperta di una campagna rigogliosa e incontaminata, su sentieri che uniscono castelli e borghi antichi.
Il nostro itinerario inizia a Barga di primo mattino. Nella prima metà della giornata ci immergiamo nella selvaggia natura della Garfagnana con un trekking sul versante dell’Appennino Tosco-emiliano. Raggiungiamo la frazione di Crocialetto, dove inizia il sentiero che ci porterà, tra foreste di faggio e ruscelli di acqua purissima, al Passetto di Rondinaio.
Facciamo ritorno a Barga e dedichiamo il resto della giornata a visitare l’antico paese, inserito nella lista dei Borghi più Belli d’Italia, oltreché Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Camminiamo tra le vie del centro storico e visitiamo gli edifici più importanti. In particolare, da non perdere, la collegiata di San Cristoforo, uno dei migliori esempi di architettura romanica di tutta la Toscana.
Il Duomo, dove sono preservati affreschi e sculture risalenti ad epoche antiche, è dedicato al Santo Patrono della città ed è riconosciuto come l’edificio religioso più antico di Barga, essendo stato costruito su una vecchia chiesa dell'XI secolo. Altri edifici raccontano la storia antica della città: palazzo Balduini, palazzo Angeli, palazzo Pancrazi, palazzo Podestà e poi la chiesa del Santissimo Crocifisso e la chiesa della Santissima Annunziata, che custodiscono importanti dipinti.
Il teatro dei Differenti invece, oltre ad essere un esempio ben conservato di teatro settecentesco è anche il luogo dove Pascoli pronunciò nel 1911 il celebre discorso a favore della guerra in Libia. Nella vicina Castelvecchio Pascoli è visitabile il museo Casa Pascoli, dove il poeta visse tra il 1895 e il 1912. Dedichiamo la serata a provare le tipiche specialità locali e non c’è che l’imbarazzo della scelta: la trota al forno con le patate, le zuppe di verdure, i funghi e le castagne.
Il nostro itinerario inizia a Barga di primo mattino. Nella prima metà della giornata ci immergiamo nella selvaggia natura della Garfagnana con un trekking sul versante dell’Appennino Tosco-emiliano. Raggiungiamo la frazione di Crocialetto, dove inizia il sentiero che ci porterà, tra foreste di faggio e ruscelli di acqua purissima, al Passetto di Rondinaio.
Facciamo ritorno a Barga e dedichiamo il resto della giornata a visitare l’antico paese, inserito nella lista dei Borghi più Belli d’Italia, oltreché Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Camminiamo tra le vie del centro storico e visitiamo gli edifici più importanti. In particolare, da non perdere, la collegiata di San Cristoforo, uno dei migliori esempi di architettura romanica di tutta la Toscana.
Il Duomo, dove sono preservati affreschi e sculture risalenti ad epoche antiche, è dedicato al Santo Patrono della città ed è riconosciuto come l’edificio religioso più antico di Barga, essendo stato costruito su una vecchia chiesa dell'XI secolo. Altri edifici raccontano la storia antica della città: palazzo Balduini, palazzo Angeli, palazzo Pancrazi, palazzo Podestà e poi la chiesa del Santissimo Crocifisso e la chiesa della Santissima Annunziata, che custodiscono importanti dipinti.
Il teatro dei Differenti invece, oltre ad essere un esempio ben conservato di teatro settecentesco è anche il luogo dove Pascoli pronunciò nel 1911 il celebre discorso a favore della guerra in Libia. Nella vicina Castelvecchio Pascoli è visitabile il museo Casa Pascoli, dove il poeta visse tra il 1895 e il 1912. Dedichiamo la serata a provare le tipiche specialità locali e non c’è che l’imbarazzo della scelta: la trota al forno con le patate, le zuppe di verdure, i funghi e le castagne.
La mattina da Barga ci rechiamo al punto di partenza di un itinerario ad anello che ci consentirà di visitare due borghi storici nel cuore della Garfagnana: Castelnuovo di Garfagnana e Castiglione.
Castelnuovo è ricco di testimonianze artistiche e storiche oltreché letterarie. Qui trascorse parte della sua vita Ludovico Ariosto, nominato governatore della Garfagnana per conto degli Estensi. La Rocca, che domina la piazza principale ed è il simbolo del paese, fu il luogo nel quale il governatore-poeta visse e svolse la sua attività. L’edificio risale al XIII secolo e fu trasformato nei secoli successivi a seguito di interventi dell’allora signore di Lucca Paolo Guinigi.
