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Itinerari
Tre giorni in Garfagnana, tra grotte, canyon e paesi sommersi

Viaggio in una terra antica e affascinante, modellata dall'acqua

La Garfagnana è una terra antica e affascinante, una montagna verdissima incuneata tra la Lucchesia, la Versilia e la Lunigiana, dove l'acqua scorre generosa e dà vita a canyon, laghi e grotte naturali.
Se amate il contatto autentico con la natura e i piccoli borghi, ma anche i sapori della tradizione contadina di una volta, questa è la vacanza che fa per voi, ideale per le famiglie con i bambini ma anche per le coppie a caccia di una romantica tranquillità.
Vi proponiamo un itinerario di tre giorni che parte dalla Valle del Serchio, perfetto da percorrere in estate o in primavera, quando la natura si risveglia, i boschi sono freschi e pieni di vita e i sentieri pronti ad essere esplorati.

1.

Partendo da Lucca la strada per la Garfagnana passa dalla Valle del Serchio e da Borgo a Mozzano, dove ci fermiamo ad ammirare il Ponte del Diavolo, l'affascinante costruzione che secondo la leggenda fu edificata da Satana in persona, che chiese in cambio agli abitanti del luogo l'anima del primo che lo avrebbe attraversato: ma loro lo truffarono, facendo passare sopra il ponte un animale.
Oggi, con la sua grande arcata a tutto sesto affiancata agli altri tre archi minori, è uno dei ponti più originali d'Italia e merita una visita.

Dedichiamo la giornata a visitare Barga: lo splendido borgo medievale sopra cui si stagliano le Alpi Apuane è perfetto per una passeggiata tra gli antichi vicoli, fino ad arrivare al Duomo, costruito prima dell'anno Mille, da cui si gode di un panorama unico su tutta la vallate e sulle montagne.

Non può mancare una cena a base di prodotti tipici della Garfagnana, come il farro, i funghi porcini oppure i piatti a base di farina di castagne, con cui si fa sia la pasta che dolci come il Castagnaccio, senza dimenticare il biroldo, un salume che si produce solo in questa zona.

Partendo da Lucca la strada per la Garfagnana passa dalla Valle del Serchio e da Borgo a Mozzano, dove ci fermiamo ad ammirare il Ponte del Diavolo, l'affascinante costruzione che secondo la leggenda fu edificata da Satana in persona, che chiese in cambio agli abitanti del luogo l'anima del primo che lo avrebbe attraversato: ma loro lo truffarono, facendo passare sopra il ponte un animale.
Oggi, con la sua grande arcata a tutto sesto affiancata agli altri tre archi minori, è uno dei ponti più originali d'Italia e merita una visita.

Dedichiamo la giornata a visitare Barga: lo splendido borgo medievale sopra cui si stagliano le Alpi Apuane è perfetto per una passeggiata tra gli antichi vicoli, fino ad arrivare al Duomo, costruito prima dell'anno Mille, da cui si gode di un panorama unico su tutta la vallate e sulle montagne.

Non può mancare una cena a base di prodotti tipici della Garfagnana, come il farro, i funghi porcini oppure i piatti a base di farina di castagne, con cui si fa sia la pasta che dolci come il Castagnaccio, senza dimenticare il biroldo, un salume che si produce solo in questa zona.

Si parte da: 
Via del Brennero, 13, 55023 Ponte della Maddalena LU
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2.

Andiamo a Fornovolasco, nel comune di Fabbriche di Vergemoli, per scoprire il tesoro sotterraneo più prezioso della Garfagnana: la Grotta del Vento, chiamata così perché attraversata da forti correnti d'aria. Questa splendida grotta vi stupirà per la sua straordinaria varietà, le sale adornate di stalagmiti e stalattiti millenarie, le gallerie levigate dall'acqua, i colori vividi delle concrezioni calcaree. Si possono scegliere tre percorsi di visita, adatti al tipo di allenamento e al tempo a disposizione: di un'ora, due ore o tre ore.

Nel pomeriggio ci spostiamo a Isola Santa, uno dei borghi più incantevoli e romantici della Toscana: il paese, adagiato sulla riva di un laghetto artificiale, sembra emergere direttamente dall'acqua. Questo è il posto ideale per un pic-nic immersi nel verde trasparente dei boschi, tra i ruderi del borgo che per metà è ancora disabitato.

Andiamo a Fornovolasco, nel comune di Fabbriche di Vergemoli, per scoprire il tesoro sotterraneo più prezioso della Garfagnana: la Grotta del Vento, chiamata così perché attraversata da forti correnti d'aria. Questa splendida grotta vi stupirà per la sua straordinaria varietà, le sale adornate di stalagmiti e stalattiti millenarie, le gallerie levigate dall'acqua, i colori vividi delle concrezioni calcaree. Si possono scegliere tre percorsi di visita, adatti al tipo di allenamento e al tempo a disposizione: di un'ora, due ore o tre ore.

Nel pomeriggio ci spostiamo a Isola Santa, uno dei borghi più incantevoli e romantici della Toscana: il paese, adagiato sulla riva di un laghetto artificiale, sembra emergere direttamente dall'acqua. Questo è il posto ideale per un pic-nic immersi nel verde trasparente dei boschi, tra i ruderi del borgo che per metà è ancora disabitato.

Si parte da: 
Località Grotta del Vento, 1, 55020 Vergemoli LU
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3.

Concludiamo il nostro viaggio in bellezza visitando due luoghi molto speciali. Partiamo dal Lago di Vagli e dal paese sommerso: sotto la superficie di questo bacino artificiale infatti si trova il borgo di Fabbriche di Careggine, che nel 1946 fu inondato per costruire il lago che fa parte della diga idroelettrica dell’Enel. Purtroppo dal 1994 la diga non viene svuotata e il paese resta prigioniero sotto le sue acque.

Infine i più avventurosi non possono mancare l'escursione all'Orrido di Botri: si tratta del più grande canyon naturale della Toscana, scavato nei millenni dal flusso del Torrente Pelago che si trova nel comune di Bagni di Lucca.
Armati di scarponcini da trekking e di un caschetto che viene dato a chiunque si avventuri nella Riserva Naturale dell'Orrido, gestita dal Corpo forestale dello Stato, si può percorrere il canyon fino in fondo, tra pareti altissime, acqua gelide e limpide e splendide cascate.

Concludiamo il nostro viaggio in bellezza visitando due luoghi molto speciali. Partiamo dal Lago di Vagli e dal paese sommerso: sotto la superficie di questo bacino artificiale infatti si trova il borgo di Fabbriche di Careggine, che nel 1946 fu inondato per costruire il lago che fa parte della diga idroelettrica dell’Enel. Purtroppo dal 1994 la diga non viene svuotata e il paese resta prigioniero sotto le sue acque.

Infine i più avventurosi non possono mancare l'escursione all'Orrido di Botri: si tratta del più grande canyon naturale della Toscana, scavato nei millenni dal flusso del Torrente Pelago che si trova nel comune di Bagni di Lucca.
Armati di scarponcini da trekking e di un caschetto che viene dato a chiunque si avventuri nella Riserva Naturale dell'Orrido, gestita dal Corpo forestale dello Stato, si può percorrere il canyon fino in fondo, tra pareti altissime, acqua gelide e limpide e splendide cascate.

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