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Sapori

Finocchiona IGP

Formaggi e salumi

Storia e caratteristiche della regina dell'antipasto toscano

La Finocchiona IGP è un tipico insaccato della tradizione regionale, un prodotto saporito che già esisteva nell'epoca medievale e che ha saputo ammaliare anche Machiavelli e i Medici. Perchè si chiama così? Perchè in passato, al posto del pepe - che era una spezia molto pregiata e costosa, gli alimenti venivano arricchiti con il finocchio, anche per consentire loro una maggiore durata.

Ogni fase, dalla speziatura dell'impasto all'insaccatura, fino ad arrivare alla delicata fase di stagionatura, ha una propria durata specifica. Anche per questo la finocchiona ha ottenuto il riconoscimento europeo IGP di Indicazione Geografica Protetta: un marchio sinonimo di qualità ma anche di sicurezza e genuinità, che rispetta procedure e norme inerenti la nostra cultura toscana.

La zona di produzione comprende l’intero territorio della Toscana, escludendo le isole.

Le fasi di lavorazione

La finocchiona viene preparata con la carne magra e grassa del ventre di suino, tritata a grana media e poi sottoposta a salagione e aromatizzata, appunto, con semi di finocchio, pepe, aglio e - come ingrediente facoltativo - vino rosso.

La quantità di aglio deve essere dosata, onde evitare che il suo odore acuto venga percepito dal naso o dal palato. In quanto ai semi di finocchio, si dovrebbero sempre scegliere quelli della pianta selvatica che cresce spontanea nei prati, preferendo i semi di seconda fioritura.

Il disciplinare di produzione è rigido e ben preciso: le carni suine utilizzate devono essere fresche e certificate, di origine italiana; i semi di finocchio, l'aglio, il sale, il pepe e il vino rosso possono variare in quantità, anche per una questione di "personalizzazione" artigianale.

La finocchiona viene preparata con la carne magra e grassa del ventre di suino, tritata a grana media e poi sottoposta a salagione e aromatizzata, appunto, con semi di finocchio, pepe, aglio e - come ingrediente facoltativo - vino rosso.

La quantità di aglio deve essere dosata, onde evitare che il suo odore acuto venga percepito dal naso o dal palato. In quanto ai semi di finocchio, si dovrebbero sempre scegliere quelli della pianta selvatica che cresce spontanea nei prati, preferendo i semi di seconda fioritura.

Il disciplinare di produzione è rigido e ben preciso: le carni suine utilizzate devono essere fresche e certificate, di origine italiana; i semi di finocchio, l'aglio, il sale, il pepe e il vino rosso possono variare in quantità, anche per una questione di "personalizzazione" artigianale.

Gastronomia

La Finocchiona IGP si presta ad essere consumata come antipasto, accompagnata da Pane Toscano DOP e un buon vino rosso. Ma la Finocchiona è spesso la star di molte ricette creative che consentono agli chef di preparare primi e secondi piatti gustosi e originali.

La Finocchiona IGP si presta ad essere consumata come antipasto, accompagnata da Pane Toscano DOP e un buon vino rosso. Ma la Finocchiona è spesso la star di molte ricette creative che consentono agli chef di preparare primi e secondi piatti gustosi e originali.