Più oltre, Castiglione Garfagnana si presenta già da lontano con la sua cinta muraria e i torrioni: un borgo fortificato che per la sua posizione strategica fu spesso oggetto di contese e guerre tra Firenze, Pisa e Lucca. Camminiamo nelle strette vie dentro le mura medievali, con il torrione Brunella che svetta sulla fortezza, la chiesa di San Pietro che risale alla fine del XII secolo e quella romanico-gotica di S. Michele con la tipica facciata a strisce orizzontali. Ritorniamo a Castelnuovo dove pernottiamo.
La mattina da Barga ci rechiamo al punto di partenza di un itinerario ad anello che ci consentirà di visitare due borghi storici nel cuore della Garfagnana: Castelnuovo di Garfagnana e Castiglione.
Castelnuovo è ricco di testimonianze artistiche e storiche oltreché letterarie. Qui trascorse parte della sua vita Ludovico Ariosto, nominato governatore della Garfagnana per conto degli Estensi. La Rocca, che domina la piazza principale ed è il simbolo del paese, fu il luogo nel quale il governatore-poeta visse e svolse la sua attività. L’edificio risale al XIII secolo e fu trasformato nei secoli successivi a seguito di interventi dell’allora signore di Lucca Paolo Guinigi.
Più oltre, Castiglione Garfagnana si presenta già da lontano con la sua cinta muraria e i torrioni: un borgo fortificato che per la sua posizione strategica fu spesso oggetto di contese e guerre tra Firenze, Pisa e Lucca. Camminiamo nelle strette vie dentro le mura medievali, con il torrione Brunella che svetta sulla fortezza, la chiesa di San Pietro che risale alla fine del XII secolo e quella romanico-gotica di S. Michele con la tipica facciata a strisce orizzontali. Ritorniamo a Castelnuovo dove pernottiamo.
Riprendiamo l’auto e andiamo in Piazza al Serchio. Dedichiamo la mattinata ad una escursione che corrisponde a una tappa della Via del Volto Santo, un itinerario che conduceva i pellegrini dalla Lunigiana e dal Nord fino a Lucca, dove è custodito un crocifisso ligneo oggetto di particolare venerazione nel medioevo. Visitiamo lungo il cammino il borgo di San Michele, con il suo ponte medievale e l’antico mulino di Gragnana, per arrivare al passo di Tea con i ruderi dell’antico Ospitale, un edificio di recente scoperta archeologica che testimonia per le sue dimensioni l’importanza del passo come luogo di transito di pellegrini e mercanti.
Tornati a Piazza al Serchio, visitiamo la pieve di San Pietro e osserviamo i doglioni, rocce vulcaniche a guardia del paese, oltreché la vecchia locomotiva a vapore, uno dei simboli del borgo, che segnala il suo essere ancora oggi un importante crocevia ferroviario. Da qui con un breve viaggio in macchina raggiungiamo il piccolo paese di Borsigliana con la chiesa che custodisce un trittico quattrocentesco opera di Pietro da Talada e la Fortezza di Verrucole, con vista su tutta la valle. Concludiamo la giornata assaggiando la minestra di farro IGP della Garfagnana e i Matuffi, strati di polenta alternati a sugo di carne o di funghi della valle.
Riprendiamo l’auto e andiamo in Piazza al Serchio. Dedichiamo la mattinata ad una escursione che corrisponde a una tappa della Via del Volto Santo, un itinerario che conduceva i pellegrini dalla Lunigiana e dal Nord fino a Lucca, dove è custodito un crocifisso ligneo oggetto di particolare venerazione nel medioevo. Visitiamo lungo il cammino il borgo di San Michele, con il suo ponte medievale e l’antico mulino di Gragnana, per arrivare al passo di Tea con i ruderi dell’antico Ospitale, un edificio di recente scoperta archeologica che testimonia per le sue dimensioni l’importanza del passo come luogo di transito di pellegrini e mercanti.
Tornati a Piazza al Serchio, visitiamo la pieve di San Pietro e osserviamo i doglioni, rocce vulcaniche a guardia del paese, oltreché la vecchia locomotiva a vapore, uno dei simboli del borgo, che segnala il suo essere ancora oggi un importante crocevia ferroviario. Da qui con un breve viaggio in macchina raggiungiamo il piccolo paese di Borsigliana con la chiesa che custodisce un trittico quattrocentesco opera di Pietro da Talada e la Fortezza di Verrucole, con vista su tutta la valle. Concludiamo la giornata assaggiando la minestra di farro IGP della Garfagnana e i Matuffi, strati di polenta alternati a sugo di carne o di funghi della valle.