Il pinolo del Parco di Migliarino-San Rossore
Direttamente dalla pineta del parco, un prodotto certificato e squisito
Il Pinolo del Parco di Migliarino-San Rossore, ricavato nella storica pineta, costituisce il primo pinolo biologico in Europa.
La tradizionalità e la qualità del pinolo del Parco è data dalla materia prima che si ottiene dai pini della macchia mediterranea che gli conferiscono il sapore resinoso e il profumo intenso, nonché dalle modalità di lavorazione che prevedono l’utilizzo di macchine molto antiche e di locali tradizionali.
Il pinolo del Parco ha forma ovoidale non molto allungata; il guscio è di colore marrone scuro, il seme di colore bianco sporco. Si ottiene dai pini della macchia mediterranea.
Fasi di lavorazione
Dopo la raccolta le pigne vengono distese su teli su cui vengono lasciate per circa sette mesi per permetterne l’apertura.
Dopo la separazione dei pinoli dalle pigne, quelli migliori vengono immersi in acqua per eliminare la polvere marrone del guscio e poi sottoposti a un trattamento termico.
I pinoli vengono schiacciati e separati dai gusci per decantazione, all’interno di una vasca di acqua.
Successivamente vengono posti in un essiccatoio in cui si raggiungono le temperature di 90°C. Terminata questa operazione, viene tolta la nocella.
La particolare manualità delle persone che eseguono la setacciatura finale è un altro elemento fondamentale nella produzione, che va avanti da oltre 100 anni.
Dopo la raccolta le pigne vengono distese su teli su cui vengono lasciate per circa sette mesi per permetterne l’apertura.
Dopo la separazione dei pinoli dalle pigne, quelli migliori vengono immersi in acqua per eliminare la polvere marrone del guscio e poi sottoposti a un trattamento termico.
I pinoli vengono schiacciati e separati dai gusci per decantazione, all’interno di una vasca di acqua.
Successivamente vengono posti in un essiccatoio in cui si raggiungono le temperature di 90°C. Terminata questa operazione, viene tolta la nocella.
La particolare manualità delle persone che eseguono la setacciatura finale è un altro elemento fondamentale nella produzione, che va avanti da oltre 100 anni.
Gastronomia
I pinoli vengono utilizzati per fare la “torta co’ bischeri“, il pesto alla genovese, la torta della nonna, i tortelloni rustici, il castagnaccio. Impiegato spesso come ingrediente nella pasticceria, il pinolo di San Rossore è sempre più apprezzato come gusto di gelato.
I pinoli vengono utilizzati per fare la “torta co’ bischeri“, il pesto alla genovese, la torta della nonna, i tortelloni rustici, il castagnaccio. Impiegato spesso come ingrediente nella pasticceria, il pinolo di San Rossore è sempre più apprezzato come gusto di gelato.