A Pistoia, ogni 25 luglio, si disputa la Giostra dell'Orso, riedizione moderna dell'antica "corsa del palio", organizzata in occasione della festa di S. Jacopo, patrono di Pistoia, e documentata fin dalla prima metà del sec. XIII. Una corsa di tale importanza che, nel corso dei secoli, è stata interrotta soltanto in caso di eventi eccezionali, come guerre, epidemie o lotte politiche interne.
In occasione della Giostra, lungo le vie del centro storico, fino a piazza Duomo, sfila un suggestivo corteo storico composta da circa 300 persone nei loro caratteristici costumi medievali. Il corteo è composto dai gonfaloni della montagna e della pianura, nonché dalle bandiere delle arti maggiori e minori della città e dei quattro rioni; ogni rione è rappresentato, come nei tempi antichi, da tre compagnie, ciascuna di esse con un capitano, una bandiera, un cavaliere, un trombettiere.
La gara viene disputata fra dodici cavalieri, tre per ciascuno dei quattro rioni, che prendono il nome dalle porte della città e hanno come simbolo il Leone, il Cervo, il Drago e il Grifone. Annunciati solennemente dai trombettieri e da un rullo di tamburi, i dodici cavalieri entrano nella piazza seguiti dal pittoresco corteo e, salutate le Autorità ed i rappresentanti di ciascun rione, prendono posto sotto l'arcata del Palazzo Comunale. Un araldo legge le norme che regolano il torneo, dopodiché la Giostra ha inizio. I cavalieri, due a due, le lance abbassate, percorrono al galoppo l'apposito tracciato, creato lungo il perimetro della piazza, fino a raggiungere le figure di due orsi stilizzati che costituiscono il bersaglio da colpire e per il quale vengono di volta in volta assegnati particolari punteggi.
Oltre alla proclamazione del rione vincitore, il cavaliere che individualmente ha conseguito il maggior punteggio ottiene il titolo di "Cavalier speron d'oro di Pistoia e contado".
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